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MTB - Mtb nel regno del kayak ... Fournel-Gyronde e dintorni

di JC   —   07 agosto 2015

SYNTHESIS ZONE ...



- 25-26072015 meteo per il Nord Italia … apocalisse!  Oltralpe … è quasi ustione!

- brianconnais, vecchie mete riscoperte su “nuovi” mezzi

- Sforzi brevi, ma intensi

- Anche in MTB “l’orario di imbarco” per JC non cambia …la scelta dei percorsi poi … ;-)

- Pochi, ma buoni JC, SuperMario e MR. X … il resto del gruppo si darà inevitabilmente al kayak. ;-)

   



Foto a cura di JC e SuperMario ... a breve su www.brianza tour.org (vai Nonnooooo….)



EXTENDED VERSION



Briancon, Eyglier, Mont Dauphin, …  tutte mete già viste più volte, ma sempre in canoa. Quest’anno a Luglio la svolta una volta tanto invece di scendere sull’acqua (e diciamocelo pure …  volte anche sotto ;-)) si è deciso di raggiungerle per strade e sentieri con l’uso delle gambe invece che delle braccia, … quindi gambe in spalla, ruote in strada, casco in testa, MTB sotto le chiappe e via.



DAY ONE

Dopo una colazione con torta fatta in casa a Cesana passiamo il confine e Arriviamo a Briancon di buon ora (non è vero, ma l’orologio è il mio e quindi potete immaginare che non erano di certo le 7 del mattino, ma neanche le 10, le 11 … ;-)), una rapida visita alla cittadella ci permette di recuperare info su possibili percorsi in MTB che non ci sfondino … acquistiamo guide, mappe , ammennicoli  vari … ci mancano solo dei quadricipiti di scorta, ma il negozio non è attrezzato … ‘nnaggia!!!



Partiamo subito per una cosa semplice valle del Fournel. Dalla descrizione il tratto pare tranquillo, che per noi significa poca salita e discreta discesa, ma senza strafare … beh, diciamo che la guida non mentiva la salita non era lunghissima, ma il primo pezzo urlava “rampaaaaaarrrrgghhhh”!!!!!

La valle del Fournel però, a parte lo scempio di artificiali che costella il torrente, è sempre uno spettacolo! Quasi deserta, auto praticamente inesistenti, acqua limpidissima, montagne immacolate … da favola! Arrivati in cima è d’obbligo un adamitico puccio ristoratore nelle gelide acque del torrente, una breve pausa per l’abbronzatura e giù verso valle in un misto di sterrate e single track adatti a tutti, ma molto divertenti e senza sbatti.



Bello-bello, bello … molto rilassante. 



A sera inizia il solito rito del “trouvez vous quelque chose à manger!” Si sa che in Francia dopo una certa ora la ricerca del cibo diviene un’operazione difficile, ma complice una serie di eventi popolari di vario genere troviamo ogni locale straffollato e la questione si complica … finiamo in un posto dove SuperMario si spara un omelette da 5 uova (si vede che avevano finito quelle di struzzo)!  Ci annidiamo in un albergo a Risoul con vista su valle della Guil, Mont Dauphin e, spettacolo vero, … Barre des Ecrain … superbe!!! Unico neo di questo luogo idilliaco il numero di decibel sprigionato da quelli della n.1 che, mettiamola così, hanno fatto parecchia animazione e non solo mimata ;-) …  pare che nel corso della notte ci sia stata anche qualche modifica all’arredo!!!

 

DAY TWO

Colazione, denti, rimessaggio gambe e classica analisi dei percorsi papabili …  voi direte “Ma farlo la sera prima, no” Fatto! Peccato che la mattina dopo ci si alza sempre confusi e assonnati, l’Alzheimer non aiuta e si cambia idea (insomma, il lupo cambia il “mezzo”, ma non il vizio). Nell’arco di un istante (diciamo un paio d’ore)  riduciamo le mete possibili da 2 a 4 … decideremo la finale per strada.

Decidiamo di risalire la valle della Gironde, passare per quella dell’Onde, tagliare dentro per Vallouise, risalire sul versante opposto per poi  ridiscendere fino al punto di partenza (ovviamente rischieremo di perderci un paio di volte) … anche qui giro relax, se non fosse per un breve tratto da Vallouise al bivio per la Rocher Pointu  le Bois Noire che è largo poco più di due spanne, coperto di ciottoli grossi  come barattoli di marmellata e in piedi! @#%£!&%! … per fortuna sono poche centinaia di metri perché la lingua è ancora là!!!

Quasi a fine discesa ci concediamo  un momento di frescura sotto un irrigatore agricolo e diamo spettacolo2 smartphone, una Nikon e  200 scatti per fare una foto corretta sotto una pioggia artificiale …da Pulitzer!!!



Come concludere Beh, ovviamente con una tentativo di shopping mirato a dei cuscini di Mirò, poi fallito miseramente per un mancato accordo sui colori , e una raclette d’autore a Briancon nel corso della quael ho tentato di trafiggere due commensali spezzando  un coltello in due e facendone partire la lama come una freccia verso di loro … giusto per rompere la monotonia della cena !!! Comunque tutti salvi la popolazione ringrazia, il pianeta terra un po’ meno, ma migliorerò! D



Alla prox.



  Giorgio (JC)
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