Il radunodei Picari,
lo puntavo da tempo, me ne aveva parlato bene Anselmo, e poi era una buona occasione per incontrare gli amici del centro Italia e steccare un nuovo fiume.
Dal Nord si muove un esercito: cassanesi, Novaresi, Turbighesi, Pavesi ecc. Io sono con il Nonno, Pec e Violo, siamo stati in forse fino all'ultimo perchè l'idrometro del Candigliano continuava a scendere. Dopotutto è una sgroppata di 400km, che grazie alla compagnia, tra racconti di canoa e dibattiti sulla psicologia del rapporto di coppia, passa liscia. Il Violo è anche in modalità venditore ambulante, ogni occasione è buona per cercare inutilmente di vendermi i suoi pantaloni stagni e la canoa.
In effetti il livello che troviamo è il minimo sindacale, ma il tutto è compensato da un perfetto week end primaverile, con sole e cielo terso, non si può aver tutto.
Ci imbarchiamo buoni ultimi e la discesa, visto il gruppo numeroso e qualche bagno, diventa piuttosto lunga, quasi 4 ore, roba da Corsica! Il fiume è molto bello, acqua pulita e belle golette con rapide divertenti.
La sera grande movida in quel di Fossombrone dove la gioventù locale si ritrova al... bocciodromo (!)
Notte in palestra che viene trasformata in una segheria da Violo e Pec, io fortunatamente ho il sonno pesante.
L'indomani, dato che i livelli sono bassi, qualcuno parte con proposte da delirio tipo sgropparsi ore di macchina verso Sud per andare a fare Vomano o addirittura il Nera, poi la dea ragione illumina tutti e i gruppi si dividono su opzioni pìu pratiche, quelli come il mio che fanno il bis sul Candigliano e altri che vanno sul Sentino per poi tentare il Bosso, ma che non ha sufficiente acqua.
E voilà, un bel week end di canoa, puro relax e divertimento in una regione che ha davvero tanto da offrire.