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Noddici a sudd! — BrianzaTour

19/02/2008 - Noddici a sudd!

Su
il bagaglio è già pronto, quando mi trovo con curzio venerdì a linate. caricano la valigia e gli sci senza troppe storie,(mica come con le canoe!) il viaggio non lo ricordo. ricordo solo che è stato più veloce del previsto, e quando dal finestrino ho visto la montagna, ho subito capito che era lei. una sottile striscia di sabbia separa la pista di atterraggio dell'aeroporto fontanarossa (un nome un programma!) dal mare. e di fronte l'etna. la nico e jc arrivano con un volo differente. loro non la vedono la montagna, è coperta dalle nuvole adesso. con cristine la macchina infernale ( la focus a noleggio targata 666) , dirigiamo verso zafferana etnea, dove abiamo prenotato il B&B Poggiofelice. aperitivo nel peggior bar della sicilia e poi alle camere. il posto è nuovo e molto accogliente. le camere sono calde e il proprietario gentile e disponibile, anche quando gli annunciamo di voler far colazione alle 6,30 l'indomani! ci consiglia pure un ristorante; quando arriviamo pensiamo di aver beccato, dopo il peggior bar, anche il peggior ristorante di sicilia, invece.... antipasti di verdure sublimi, bruschette, dei primi ottimi e abbondanti bagnati da un buon vino locale, per un prezzo che fa sorridere! e per assestare il tutto in pancia, il simpatico proprietario ci offre il liquore locale, estratto di lava dell'etna! una bomba rossa che sconquassa mente, stomaco e alito! pronti per una breve ronfata e la mattina si parte!

direzione nord, versante da cui abbiamo deciso di arrivare al cratere sommitale. 1600 m circa di dislivello, tempo previsto per la salita: 5 ore.
dalla strada vediamo finalmente l'etna. le bocche si spalancano siamo tutti e 4 estasiati , iniziamo a fermarci per fare foto e ammirarlo come se da un momento all'altro dovesse sparire e non avessimo altra possibilità di vederlo,
siamo al parcheggio degli impianti .nevica. ad ovest nubi nere, a est il sole. io sono scettica, ma la nico dice "iniziamo e vediamo dove arriviamo" e quindi si va. lei è il capo! me ne ricorderò ancora in due importanti momenti, della salita e della discesa. io sono solo una canoista prestata alla montagna, oggi!
il sole viene e va, pre la prima parte della salita, sembra tutto ok, se va così si continua sicuro! perdiamo curzio, che ha fatto una strada diversa seguendo dei tedeschi (mmmmm, nun se faaaaa!) , e jc torna indietro a cercarlo. la nico ed io procediamo lentamente e nel frattempo le nuvole hanno invaso tutta la montagna, non ci vediamo i piedi e il vento cancella velocemente le tracce di chi ci ha preceduto... io sono molto dubbiosa, sono la meno esperta e non so cosa si faccia in questi casi. chiedo alla nico se si "DEVE" continuare: risposta SI . occhei,mi tengo per me tre o quattro santi e madonne, testa bassa e andiamo avanti. jc ci raggiunge, il rimba ride di me perchè ho mezza faccia bianca, ma si è visto lui??? ;-) sembra un incorcio tra messner e lo yeti!
dopo un tempo che per me rimane indefinito, come anche la distanza e l'altitudine coperte nella nebbia, arriviamo sopra le nuvole. la visione del cratere è commuovente. è bellissimo è.. è... lontanissimoooooooo!!!!!!!!!
ecco curzio! finalmente ci ritroviamo! ora saliamo tutti e 4 insieme, io sempre ultima e lenta, ma il gruppo mi tira bene, la nico mi incita, forse sente che nei miei pensieri sto valutando la possibilità di fermarmi...
siamo all'osservatorio. il vento non molla, ma almeno c'è il sole. ora la cima si vede vicina e decido di proseguire ancora un pò, magari non fino su, ma almeno PIU' su. si parte, ma il fiato è quello che è... ogni tot passi mi devo fermare a respirare. sono scoraggiata, mi sento lenta e non vedo la fine di questa salita, ma allo stesso tempo questa situazione mi carica per continuare. inizio a farmi strani discorsi mentali, guardo la cima e mi dico che non posso rinunciare ora, è una bella lotta interiore, che coinvolge ricordi, situazioni vissute, me stessa e le persone che fanno parte della mia vita. ora , raccontarla così sembra un pò 'na robba da film di bruce willis, ma in cima, finalmente in cima, mi rendo conto che io susanna ho fatto una-mia-piccola- personale-impresa, sono orgogliosa di me! peccato solo che il vento gelido che soffia in cima ci costringa a togliere le pelli dagli sci e letterlamente scappare in giù.

