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Non ti chiediamo, Signore, perché ce li hai tolti. Ti ringraziamo, Signore, perché ce li haidati. San t'Agostino.
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Enza Adventure Trophy — BrianzaTour

11/04/2013 - Enza Adventure Trophy

JC
SYNTHESIS ZONE ...



- Raduno strepitoso, all inclusive, bei livelli …

- Strade interrotte, frane, faglie, … non ci si fa mancare nulla!

- Canoe, pagaie, canoisti e bagnanti in gran quantità, … anche se spesso disaccoppiati!

- A/R in giornata … e un mucchio di gente “spettacolare”

- Il Tom-Tom al buio non ci vede: utile al mattino, ma alla sera  … mah!

- Beh, complimenti vivissimi all’organizzazione ;-))



EXTENDED VERSION



Beh, quest’anno è già la seconda volta che mi costringo ad andare in canoa (e per la seconda volta devo ringraziare Alessia per avermi dato il “LA” o di avermi “attizzato il neurone”, come dice lei) … poi arrivo lì e mi diverto come un bambino di 6 anni a Legoland. Sarà strana sta cosa, eh?



Comunque fino alla sera prima sono abbastanza indeciso, poi all’ultimo sarà perché in teoria sarei dovuto essere in compagnia, sarà per il tentativo estremo di sciogliere  la cintura di puro agnello da 6 kg che mi si è attaccata alla vita, sarà perché è tutto l’inverno che faccio poco a o nulla, ma… tacchete, all’improvviso scatta la molla e mentre i miei ipotetici compagni di viaggio si vaporizzano entrambi nell’arco di 10-15 minuti io preparo la borsa, stiro, lavo, cucio, … insomma tiro tardi come al solito, ma sono pronto per la “gitona” … e devo dire che me la sono proprio goduta: nessun orario, nessun limite, niente di niente … un vero cane sciolto come ai vecchi tempi … anche alla registrazione si è visto: “Cossu, Cossu, … canoa Club?” … “Eh, eh, Maverick!!!”



Comunque, vai a sapere che:

- Tutti i miei calcoli dei tempi di avvicinamento a Selvanizza erano errati e che per arrivare fin lassù passando per Vetto d’Enza ci vuole moooolto di più … peccato che l’abbia scoperto al mattino alle 9. 30, ovvero mezz’ora dopo l’orario di partenza previsto, il che faceva di me un essere già in un ipotetico ritardo di 1 ora. E invece, cambiando due volte strada (doppio “Piano B”) sono arrivato prima dei campeggiatori locali, cicca, cicca!!

- Le strade sulla sinistra orografica del fiume sono bloccate, franate, sconnesse, mentre che quelle aperte sono invase da greggi di pecore o da una serie di signorine con abbigliamento e labbra che la Parietti sembra microdotata

- Il clima, che credevo passabile, alla partenza faceva ca-BIIIIP … per cui sono partito già fradicio!



Insomma l’approdo all’Enza è stato un Appenninic Adventure Trophy ma una volta tanto “Santo Tom-Tom”, con l’aggiunta di una buona dose di interpretazione dei suoi “segnali”, mi ha portato a destinazione in maniera egregia … va comunque detto che al suddetto, e soprattutto alla signorina parlante che vive dentro di lui, i cambi di strada non vanno proprio giù. Tutte le volte bisogna foderarsi le orecchie ed esorcizzare entrambi!!! Sarà per quello che alla sera, dopo un paio km di “nulla”, la “strana coppia” mi ha condotto in una strada chiusa davanti al portone di una chiesa? Mah!!!



All’imbarco c’è un mucchio di gente che non vedevo da un eone … il livello è buono, il sole nicchia, ma alla sera ci regala colori inaspettati su tutta la valle e l’Enza (ne avevo percorso solo il tratto basso anni fa, con mezzo metro di neve e le pareti circostanti coperte di ghiaccio) devo dire che come fiumello di inizio stagione mi è proprio piaciuto .. e molto l’ha fatto anche la compagnia estremamante eterogenea (ho ritorvato anche amici di amici (iscritti al CFM) conosciuti un anno fa ad una festa di compleanno… e qui ringrazio i principianti che ci hanno regalato momenti di spettacolo vero: ci sono stati momenti in cui gli indomiti avventori hanno colorato tutto il fiume di polietilene, solo che loro erano da un’altra parte!!! Ragazzi, siete stati bellissimi e bravissimi (la giornata non era delle più calde, il fiume di una discreta lunghezza e quindi tanto di cappello)



A proposito le note salienti della giornata sono imbarazzanti:

- Ci si trova ad un raduno dove non si paga nulla ed è “all inclusive”: pulmini per il recupero, pranzo dall’antipasto al dolce con annessa frutta e alcolici … mancava la sauna e il centro massaggi, ma pare che per quest’ultimo ci abbia pensato il Biri!

