Taverone invernale

L'autunno/inverno del 2017 è stato avaro di acqua, appena gli idrometri sono saliti ecco che  una mandria di canoisti proveniente da tutto il centro Nord si è ritrovata sul Taverone. C'erano Bolognesi, Parmensi, Lombardi vari e naturalmente i Liguri, primo tra tutti Balducci.

In acqua saremmo stati almeno 18, io ero con Violo, Pec, Marco Stefanoni, Carlo Gatti, Pantegana,Aldo Milano, il Dega e tanti altri che non ricordo neanche il nome.

La temperatura, 2 o 3 gradi, e la festa degli alpini con polenta a baccalà non invogliava certo l'imbarco, ma fortunatamente il sole si è fatto vivo e ci ha permesso di scendere bene senza patire il freddo, al punto che qualcuno ha pure deciso di farsi una nuotata alla strettoia.

Man of the match a parimerito Carlo Gatti e Cozzini Jr che hanno pennellato la strettoia. Cucchiaio di legno al Dega che non era in giornata. Inizia ancor prima di imbarcarsi scivolando a pelle di leopardo sull'erba brinata e dopo i numeri alla strettoia regala al fiume una pagaia e decide di uscire.

Anche io come al solito ci ho messo del mio: dopo aver passato tempo a studiare la linea ottimale mi ribalto a pochi metri dalla strettoia, tento un eschimo al fulmicotone ma non mi riesce, a quel punto decido di giocarmela e non stappare, mi chiudo e lascio scivolare la Karmona. Mentre sono in apnea vedo la luce che si affievolisce, aspetto che ritorni e tiro un eskimo che riesce. Applausi da parte del pubblico ma incazzatura mia per aver fatto un errore da pirla in un punto potenzialmente pericoloso.

Una menzione per Luca Meda e un altro ragazzo che dopo essersi sparati tutti quei km decidono di non entrare.

Ragazzi sarà pr la prossima volta, saper rinunciare può essere difficile, voi lo avete fatto senza perdere il buonumore.

Poche foto, le più belle sono del Pec che spero carichi anche qua.

Ah, dimenticavo! Il Violo avrebbe vinto il premio rognaccia 2017: Rientrati a Lodi si trova uno pneumatico con una bella vite piantata dentro.