se durante la salita ho avuto la sensazione di misurarmi con me stessa, ora ho quella netta di misurarmi con la natura. e qui la partita è dura! il freddo, il vento e la neve tagliano mani e viso. le gambe sono provate dalla salita e non ho uno stile proprio decente, ma scendo. curzio ha + problemi, un gelone al viso lo preoccupa. non abbiamo molta scelta, o scendiamo veloci o proviamo ad andare all'osservatorio e rimediare a questa situazione. la nico ancora decide e mi spiega. il freddo e la poca esperienza, mi fanno vedere solo la mia situazione.(sto scomodando tutti i santi che ha avanzato la nico... ) ci dobbiamo fermare all'osservatorio. una lezione ovvia, in altre condizioni. li in quel momento per come ero messa io, non completamente. l'osservatorio, comunque è chiuso, niente caldo, niente merenda. si può solo scendere. il canalone che imbocchiamo è goduria allo stato puro (chissà senza vento!)
non faccio + foto perchè non riesco a tirare fuori le mani dai guanti. la nico , sì scialpinista, ma ora anche canoista, mi indica un canalone che dobbiamo attraversare in cui il vento trasporta immense quantità di neve verso valle e mi dice : sembra un fiume". in piena, aggiungo io....
via, ancora giù finchè ad un certo punto si vedono gli impianti. manca poco, altri canaloni e traversi e siamo in pista. le mie gambe si sentono leggerissime a curvare su quella neve ben preparata, una strana senzazione.

è 8 ore chi siamo partiti, tra salita e discesa. cioccolata calda, facce rosse e pelle tiratissima.
rientriamo al B&B, doccia , qualcuno dorme un pò, ma poi si va a mangiare! solito posto e soliti piatti ottimi e abbondanti! la notte dormo a mattonella, nulla può svegliarmi, neppure il povero curzio che invece mi dirà di aver avuto dolori tutta notte e di aver dormito poco e male... a 10 cm da me ma non ho sentito nuuuuuuuuuuuuuuullllla!

domenica turistica a catania. il vento non ha mollato e attaccare la sud ci sembra impossibile. catania è deserta, la nico si chiede dove saranno mai tutti... però è una bella città, piena di arte e storia, con un vialone che vede da una parte l'etna e dall'altra il mare! arancini e gente ospitale sono ovunque in città.
dopo aver accompagnato jc e la nico in aeroporto, con curzio facciamo i veri turisti e andiamo a taormia. posto stupendo che mi mette solo curiosità di vedere ancora di + di questa incredibile regione. passaiamo sopra l'alcantara e l'occhio canoistico valuta un discreto livello, o così pare... ;-)
rientriamo verso l'aeroporto, e qui scopriamo dove erano tutti i catanesi, cara nico! a fare la gita domenicale a taorminaaaaaa! coda! coda e ancora coda! già mi vedo vincitrice dell'award per aver perso l'aereo con conseguenze varie... quando per fortuna tutto si sblocca e raggiungiamo l'aeroporto. mentre aspetto curzio che riporta cristine666 leggo una frase di un catanese illustre, angelo d'arrigo. il nome forse non vi dice nulla, quindi vi metto il link. io ne ho tanto sentito parlare. comunque, quella frase mi colpisce perchè è ciò che ho pensato, senza riuscire a spiegarlo e spiegarmelo, sulla cima del vulcano:

spingendo quotidianamente i nostri limiti riusciamo, a piccoli passi, a superare le paure che ci vietano il possesso della nostra esistenza.

http://www.poggiofelicebeb.it/azienda.html
http://www.angelodarrigo.com/
JC
E"Vento" fu ... Etna da urlo

Ciao a tutti ...

