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Gamby Camp Finale L. (Elogio alla follia)

di JC   —   26 novembre 2015

SYNTHESIS ZONE ...

-    Gamby-Camp a Finale (Orco Feglino): laddove i concetti di istruzione e distruzione si prendono a braccetto …

-    Star Broken, ultima frontiera: siccome il dolore  non basta mai ora paghiamo pure … Autolesionisiti veri!!!

-    Esperienze possibili, danni impossibili: partiti sani, tornati dalmata!

-    Allievi partecipanti: JC, SuperMario, Giorgio, Fabio, Davide, … altri di cui non ricordo i nomi

-    Istruttori: Carlo Gambirasio e Andrea Duse (the transporter)

-    Altri Partecipanti: Simona, l’agriturismo “Aspettando il Sole”, e un mucchio di mazzate!!!

-    Nuove tendenze: le “Body Ema-ticon” … altro che Tattoo!

Foto a cura di JC e Carlo Gambirasio

EXTENDED VERSION

Questa volta “l’amo fatto strano”: non è cosa di tutti i giorni spendere un tot per farsi scarrozzare a farsi male su e giù per una montagna, ma non una volta, due, tre, quattro, … “n”! Il conte Masoch sarebbe stato fiero di noi!!! ;-)

Era un po’ che si pensava di migliorare la tecnica di discesa ed è arrivata l’occasione: Io e SuperMario prenotiamo un week-end di corso di enduro / DH in “condizione protetta”, a Finale Ligure e quindi con l’idea di allenarci al caldo seguendo un istruttore di eccellenza (Carlo Gambirasio)

Beh, diciamo che sul caldo possiamo discuterne: primo giorno  ventazza fino a 70 km/h, neve alla notte e poi finalmente un bel calo termico per il giorno successivo … e meno male che siamo vicini al mare!

Sull’istruzione …. mah, nonostante i miei sforzi credo che di terra dovrò mangiarne ancora parecchia! Anche se SuperMario insiste, la MTB mi sa che non è proprio il mio sport!!! Però, siccome perseverare è diabolico, dopo una quindicina di uscite in quasi 3 anni (una media veramente invidiabile ;-D), costole incrinate, gambe raschiate, e lesioni di vario genere ancora insisto …  Elogio alla follia!!!

Sulle mazzate invece non c’è neanche da discuterne perché questa è l’unica certezza di sempre: il week-end si concluderà con il tentativo di distruzione della mano sinistra da parte mia e con SuperMario addobbata con due gambe da dalmata dello stesso colore della Grande Puffa e una mano monca (la destra)! In poche parole entrambi devastati, contusi e felici!!!

Però ho imparato (N.d.R. sto parlando di teoria, non di pratica) che esistono cose tipo il nose, il manual, il bunny hop, la staccata, vari tipi di entrata e uscita in curva (o almeno mi pare sia così), il copiare il terreno, l’aggiaguaramento, … e anche che la schiena si inarca, le braccia si flettono, le gambe si ammorbidiscono e soprattutto che il freno si tiene con solo un dito: l’indice … è per quello che poi ho tentato di fratturarmene altri tre!!! 8-)

Partiti al venerdì in un tripudio di speranza, con voglia di conoscenza e con n capi più o meno tecnici, ci presentiamo a Orco Feglino in uno splendido orario (le 22 passate) dove iniziamo subito il week-end con una caccia al tesoro spettacolo: l’agriturismo si chiama “Aspettando il sole” (sottotitolo alla pagina 777 “Trovandoti all’alba!”). Beh, mai nome poteva essere più azzeccato … che si riferisca ai tempi con cui il viandante notturno riesce  a  individuarlo nella buie notti liguri? ;-)

Al sabato ci presentiamo al punto di ritrovo dove sono presenti oltre a noi due, a Carlo e Andrea, altri 6 corsisti, tutti con esperienza pluriennale, muniti delle solite “ipertechnologicalMTBmonsters” e in più (ma per fortuna non tutti) pure local e quindi con ampia conoscenza dei percorsi: capisco subito che la cosa si mette male! … Il conte è sempre più contento!

Carlo visiona le nostre bici … ce le sguandruppa un po’, ci consiglia alcune regolazioni e ci mette in pista appena dopo la risalita con lo shuttle. Su fa un discreto freschino e il “venticello” è in aumento, ma noi siamo stracoperti (forse anche troppo) e da lì a poco cominceremo ad effettuare ciclici passaggi di stato: solido, liquido, gassoso, poi di nuovo liquido, gassoso, solido, gassoso, … pare anche che le puzzole della zona si siano recate a Savona cercando di circuire i portuali per farsi traghettare in Corsica!!!

Primo giro: partenza dalla base NATO – sentiero madre natura. Una devastazione di foglie che fa l’effetto grasso di balena, ma che per fortuna migliora in breve tempo. L’inizio non è male … ci diamo dentro abbastanza anche se con noi non rimane Carlo, ma Andrea. Ok, va bene lo stesso … tanto siamo lì da imparare e in quel gruppo ne sanno tutti molto di più di noi.

