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Two's meglio che one (Valle Verde+Brenta)

di JC   —   19 novembre 2015

SYNTHESIS ZONE ...

-    Quando? 24-25 Ottobre 2015

-    Mai programmare “l’autodistruzione” … arriva da sola!

-    Danni? Pochi ma intensi e ben distribuiti, e meno male che esistono i caschi in test!

-    Orario di partenza previsto: sabato ore 9.00; tempo di trasferimento previsto 2 ore circa  … arrivo effettivo ore 14.45!!! …credo si possa oliare meglio l’ingranaggio ma siamo così! :-D

-    Battesimo dell’integrale per JC :-o

-    Battesimo del fiume per SM ;-)

-    Partecipanti JC e SuperMario, Laura, Dario, Andrea, Egidio, e tanti alti vicentini, trentini, bolzanini … !!!

-    Mete finali (quelle iniziali si sono perse per strada come al solito): Vicenza e dintorni

-    Segnalazioni turistiche: “B&B Casa mia” a Marostica e osteria “Dalla zita” poco distante da lì.

-    scusate l’ortografia, ma vado di fretta … ;-)

Foto a cura di JC

EXTENDED VERSION

Ancora un a volta è doppietta. Pensavate di essere stati graziati, eh? E invece no: Novembre è quasi al termine, ma non ci siamo fermati  … come al solito in ritardo e con “tempi e contrattempi” che ci contraddistinguono ecco il “damages report” del week-end di cui siamo stati materialmente “oggetti”!!!

LA PARTENZA:

Tragica …!!! Orario di partenza previsto: sabato ore 9.00, orario di arrivo ipotizzato per possibile appuntamento in zona non ben precisata del vicentino ore 12 circa … alle 11 siamo ancora a Milano con canoe da caricare, MTB in rimessaggio da ritirare in centro a Milano, metà del materiale disperso e/o dimenticato a casa … non male come performance!

In compenso Dario di Vicenza è all’Expo e ci segnala, come possibili proposte per il giorno dopo, Cellina, Maè o altro … sentiremo poi Laura più volte nell’arco della giornata per poi definire che ogni appuntamento sarebbe stato vano almeno fino a sera perché si sa: la notte porta consiglio!.

DAY ONE (Pump / DH a Villa Verde):

Una volta recuperato tutto e presa la nostra bella dose di “benevoli” insulti causa ritardi accumulati io e SuperMario partiamo nel tentativo di recuperare. Per strada decidiamo che la prima serie di appuntamenti è ormai persa e che se non ci diamo una mossa ci potrebbe anche saltare la prevista attività distruttiva della giornata. Ma non tutto è perduto …  si sa che dopo la tempesta arriva la quiete: smartphone alla mano localizziamo l’alternativa del primo giorno. And the winner is: “Bike Park Valle Verde di Pozzolo di Villaga (VI)”.

Problemi di avvicinamento? Nessuno, … tanto abbiamo il navigatore! Ecco , ogni volta che vi dovesse venirvi in mente questa risposta cambiate la domanda in “Come mai sul sito consigliano di fare un’altra strada?” Poi agite: buttate il navigatore e salvatevi lo stomaco evitando il “peregrinaggio dei Monti Berici” (noto dedalo costellato di curve, tornanti, dossi e cunette) perché si entra dalla parte opposta!!! ;-)

Il Bike park si presenta carino, fornito di bar/ristorante, Pump track e percorsi 4Cross (con mini pista da DH), ma ci sfianca sin dall’inizio. In brevissimo tempo arrivo alla conclusione che io sono un “pazzo istintivo” e che questa cosa del “pump” per me è troppo tecnica, ragion per cui a giorni a me toccherà un corso e a voi un altro report !  fatevene una ragione.

Per recuperare la fatica del pump decidiamo di concederci generosamente (forse anche troppo)  alla parte ludica dei salti presenti sul percorso. Io tento qualche piantata, ma sopravvivo … SuperMario invece non salta … vola!!!  :-)) SI vede che la ragazza ha stoffa e che i training seguiti servono!!! Grandissima!

Dopo due ore di giri sul tracciato e di salti a ripetizione ci sentiamo “Galli di Dio” e decidiamo di dedicarci a qualche discesa sul mini percorso di DH che scenda dalla collina: 350 m. di sviluppo ben assortiti con paraboliche e serie di salti che non ti fanno mancare nulla, quindi perché non esagerare?