WE scialpinistico indimenticabile sull'Etna con la Nico, Susy e Curzio ... un'ascesa memorabile, un cratere che ha del demoniaco, soprattutto per fumi, vento e temperature da brivido che, dall'una alle alle 4 del pomeriggio non ci hanno mollato un attimo (il famoso tormentone), imponendo sul mercato della grande distribuzione il lancio dei nuovi "Pupazzetti ectoplasmici di neve Findus",  una discesa da urlo in un canalone infinito come se ne vedono pochi ... e tante, tante melanzane (e che melanzane) cucinate nei modi più svariati a completamento di ricchissime e pantagruelissime cene da "spanzare" anche Obelix presso la trattoria Belvedere di Zafferana Etnea (momento pubblicitario più che dovuto per il simpaticissimo e disponibilissimo oste ed il suo "team")

Il tutto in poco più di 48 ore ... appena gli impegni lavorativi, che non mollano mai come il vento dell'Etna, lo permetteranno fioccheranno report congiunti e foto da tutti i partecipanti (o almeno credo).

Un  ringraziamento anche al gestore del B&B Poggiofelice (ultima segnalazione e poi la smetto con il marketing ) , ma soprattutto all'appoggio di Christine ... la nostra "Focus" a noleggio targata "666": mai targa e modello di auto furono più azzeccate per andare in cerca del "demonio delle nevi, ovvero "LA MONTAGNA" del fuoco eterno!

Giorgio (JC)
Nico
Caro Diario: la casa del Signore delle Mosche

Caro Diario,
come ti ho recentemente annunciato, i miei giorni da atea sono terminati:
gli ultimi avvenimenti (alcuni devastanti, altri solo fastidiosi e irritanti) mi hanno definitivamente convinta dell'esistenza di qualcosa di superiore e - diciamolo - vile, che ce l'ha con me e la mia salute mentale.
Quello che ancora non sai è che, dopo i tre giorni trascorsi alle pendici (e non solo) dell'Etna, sono altrettanto convinta dell'esistenza della sua storica controparte: Satana, Mefistofele, Belzebù, Signore delle Mosche,
Lucifero...insomma LUI. L'ho annusato. L'ho sentito sulla pelle. Ma soprattutto, ho visto dove vive. E posso garantire che c'è un errore: l'Inferno non è per niente infuocato. Anzi.  


Venerdì. Partenza per Malpensa.
Sulla navetta, c'è una "fiatella" da Superciuk da tagliare con la roncola. Lo stordimento è immediato tanto quanto il giramento di coglioni. Mi guardo intorno: io e JC siamo gli unici italiani. Che faccio, me la
piglio col sudamericano a latere o con gli arabi tutto intorno? uhm... per preconcetto, propendo per il sudamericano, socio-culturalmente noto amante della sbronza selvaggia, ma poco dopo l'arabo dietro di me riceve una
telefonata E INIZIA A PARLARE...  (Non solo normale espirazione, quindi, ma volontaria emissione di fiato)  Nico-pensiero: Mizze... non respiro!! ... AIUTO... Ma non sono astemi, 'sti
qui??? Perché, dico io, perché l'UNICO musulmano impenitente, che se ne fotte degli insegnamenti del profeta e beve più di un alpino friulano, dev'essere seduto a 20 cm dal mio naso, PERCHE'???????????? Mi tappo naso e
bocca come posso, ma qui c'è bisgno di una maschera antigas, altro che balle!!!
Quando, 3/4 dopo, scendo dal mezzo gassoso, ho il colore di Shrek e una caterva di insulti in canna. Bell'inizio. Promettente.

Check-in. Welcome aboard.  
Appena salgo sull'aereo, sbatto la faccia contro il Muro d'Ascella e vengo annientata istantaneamente. Eccheccazzo, ma stiamo scherzando???? Mi sono appena ripresa dalla fiatella assassina dell'arabo disubbidiente e adesso mi
toccano due ore in compagnia di Mr Ascella-mai-visto-il sapone-in-vita-mia 2008????   
Sempre meglio. Grazie, FSM!!! Io metto in conto, eh?