- Mi raccontano di un “motivatore aziendale” che a chiusura dei suoi interventi in azienda si è suicidato …non ci crederebbe nemmeno Gilbert, ma è così

- Al passaggio più complicato passano quasi tutti indenni e poco dopo (in un tratto di acqua praticamente piatta c’è l’ecatombe (sembrava il triangolo delle bermuda”!

- Riffa con “salami” di ogni genere … no, per i feticisti non c’era nulla in offerta, quindi rilassatevi



E l’ultima chicca? … Perdiamo l’ultimo pullman per tornare all’imbarco. Dopo un’oretta e mezza ecco che i mitici organizzatori recuperano un’altra navetta che in una ventina di minuti ci porta all’imbarco intermedio; chi deve scendere scende e l’autista candidamente ci fa: “beh, adesso torniamo a Vetto, io avevo il compito di arrivare solo fino a qui per poi tornare indietro, e poi … poi io Selvanizza non so neanche dove sia!!!” AHAHAHAH ..  ha rischiato grosso: ho visto  -3 sguardi che sembravano quelli dell’angelo dell’apocalisse, dopodiché si è fatto tranquillamente dirottare  all’imbarco alto … considerato che a bordo c’era anche gente che non aveva neanche partecipato al pranzo, perché era allo sbarco a raccogliere gli ultimi pezzi, credo che sia stata una saggia, anzi una saggissima idea!!! ;-)



A proposito …lungo il fiume si sono visti daini e altri animali selvatici e sapevo che nella zono ci sono anche i lupi, ma non credevo di trovarli al parcheggio alle 8 di sera! … è bastato tirare fuori “strolghino”, grissini e bruschette che le ultime fiere affamate, ancora col pelo di neoprene addosso, sono uscite dalle tane in un baleno …hanno raso al suolo il “pollaio”!!! … so’ ragazzi!!! :-)



Grazie a tutti per l’indimenticabile giornate e,come sempre, alla prox.



  Giorgio (JC)
SYNTHESIS ZONE ...



- Raduno strepitoso, all inclusive, bei livelli …

- Strade interrotte, frane, faglie, … non ci si fa mancare nulla!

- Canoe, pagaie, canoisti e bagnanti in gran quantità, … anche se spesso disaccoppiati!

- A/R in giornata … e un mucchio di gente “spettacolare”

- Il Tom-Tom al buio non ci vede: utile al mattino, ma alla sera  … mah!

- Beh, complimenti vivissimi all’organizzazione ;-))



EXTENDED VERSION



Beh, quest’anno è già la seconda volta che mi costringo ad andare in canoa (e per la seconda volta devo ringraziare Alessia per avermi dato il “LA” o di avermi “attizzato il neurone”, come dice lei) … poi arrivo lì e mi diverto come un bambino di 6 anni a Legoland. Sarà strana sta cosa, eh?



Comunque fino alla sera prima sono abbastanza indeciso, poi all’ultimo sarà perché in teoria sarei dovuto essere in compagnia, sarà per il tentativo estremo di sciogliere  la cintura di puro agnello da 6 kg che mi si è attaccata alla vita, sarà perché è tutto l’inverno che faccio poco a o nulla, ma… tacchete, all’improvviso scatta la molla e mentre i miei ipotetici compagni di viaggio si vaporizzano entrambi nell’arco di 10-15 minuti io preparo la borsa, stiro, lavo, cucio, … insomma tiro tardi come al solito, ma sono pronto per la “gitona” … e devo dire che me la sono proprio goduta: nessun orario, nessun limite, niente di niente … un vero cane sciolto come ai vecchi tempi … anche alla registrazione si è visto: “Cossu, Cossu, … canoa Club?” … “Eh, eh, Maverick!!!”



Comunque, vai a sapere che:

- Tutti i miei calcoli dei tempi di avvicinamento a Selvanizza erano errati e che per arrivare fin lassù passando per Vetto d’Enza ci vuole moooolto di più … peccato che l’abbia scoperto al mattino alle 9. 30, ovvero mezz’ora dopo l’orario di partenza previsto, il che faceva di me un essere già in un ipotetico ritardo di 1 ora. E invece, cambiando due volte strada (doppio “Piano B”) sono arrivato prima dei campeggiatori locali, cicca, cicca!!