Secondo giro di riscaldamento si comincia a ballare … l’istruttore non cambia e la cosa si fa un po’ più tesa. SuperMario decide per il cambio di mezzo e si accorda con Andrea e Carlo per farsi procurare un “mezzo pesante”: dal pomeriggio, passerà dalla sua Santacruz con forcella da 100 a un mostro in acciaio pesante di 18 kg e forcella da 180 (praticamente un kg ogni 10 mm)!!! Il mostro, così come nella “Bella e la bestia”, però le salverà la vita e ciò è buono! ;-)

A metà mattina (ovvero prima dell’avvento del mostro) a SuperMario “parte” la prima camera d’aria mentre effettua un ingresso in un nuovo sentiero che si presenta di roccia semiverticale; è subito pit-stop: effettuiamo il cambio in un baleno, ma la scissione è già avvenuta … gruppone da una parte, noi dall’altra.

La mattinata si conclude alle 14 in agriturismo per i soliti (meritatissimi) bagordi.

Il pomeriggio si riparte per nuovi trail e si tira praticamente fino all’imbrunire … e giustamente 15 minuti prima del buio io foro!!! @#$%£!… Non sto neanche a cambiare la gomma: scendo a piedi per un pezzetto, mi aggancio allo shuttle, saluto gli altri e mi faccio portare al punto di ritrovo (questo mi inverserà un po’, ma pazienza, fa parte del gioco e forse mi salva da possibili danni oscurità).

Bilancio della giornata: imparato l’aggiaguaramento, migliorata l’impostazione, preso un po’ di benevoli insulti per mancata elasticità nel copiare il terreno … beh, sono il solito plinto! ;-) Insomma, ci sono ampi margini di miglioramento. SuperMario invece arriva gasatissima per i complimenti ricevuti. Bella lì.

Il mattino dopo la situazione è completamente cambiata: neve a parte, sono completamente inverso … mi capita una volta ogni 2 lustri, ma questa volta ho scelto il week-end sbagliato! ;-) La voglia di andare al corso è pari all’idea di farsi trapanare gli incisivi con un succhiello da traforo e senza anestesia.  Vogliamo parlare del cervello? Oggetto sconosciuto, praticamente inesistente perso in altri pensieri!!! Praticamente presento lo stesso livello riflessivo di un anemone, ma senza pesce pagliaccio … insomma, la testa non c’è e qualcosa mi dice che farò danni!

Iniziamo con le impennate (rigorosamente in discesa perché altrimenti sarebbe troppo facile ;-)) per poi partire col sentiero “H” già percorso al sabato. Nei primi 100/200 m. mi pianto circa 7 volte e la mia idea di dare forfait si fa sempre più assidua … 

Consiglio del giorno: se sentite una vocina che vi dice stai a casa le possibilità sono due: o siete schizzofrenici o forse sarebbe il caso di darle ascolto. Io evidentemente ricado nel primo caso! :-D Conseguenza della vocina inascoltata? Arrivo “talmente concentrato” a uno dei passaggi clou per il miglioramento della tecnica che non mi accorgo neanche di dove sono, mi guardo intorno, decido per una linea alta su un canalino profondo un metro e mi ci schianto alla grande creando un solco con mano e avambraccio che sembra la faglia di Satn’Andrea!!! Ovviamente unico del gruppo con guanti corti perché fa più uomo rude!!! :-o  

Da quel momento “mano sinistra da fata” …  mi manca il vestito rosso di raso per essere in tinta con Biancaneve!!!  Anche SuperMario nel frattempo comincia a darci dentro e ci picchia un paio di voletti non veloci, ma che lasciano “il”, anzi “i segni” cominciando ad assumere le sembianze della “Gran-Dalma-Puffa” e a sera, fra lividi e abrasioni, sembrerà uscita da Guantanamo!!! … Il Conte è in estasi e chiama casa per ordinare la torta e organizzare i festeggiamenti! 

Io, non contento, scopro che ho anche un copertone che si sta aprendo (al pomeriggio girerò quindi con la ruota di SuperMario in furgone ;-))  … bene-bene, splendido inizio! Ma la giornata è ancora lunga … si può dare di più!!! :-D!

Terminiamo la mattinata con un single track pendentissimo e pieno di rocce messe di traverso che percorriamo praticamente aprendo noi e, anche se fra sudori freddi, ci salviamo comunque la pellaccia all’urlo di “Orco Feglino non avrai il nostro scalpo!!!” L’esperienza verrà utile per approcciare le discese del pomeriggio con un’altra testa! ;-)

Il pomeriggio il corso si fa più tecnico, si approcciano con calma alcune nuove manovre, si apprendono nuove tecniche di base e si arriva a fine giornata per il classico birrozzo di commiato.

Doccia, relax, cena, guida …  casa. 

Un altro week-end è andato e, anche se con “mille sfumature di blu”, siamo ancora vivi e vegeti … magari non proprio reattivissimi, ma con una settimana davanti per ritrovare il libretto delle istruzioni del nuovo gioco della Lego “Human Beings: put them back togheter”, riprenderci dalle tumefazioni e ricomporre i pezzi! ;-D

Ah, dimenticavo: alle 2.30 del mattino finirò in Pronto Soccorso alla ricerca dell’ortopedico che ovviamente non ci sarà fino alle 8 del mattino …  quando si dice “la perfezione”!!! Tornerò 5 ore più tardi per farmi dire: “Tranquillo, stavolta sei fortunato… nessuna frattura, solo contusioni e un po’ di “sanguigne Body Ema-ticon” disseminate qua e là!!!”

Ma vieni, ma vaiiiiii …

PS: e io che già temevo una lunga assenza dal parkour infrasettimanale … e invece non se ne parla: dalla settimana prossima si riinizia a pieno ritmo! ;-) 

Alla prox.

Giorgio (JC)
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