Finalmente, a Catania, respiro. Susi e Curzio ci accolgono festosi. Sono arrivati qualche ora prima di noi e hanno già noleggiato la macchina!!!
Alé!! La guardo. E' una Focus (fuoco), targata 666... e l'abbiamo noleggiata per andare su un vulcano!!! CAAAAAAAAAAAZZZZZZOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!! E' CHRISTINE, LA MACCHINA INFERNALE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! UAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ridendo come matti, decidiamo di festeggiare l'imminente avventura con un bell'aperitivo in un bar in cui (non c'è il due senza il tre)  c'è una puzza di merda che... no, non ci sono aggettivi nè metafore che rendano l'idea.
Tubatura rotta? Colite cronica del proprietario? Vistosa intromissione del FSM? Non lo sapremo mai, ma tant'è: puzza vomitevole e birra calda. Ma cazzo. (Capisci cosa intendo quando dico che non sono più atea? sigh)    
La giornata, gravemente compromessa da gas mefitici di varia provenienza, si solleva solo all'ora di cena, con una magnata goduriosa che mollami!  (RISTORANTE BELVEDERE,  a Zafferana Etnea. Scrausissimo ma, mmmminchia, che goduria!!!!)  

Sabato, 16 Febbraio. (Compleanno di Valentino Rossi e di Mini-Carletto!! ;-))  
Sveglia all'alba, colazione veloce e via! L'Etna ci aspetta coi suoi bei 3334m pulsanti energia.
L'avvicinamento toglie il respiro: colate laviche impressionanti...ovunque... paesaggio da inferno dantesco... semplicemente meraviglioso!!!!!
All'attacco, però, c'è più vento che in Patagonia, nevica orizzontale e la visibilità è di 10 metri scarsi. Porcamerda. Non riesco a non pensare a tutti i soldi che ho speso e a tutte le puzze che ho respirato per arrivare fin qui (!!!) e con queste condizioni meteo, non arriviamo di certo in cima!! Smadonno ad alta voce, molto alta, perché ...col vento che c'è, altrimenti "non mi sente". Grrrr.   
Stiamo per partire (sfigati, si, ma tenaci!) quando un tipo in divisa (finanziere-guardiaparco-poliziotto-sa dio) avvicinandosi a noi, mi raddrizza la mattinata: il mitico "local" assomiglia a, e parla esattamente come...CATARELLA!!!!! (Camilleri-Montalbano) Un mito!!! Lo sentiamo distintamente dire a un collega "vado dai noddici" (cioè noi! AHAHAHAH!!!)
Ci raggiunge e se ne esce con un "Non potete arrivare in cima a' muntagna: il tempo è ccattivo e qui la ggente si pedde facimmente! Siamo ancora pprovati dalla settimana passata, che un turista si è pperso nella Valle del Bòve e lo trovammo alle 4 di matina... (da leggere con forte intonazione sicula: adorabile!! ;-)) "Siamo mica scemi!" -rispondiamo in coro io e Curzio- "se non migliora, torniamo giù in un attimo!" E ci incamminiamo, ridendo.
Dieci minuti dopo, si apre il mondo: il vento continua ad essere porco, ma c'è di buono che spazza le nubi e fa uscire un sole accecante. Nuvoloni neri turbinano appena sotto di noi e vediamo una miriade di puntini (tutti "noddici": biellesi, torinesi, veneti, tedeschi...) lentamente muoversi in direzione del fumo che esce da lassù... Curzio decide di segure dei tedeschi e lo perdiamo di vista (GRANDE, a tal proposito, il commento di Susanna: "Si vede che non è un canoista! Non si seguono MAI i tedeschi!!!") La sua scelta si rivela dannosissima (profetico il commento di Susi) perché da lì a breve perderemo un bel pò di tempo a cercarlo, aspettarlo, chiamarlo, convinti che sia dietro di noi - ma no, è davanti - secondo me è dietro quel montarozzo - io dico che sta facendo un altro giro - vedrai che è sceso - ma perché cazzo non accende il cellulare - quando lo becco, lo meno - no, prima io! e quando riprendiamo il cammino, abbandonando Curzio al suo destino, la visibilità precipita a zero. Dico zero. Io sono aavanti, devo "guidare" gli altri... e non mi vedo i piedi! E adesso dove cazzo vado? La nebbia è così spessa che perdo l'equilibrio: non capisco più se sto andando in salita o in discesa e... urca se mi gira la testa! (ho sentito dire che, senza visibilità, può capitare che ti prendano gli svarioni, ma non mi è mai successo di persona! Davvero curiosa, come sensazione! Mi sembra di essere tornata bambina e di giocare a moscacieca con quella stordita di "mia cuggina"! Che storia! ;-))
(Scoprirò più tardi che Susi mi ha mentalmente mandato affanculo per tutto il tempo perché alla sua domanda "si va avanti?" ho risposto con un deciso "SI!"  ;-)  ... C'è di buono che, in casi simili, non capendo se stai andando in salita o in discesa, tu cammini inebetito e non senti la fatica.)
