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Ardeche con le bidon

di Corniciaio   —   04 settembre 2017

Da non credere, dopo più di vent'anni rieccoci alle gole dell' Ardeche per fare la classica discesa in canoa con l' immancabile bidon...

La zona é cambiata molto e il turismo ha trasformato il tutto in una grande giostra che gira intorno al noleggio canoe ,campeggi,etc.

Non sono solo, Laura, Emma e Fede affronteranno la discesa che, a grande richiesta, sarà di due giorni con bivacco notturno in tenda.

Noleggio una canoa da 3, così io porto le bimbe e Laura userà il mio ciffone con legato dietro uno dei bidon nei quali ci sarà tutto l' occorrente per 2 gg, tenda, sacchi a pelo, vivande, etc.

Ore 13 ci imbarchiamo, ed é battesimo da canoista per Emma e Fede che affrontano, oltre al fiume, un mare di canoe che nel primo tratto sono così tante che sembra di stare sugli autoscontri, un vero casino. Agile mi destreggio con Fede che pagaia per toglierci dal traffico e, passato l'arco di pietra, si unisce Laura in canoa singola. Ci aspettano 18 km per arrivare al bivacco. Per un canoista un piattone con qualche correntina, per i neofiti rapide e casini. Infatti, dopo l' ennesima correntina, un sassone fa un piccolo cuscino e, dopo alcune dritte a Laura per evitare il botto, mi fa una cravatta con i fiocchi! Essendo un punto molto cravattoso ci sono lì in pianta stabile due pompieri che si tuffano a sbrogliare i nodi.

Così avviene, il pelatone pompiere scravatta Laura, canoa e bidon, lancio corda e porto tutto a riva.

Lavoro da fabbro per i pompieri una cravatta dietro l altra....

Un po' smarrita má consapevole che bisogna proseguire, Laura riprende la discesa fino al bivacco. Bivacco che tempi indietro era tutta natura oggi prevede bagni, lavandini e pure le docce. Inoltre, se bivacchi negli unici due posti prestabiliti, si paga pure una piccola quota al gestore del parco.

Fa freschino, si sbarca, si monta la tenda, scrocco una griglia con fuoco per le salamelle e tutti a letto.

La mattina sveglia presto, colazione, improvviso due giacche d'acqua con i sacchi per le ragazze e si riprende la discesa fra le gole, sempre presenti e molto belle.

Passiamo i soliti campi di naturalisti dove speriamo di non andare a bagno, ci avviciniamo alla Cattedrale, un bel torrione di roccia, e dopo qualche curva e un dritto infinito gole finite e arrivo in lontananza.

Tutti bravi, bimbe sempre sul pezzo e ormai battezzate canoiste.

Laura anche lei tenace con bidon in coda, vento di traverso, sole e qualche goccia, non ha mollato e si é sparata 32 km di pagaiata.

Dopo 9 anni ho ripreso la pagaiata in fiume, la mano funziona......sono contento.
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