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MTB - Varenna - Sentiero dei viandanti

di JC   —   07 agosto 2015

SYNTHESIS ZONE ...



-    Dalla Alpi alle Prealpi … poi fu lago!

-    Mai abbandonare la retta via (chi parte sa cosa lascia, ma non sa cosa trova)

-    Il lago è ”piatto”, ma il contorno no!!!

-    Kg. persi: 2

-    Partecipanti 2:  JC e SuperMario

-   



Foto a cura di JC e SuperMario ... a breve su www.brianza tour.org



EXTENDED VERSION



Famolo strano … questo l’ordine del giorno di domenica scorsa!

Ore e ore a cercare di capire cosa fare l’indomani fra urla, mugugni sorrisi e risate …nei giorni passati si era pensato di pedalare in Val d’Aosta, poi in val Formazza per rifugi, in seguito all’Alpe Devero …ma più la data, l’ora, il minuto si avvicinavano e più l’entropia aumentava!



Alla fine l’anarchia ha prevalso come da manuale: direzione prevista Prealpi nel lecchese … meta finale Varenna-Esino Lario-forcelle varie, Ortanella e finale sul sentiero dei viandanti: poco più di 1000 m. di dislivello e 24 km di cui 16 in salita. La guida lo da a 4,30 ore, SuperMario ne ipotizza 5,  io ne prevedo 6 … diverranno quasi 7!!!

Arrivati a “Varenna” cerchiamo parcheggio alla stazione … nulla da fare!

Ci spostiamo verso il lago … nulla da fare!!

Proviamo verso la periferia … nulla da fare!

Beh, a questo punto non ci resta che il centro: “gran-botta-di-cul-non-si-può-dire” ed eccoci miracolosamente “innestati “ sotto una “P” fra due belle righe bianche … e neanche  a pagamento! Ueilà la giornata inizia bene!!!

Premetto che durante l’avvicinamento decidiamo di verificare, con l’ausilio del potentissimo navigatore di bordo, dove sia il bivio da cui partire per la scalata verso Esino Lario e da lì verso la forcella di “boh” in direzione Alpe di “mah”! Fra le chiacchiere in corso nessuno si fila il navigatore e una volta parcheggiato, si monta in sella e si parte alla ricerca del fatidico bivio che dal lungo lago di Varenna dovrà puntare verso la  cima … gira, gira, gira … nessun bivio utile.

Non resta che chiedere, mi avvicino a un vigile del fuoco, notoriamente affidabile, e sparo: “mi scusi, il bivio per Esino Lario?”

“Beh” risponde il vigile. “Può andare su di qui tornando verso la superstrada, ma è lunga pendente e articolata, … direi che la cosa migliore è andare a Varenna e dalla piazza salire a destra.”

“A Varenna? Come a Varenna? … oh @#%&$*£! … ma siamo a Bellano!!!” … Guadagnati in un solo colpo di slot machine 8 km Bellano-Varenna-Bellano! … chi non ha testa ha gambe mi diceva spesso il mio vecchio, e aveva assolutamente ragione!



Vabbè, a buon viso cattivo gioco ci spariamo i primi 4 km, arriviamo a Varenna e cominciamo a salire: i primi 8 km sono abbastanza una legnata … SuperMario accusa lievemente il colpo, ma si difende con le unghie e arriva vittoriosa al km 12 a Esino Lario!!! Siamo un  po’ in ritardo sulla tabella di marcia, ma abbiamo tempo … facciamo sosta e dopo un breve consulto con i local decidiamo di “guadagnare tempo e soprattutto salita tagliando per una mulattiera che ci permetterebbe di far fuori parte degli  ultimi 300 m. di dislivello, puntando direttamente verso Ortanella e il sentiero dei viandanti. Con un breve interrogatorio al bar un local ci segnala che alcuni tratti in salita non saranno proprio una passeggiata (terreno smosso, pendenza, ecc.), ma ci dice anche che si tratterà di un breve tratto … decidiamo che vale la pena tagliare!!!

Ora segnatevi che “chi parte sa cosa lascia, ma non sa cosa trova” …  però sarebbe meglio che desse sfogo alla fantasia e se lo chiedesse prima! ;-)

La nostra innocente deviazioncina si trasforma a breve in una serie di strappi in salita su terreno misto che ci fanno vedere non una, bensì due moltitudini di Madonne (nell’ordine: Madonna nera, di Loreto, di Lourdes, Fatima, Czestochowa, … )  … ci accompagna una serena signora che a piedi ci mette il nostro stesso tempo per poi abbandonarci al nostro destino una volta ricongiunti al “sentiero del viandante” che da lì a breve ci dovrebbe portare a destinazione. E qui l’ultima sorpresa: il “sentiero del viandante” (la guida in effetti faceva trasparire tale aspetto) ogni tanto si trasforma in una specie di precipizio disseminato di sassi di ragguardevoli dimensioni che qualcuno sembra aver messo appositamente nelle posizioni più assurde per agevolare fratture di vario genere!!! Il percorso in discesa sotto Guillo è comunque molto divertente e tecnico, diciamo a tratti trialistico

Passiamo comunque indenni (non nascondo che in più di un punto abbiamo fatto dei bei trasbordi ;-) ) … giusto qualche appoggio a livello suolo e un mio micro-stampino su un albero!!!  Tutta roba buona … un bell’esercizio fisico e mentale!



Raga, che dire, sopravvissuti e soddisfatti ci abbiamo messo quasi 7 ore … mangiato una cippa fino a sera (tranne 2 caramelle) e bevuto l’impossibile … possiamo migliorare.

La prossima volta telecabina!!! AHAHAHAHAH!!



Alla prox.



  Giorgio (JC)
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