Camminiamo come zombi sbronzi per una buona mezzora, nella nebbia più assoluta, e poi finalmente... IL SOLE! L'altimetro segnala che abbiamo (già?) fatto 1000 m. di dislivello, qualche centinaio di metri davanti a noi intravediamo quel balordo anarchico di Curzio (allora non è sceso e non si è perso!! alé!!)  e ... la cima fumante sembra essere a due passi!!!!!!!  Tre ottime news in una botta sola! Cosa vuoi di più?? Gli animi si illuminano e allunghiamo il passo: mentalmente, siamo già in vetta!  :-)
Gli ultimi 500 m. "non pesano" e arriviamo tutti al cratere sommitale felici e... totalmente assiderati. Sissignore. Assiderati. Perché, improvvisamente, il vento "fastidioso" che ci ha sonoramente rotto i maroni per l'intera salita si è trasformato in una maestosa bufera glaciale, di una violenza inaudita, che non molla un attimo!!! (per intenderci: io non ho MAI, MAI sofferto così tanto il freddo in 15 anni di alpinismo e cascate!!!...e sono in Sicilia!!! Chissà in Islanda, porcamerda!)
La situazione peggiora così in fretta che non facciamo neanche una foto di gruppo: il freddo è insopportabile e il vento, implacabile: insieme, i due complici ti tagliano la faccia, le gambe, le mani... le estremità sono sempre più fredde e fa male tutto: l'unica è scendere, alla svelta! Guardo velocemente il cratere, giusto per fissare nella memoria l'esperienza: fa paura! L'immensità di fumo che esce, il vento gelido che ti spinge dentro la voragine, questa forza immensa che si avverte fisicamente... se non incute proprio fifa, diciamo che è ... soggezione da manuale!!  
Ficco le pelli nello zaino il più velocemente possibile, blocco gli attacchi e giù! scappo alla selletta sotto il cratere, nella speranza che il vento si attenui. Macché. Continuo a scendere con Susi che, muta e fedelissima, mi segue.  Ma, porc... !!! Dobbiamo aspettare JC, ancora quasi in cima con Curzio che, porello, è detonato e scende zig-zagando, talmente piano da far pensare che stia male. (A guardarlo, in effetti, c'è qualcosa che non va: orecchie, naso e guance non hanno un colore uniforme: sono a strisce bianche! Oh, cazzo.) Lui insiste per fermarsi all'Osservatorio, qualche centinaio di metri sotto, a riposare e mangiare. Io e Susi non ne vogliamo sentir parlare: abbiamo un freddo porco e vogliamo scendere! Curzione insite: ha freddo, si, ma deve riposare. (JC non è umano e non conta)
Morale, dopo un breve ma intenso tafferuglio, la situazione è la seguente:
c'è chi vuol solo scendere e levarsi dal vento che non dà tregua e chi vuole cercare riparo, mangiucchiare e riprendersi. Ma di riparo, sull'Etna, non ce n'è: 'sto brufolone demoniaco è un cono liscio, perfetto, senza rocce nè vallette nè alberi nè baite nè rifugi nè niente e quando il vento soffia gelido e violento, con l'unica intenzione di buttarti a terra e congelarti con calma, l'unica è scappare. Veloci. In discesa.
Invece, controvoglissima, assecondiamo Curzio (che, ormai bianco-neve, assomiglia sempre più allo Yeti) e raggiungiamo l'Osservatorio, convinti di trovare riparo.
Ma. Porcodemonio. L'Osservatorio - che, da che mondo è mondo, è un posto dal quale si osserva qualcosa, comodamente, al riparo dalle intemperie - sull'Etna, nelle condizioni in cui l'abbiamo trovato noi, ricorda tanto, ma proprio tanto, quella costruzione de "La Cosa", nel bel mezzo dell'Artide-Antardide, nella quale Kurt Russell &co. fanno su un casino biblico nel vano tentativo di salvarsi il culo dall'invasore alieno. Inoltre... (CAZZO!!!!) è chiuso. (FSM, io segno anche questa, eh?)
Proprio sotto l'Osservatorio si apre un canale (che in condizioni normali dev'essere FA-VO-LO-SO ma che noi apprezziamo solo allo 0,001%) che riporta alla partenza e alla nostra fidata Christine: non offre scampo dal vento e siamo costretti a fare una curva su due (quella controvento) ad occhi chiusi, per non ferirseli (nonostante gli occhiali, certo!)... ma almeno è una discesa lineare, veloce e senza possibilità di errore, e un paio d'ore dopo (ore pregne di madonne miste, contro il vento, contro il freddo e contro il povero Curzio, lento più che mai) siamo tutti e 4 al bar "degli impianti", una capanna in legno con spifferi grossi così e la porta spalancata. Idioti.
    