- Le strade sulla sinistra orografica del fiume sono bloccate, franate, sconnesse, mentre che quelle aperte sono invase da greggi di pecore o da una serie di signorine con abbigliamento e labbra che la Parietti sembra microdotata

- Il clima, che credevo passabile, alla partenza faceva ca-BIIIIP … per cui sono partito già fradicio!



Insomma l’approdo all’Enza è stato un Appenninic Adventure Trophy ma una volta tanto “Santo Tom-Tom”, con l’aggiunta di una buona dose di interpretazione dei suoi “segnali”, mi ha portato a destinazione in maniera egregia … va comunque detto che al suddetto, e soprattutto alla signorina parlante che vive dentro di lui, i cambi di strada non vanno proprio giù. Tutte le volte bisogna foderarsi le orecchie ed esorcizzare entrambi!!! Sarà per quello che alla sera, dopo un paio km di “nulla”, la “strana coppia” mi ha condotto in una strada chiusa davanti al portone di una chiesa? Mah!!!



All’imbarco c’è un mucchio di gente che non vedevo da un eone … il livello è buono, il sole nicchia, ma alla sera ci regala colori inaspettati su tutta la valle e l’Enza (ne avevo percorso solo il tratto basso anni fa, con mezzo metro di neve e le pareti circostanti coperte di ghiaccio) devo dire che come fiumello di inizio stagione mi è proprio piaciuto .. e molto l’ha fatto anche la compagnia estremamante eterogenea (ho ritorvato anche amici di amici (iscritti al CFM) conosciuti un anno fa ad una festa di compleanno… e qui ringrazio i principianti che ci hanno regalato momenti di spettacolo vero: ci sono stati momenti in cui gli indomiti avventori hanno colorato tutto il fiume di polietilene, solo che loro erano da un’altra parte!!! Ragazzi, siete stati bellissimi e bravissimi (la giornata non era delle più calde, il fiume di una discreta lunghezza e quindi tanto di cappello)



A proposito le note salienti della giornata sono imbarazzanti:

- Ci si trova ad un raduno dove non si paga nulla ed è “all inclusive”: pulmini per il recupero, pranzo dall’antipasto al dolce con annessa frutta e alcolici … mancava la sauna e il centro massaggi, ma pare che per quest’ultimo ci abbia pensato il Biri!

- Mi raccontano di un “motivatore aziendale” che a chiusura dei suoi interventi in azienda si è suicidato …non ci crederebbe nemmeno Gilbert, ma è così

- Al passaggio più complicato passano quasi tutti indenni e poco dopo (in un tratto di acqua praticamente piatta c’è l’ecatombe (sembrava il triangolo delle bermuda”!

- Riffa con “salami” di ogni genere … no, per i feticisti non c’era nulla in offerta, quindi rilassatevi



E l’ultima chicca? … Perdiamo l’ultimo pullman per tornare all’imbarco. Dopo un’oretta e mezza ecco che i mitici organizzatori recuperano un’altra navetta che in una ventina di minuti ci porta all’imbarco intermedio; chi deve scendere scende e l’autista candidamente ci fa: “beh, adesso torniamo a Vetto, io avevo il compito di arrivare solo fino a qui per poi tornare indietro, e poi … poi io Selvanizza non so neanche dove sia!!!” AHAHAHAH ..  ha rischiato grosso: ho visto  -3 sguardi che sembravano quelli dell’angelo dell’apocalisse, dopodiché si è fatto tranquillamente dirottare  all’imbarco alto … considerato che a bordo c’era anche gente che non aveva neanche partecipato al pranzo, perché era allo sbarco a raccogliere gli ultimi pezzi, credo che sia stata una saggia, anzi una saggissima idea!!! ;-)



A proposito …lungo il fiume si sono visti daini e altri animali selvatici e sapevo che nella zono ci sono anche i lupi, ma non credevo di trovarli al parcheggio alle 8 di sera! … è bastato tirare fuori “strolghino”, grissini e bruschette che le ultime fiere affamate, ancora col pelo di neoprene addosso, sono uscite dalle tane in un baleno …hanno raso al suolo il “pollaio”!!! … so’ ragazzi!!! :-)



Grazie a tutti per l’indimenticabile giornate e,come sempre, alla prox.



  Giorgio (JC)

 
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13 Cascatelle 800
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16 Alessia e Claudio coi fotografi 800
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