- Primo giro: test del percorso … OK :-)

- Secondo giro: si osa un po’ di più … OK :-))

- Terzo giro: vai di velocità … OK :-)))

- Quarto giro: detto dello “sborone a paletta” … parto di gran carriera col mio nuovissimo e lucidissimo casco integrale e decido di testarlo al suolo con grande soddisfazione del casco … un po’ meno del collo!!! Arrivo sul primo di una serie di tre salti un po’ lungo (o corto? … boh!), forcella anteriore in compressione appena prima della discesa successiva e grande ribaltamento … atterraggio modello “TUM-TUM-TUM-SGRAAATTTT-PIM-PUM-PAM”: praticamente un ogiva nella terra rossa …  sante protezioni!!! (N.d.R.: TUM=Testa, SGRAAATTTT, spalle, gomiti, e articolazioni varie, PIM-PUM-PAM: collo, schiena e bici):

SuperMario dall’alto mi richiama all’ordine con qualcosa del tipo: “Caduto?” Ahahahahahah, se non son fenomeni non li vogliamo!

Beh, almeno questa volta nel tentativo distruzione (direi abbastanza ben riuscito) ci ho dato io e non lei.  Ancora un paio di giri e molliamo il colpo … è buio, temperatura in calo e noi siamo sfatti!!!

DAY TWO (Brenta slalom & C):

Dopo la giornata della distruzione a valle Verde e la note passata in zona Marostica scopriamo di avere fatto proseliti: la mia proposta di un “campo scuola in Brenta” per SuperMario che deve affrontare il battesimo del fiume  con discesa annessa viene accettata. Io e SuperMario ci stabiliamo a valle del campo slalom di Valstagna dove verremo raggiunti da un gruppone veramente eterogeneo: Egidio, Andrea, e una moltitudine di trentini e Bolzanini, il tutto in compagnia dei “padroni di casa” Laura e Dario.

Le lezioni hanno inizio: si inizia con entrate e uscite in corrente a ripetizione: SuperMario, contraddistinta da un’avversione per l’acqua non comune, ma per lei naturale, osa sempre di più fino al fatidico momento in cui … beh, ci siamo capiti: canoa ribaltata, pagaia alla deriva, testa sotto, paraspruzzi “saldato” alla canoa, occhi pallati che mi guardano dal basso verso il cielo attraverso la trasparenza dell’acqua  come dire “Azz, non esco, non esco, non esco … !!!“ E in effetti, nonostante i miei cortesi inviti a stappare, non esce! Passati i soliti “interminabili” secondi decido di provare a girarle la canoa e come d’incanto mi sguscia fuori dal sarcofago di polietilene con la faccia da micia strizzata in cerca di trote. AHAHAHAHAHAH … il primo bagno è fatto, il battesimo è andato!

Beh, sapete qual è stata la prima risposta alla mia domanda “Tutto ok”? “Si, si, ma non posso rimettere la testa là sotto un’altra volta … devo imparare l’eskimo!!!” Non è meraviglioso? ;-)

Nel frattempo la moltitudine multiregionale si unisce e iniziamo la discesa tutti insieme all’insegna di attività varie e più o meno ludico/vanitose come “costruzione zatteroni” e “mostra delle unghie smaltate” (ste donne …!!!).

SuperMario alterna fasi di grandi sorrisi a espressioni tipo “Moriremo tutti”, ma è ben supportata e se la cava egregiamente:  anche se un po’ ibernata, affronta le rapide del Brenta in scioltezza fino alla penultima. Lì decide di dare fondo alla sua vena artistica e, sulla falsa riga della sirena di Copenaghen, si arena su un sassone a centro fiume a monte di un saltino di un metro: con punta fuori, coda fuori, centro canoa a pelo d’acqua, equilibrio “precario”, la sirena intona il “Cantico della Pericolante” che suona più o meno così “Che faccio? Sto ferma? Aspetto? Mi muovo? …  pauraaaaaaaaa!!!” Il gruppo ovviamente è tutto avanti di un tot., verifico che sia stabile, esco dall’acqua, mi reimbarco a monte, ripasso di lì e, nel salutarla, la strappo via dal suo “molo” tirandola in rapida … manovra da manuale. :-) La testa della micia è rimasta fuori e SuperMario sprizza gioia da tutti i pori! :-D

Ormai è finita … ancora una rapida (stavolta stiamo alla larga dai “grossi massi”) e siamo fuori. Dario si da all’entomologia, mentre le donne si ricompongono e gli uomini cominciano a predisporre il vettovagliamento. Il tutto finisce come al solito a tarallucci e vino fino alla partenza e al solito rientro in notturna.

Grazie a tutti i partecipanti … ci vediamo presto per nuovi danni

Alla prox.

Giorgio (JC)
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