Inutile dire che una cioccolata calda e un'ora di doccia bollente non hanno sortito l'effetto di riportare mani, piedi e cervello a condizioni normali in nessuno di noi. Ma che avventura, ragàss!!!!!

IN BREVE: avvenimenti notevoli e frasi famose:
- Curzio: "non ciulo da due mesi, mangio poco e vado in palestra, tutto per
'sto cazzo di vulcano: ci arrivo in cima dovessi lasciarci i polmoni!"
Invece ci lascia lobi, guancia e punta del naso.
- Susi (vera eroina del week end!!): MITICA, arriva in vetta nonostante
abbia degli sci da 20 kg l'uno e zero allenamento specifico!!!!
- JC: 3/4 di salita senza cappello. Foto eloquenti: una via di mezzo tra
Messner e Crudelia Demon.  
- Comune di Catania: ogni due isolati hanno installato macchinette
distributrici di goldoni! Safe sex, better sex!!!! Mizze, se sono avanti!!!!
- Christine, la macchina infernale: senza di lei, sarebbe stato tutto
diverso. ;-))
- Susi, rivolta ad un giovane clochard (?) catanese: "e perché devo darti
dei soldi? solo perché esisti? Mmavvvaffanculo!"
- Pasticceria di catania: letteralmente svuotata da golose, rumorose e
variopinte calvallette milanesi.
- Nico: "non finite la carne, che devo portare degli avanzi al cagnetto
randagio che ho visto ieri sera..." Morale: due salsicce, due costate e tre
scaloppine gioiosamente accettate dal randagino.  ;-)
il bagaglio è già pronto, quando mi trovo con curzio venerdì a linate. caricano la valigia e gli sci senza troppe storie,(mica come con le canoe!) il viaggio non lo ricordo. ricordo solo che è stato più veloce del previsto, e quando dal finestrino ho visto la montagna, ho subito capito che era lei. una sottile striscia di sabbia separa la pista di atterraggio dell'aeroporto fontanarossa (un nome un programma!) dal mare. e di fronte l'etna. la nico e jc arrivano con un volo differente. loro non la vedono la montagna, è coperta dalle nuvole adesso. con cristine la macchina infernale ( la focus a noleggio targata 666) , dirigiamo verso zafferana etnea, dove abiamo prenotato il B&B Poggiofelice. aperitivo nel peggior bar della sicilia e poi alle camere. il posto è nuovo e molto accogliente. le camere sono calde e il proprietario gentile e disponibile, anche quando gli annunciamo di voler far colazione alle 6,30 l'indomani! ci consiglia pure un ristorante; quando arriviamo pensiamo di aver beccato, dopo il peggior bar, anche il peggior ristorante di sicilia, invece.... antipasti di verdure sublimi, bruschette, dei primi ottimi e abbondanti bagnati da un buon vino locale, per un prezzo che fa sorridere! e per assestare il tutto in pancia, il simpatico proprietario ci offre il liquore locale, estratto di lava dell'etna! una bomba rossa che sconquassa mente, stomaco e alito! pronti per una breve ronfata e la mattina si parte!

direzione nord, versante da cui abbiamo deciso di arrivare al cratere sommitale. 1600 m circa di dislivello, tempo previsto per la salita: 5 ore.
dalla strada vediamo finalmente l'etna. le bocche si spalancano siamo tutti e 4 estasiati , iniziamo a fermarci per fare foto e ammirarlo come se da un momento all'altro dovesse sparire e non avessimo altra possibilità di vederlo,
siamo al parcheggio degli impianti .nevica. ad ovest nubi nere, a est il sole. io sono scettica, ma la nico dice "iniziamo e vediamo dove arriviamo" e quindi si va. lei è il capo! me ne ricorderò ancora in due importanti momenti, della salita e della discesa. io sono solo una canoista prestata alla montagna, oggi!
il sole viene e va, pre la prima parte della salita, sembra tutto ok, se va così si continua sicuro! perdiamo curzio, che ha fatto una strada diversa seguendo dei tedeschi (mmmmm, nun se faaaaa!) , e jc torna indietro a cercarlo. la nico ed io procediamo lentamente e nel frattempo le nuvole hanno invaso tutta la montagna, non ci vediamo i piedi e il vento cancella velocemente le tracce di chi ci ha preceduto... io sono molto dubbiosa, sono la meno esperta e non so cosa si faccia in questi casi. chiedo alla nico se si "DEVE" continuare: risposta SI . occhei,mi tengo per me tre o quattro santi e madonne, testa bassa e andiamo avanti. jc ci raggiunge, il rimba ride di me perchè ho mezza faccia bianca, ma si è visto lui??? ;-) sembra un incorcio tra messner e lo yeti!
dopo un tempo che per me rimane indefinito, come anche la distanza e l'altitudine coperte nella nebbia, arriviamo sopra le nuvole. la visione del cratere è commuovente. è bellissimo è.. è... lontanissimoooooooo!!!!!!!!!
ecco curzio! finalmente ci ritroviamo! ora saliamo tutti e 4 insieme, io sempre ultima e lenta, ma il gruppo mi tira bene, la nico mi incita, forse sente che nei miei pensieri sto valutando la possibilità di fermarmi...
siamo all'osservatorio. il vento non molla, ma almeno c'è il sole. ora la cima si vede vicina e decido di proseguire ancora un pò, magari non fino su, ma almeno PIU' su. si parte, ma il fiato è quello che è... ogni tot passi mi devo fermare a respirare. sono scoraggiata, mi sento lenta e non vedo la fine di questa salita, ma allo stesso tempo questa situazione mi carica per continuare. inizio a farmi strani discorsi mentali, guardo la cima e mi dico che non posso rinunciare ora, è una bella lotta interiore, che coinvolge ricordi, situazioni vissute, me stessa e le persone che fanno parte della mia vita. ora , raccontarla così sembra un pò 'na robba da film di bruce willis, ma in cima, finalmente in cima, mi rendo conto che io susanna ho fatto una-mia-piccola- personale-impresa, sono orgogliosa di me! peccato solo che il vento gelido che soffia in cima ci costringa a togliere le pelli dagli sci e letterlamente scappare in giù.

se durante la salita ho avuto la sensazione di misurarmi con me stessa, ora ho quella netta di misurarmi con la natura. e qui la partita è dura! il freddo, il vento e la neve tagliano mani e viso. le gambe sono provate dalla salita e non ho uno stile proprio decente, ma scendo. curzio ha + problemi, un gelone al viso lo preoccupa. non abbiamo molta scelta, o scendiamo veloci o proviamo ad andare all'osservatorio e rimediare a questa situazione. la nico ancora decide e mi spiega. il freddo e la poca esperienza, mi fanno vedere solo la mia situazione.(sto scomodando tutti i santi che ha avanzato la nico... ) ci dobbiamo fermare all'osservatorio. una lezione ovvia, in altre condizioni. li in quel momento per come ero messa io, non completamente. l'osservatorio, comunque è chiuso, niente caldo, niente merenda. si può solo scendere. il canalone che imbocchiamo è goduria allo stato puro (chissà senza vento!)
non faccio + foto perchè non riesco a tirare fuori le mani dai guanti. la nico , sì scialpinista, ma ora anche canoista, mi indica un canalone che dobbiamo attraversare in cui il vento trasporta immense quantità di neve verso valle e mi dice : sembra un fiume". in piena, aggiungo io....
via, ancora giù finchè ad un certo punto si vedono gli impianti. manca poco, altri canaloni e traversi e siamo in pista. le mie gambe si sentono leggerissime a curvare su quella neve ben preparata, una strana senzazione.

è 8 ore chi siamo partiti, tra salita e discesa. cioccolata calda, facce rosse e pelle tiratissima.
rientriamo al B&B, doccia , qualcuno dorme un pò, ma poi si va a mangiare! solito posto e soliti piatti ottimi e abbondanti! la notte dormo a mattonella, nulla può svegliarmi, neppure il povero curzio che invece mi dirà di aver avuto dolori tutta notte e di aver dormito poco e male... a 10 cm da me ma non ho sentito nuuuuuuuuuuuuuuullllla!

domenica turistica a catania. il vento non ha mollato e attaccare la sud ci sembra impossibile. catania è deserta, la nico si chiede dove saranno mai tutti... però è una bella città, piena di arte e storia, con un vialone che vede da una parte l'etna e dall'altra il mare! arancini e gente ospitale sono ovunque in città.
dopo aver accompagnato jc e la nico in aeroporto, con curzio facciamo i veri turisti e andiamo a taormia. posto stupendo che mi mette solo curiosità di vedere ancora di + di questa incredibile regione. passaiamo sopra l'alcantara e l'occhio canoistico valuta un discreto livello, o così pare... ;-)
rientriamo verso l'aeroporto, e qui scopriamo dove erano tutti i catanesi, cara nico! a fare la gita domenicale a taorminaaaaaa! coda! coda e ancora coda! già mi vedo vincitrice dell'award per aver perso l'aereo con conseguenze varie... quando per fortuna tutto si sblocca e raggiungiamo l'aeroporto. mentre aspetto curzio che riporta cristine666 leggo una frase di un catanese illustre, angelo d'arrigo. il nome forse non vi dice nulla, quindi vi metto il link. io ne ho tanto sentito parlare. comunque, quella frase mi colpisce perchè è ciò che ho pensato, senza riuscire a spiegarlo e spiegarmelo, sulla cima del vulcano:

spingendo quotidianamente i nostri limiti riusciamo, a piccoli passi, a superare le paure che ci vietano il possesso della nostra esistenza.

http://www.poggiofelicebeb.it/azienda.html
http://www.angelodarrigo.com/

 
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AI PIEDI DELL'ETNA
CATANIA STORIA
COLATA LAVICA
ENTRIAMO NELLA NEBBIA
ETNA NICO
ETNA
FINALMENTE IL SOLE
FRASE BELU ZEN
LA MONTAGNA
LA NICO STUDIA L'ITINERARIO
MESSNER YETI JC
NICO CURZIO SALITA
NICO DONNA DELLE NEVI
OVUNQUE
SALITA
SUSI E SUSANNA
TAORMINA VISTA ETNA
03 Christine_666 800
08 Etna Parete N 800
10 LaNico Susy parete N Piano Provenzana 800
11 LaNico Susy parete N Piano Provenzana 800
16 Vista cratere 800
17 LaNico e Susy_vista su Piano Provenzana 800
18 forse Monte frumento delle concazze 800
20 LaNico e Susy dopo impianti Capannina e Anfiteatro + Monte Frumento 800
21 LaNico e Giorgio dopo impianti Capannina e Anfiteatro + Monte Frumento 800
22 Colata del 2003 800
26 Susy imbiancata nella nube 800
29 LaNico e Susy nella nube 800
32 Susy da gara 800
33 LaNico & Susy eroine della tormenta 800
36 la triade sospesa nel vento 800
39 La Nico & Susy_lava neve e vento 800
41 La Nico & Susy fuori dalla tormenta 800
43 Cratere di NE 800
46 Mare di nubi da Piano delle Concazze 800
47 LaNico & Susy su Piano delle Concazze 800
48 Susy Curzio e LaNico 800
50 LaNico ultimo strappo 800
52 LaNico Curzio e Susy ultimo strappo 800
53 Cratere di NE 800
55 LaNico sul cratere 800
56 JC sul cratere 800
58 Paesaggi artici 800
59 Susy e Paesaggi artici 800
61 Colata del 2003 e Monte Frumento 800
64 LaNico e Nunzio quasi alla fine 800
65 Susy confusa e felice 800
69 i magnifici 4 800
70 L'arrivo 800
76 Uccelleria Etnea CT 800
78 chiosco Madonna del carmine CT 800
79 Mercato CT 800
81 Via Etna CT 800
90 Chiesa Normanna 800
92 Belvedere Susy LaNico in panchina 800
99 JC & LaNico Faccioni in attesa 800
Credits