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MTB - Passo del Sole

di Nonno   —   24 luglio 2018

La sera una volta a casa mi sono chiesto, ma quale e' l'essenza della gita, il lato A o il lato B? La stessa domanda che mi faccio quando passo allo scanner il grazioso corpicino di una bella pischella ...... eterno dilemma cui non so dare risposta.... ma una certezza l'ho! La miscela dei due lati e' esplosiva. Bene in giornate come quella di ieri di miscela ne abbiamo.

Chi siamo? Gruppone iper casinista con una massiccia dose di top rider ... il Nonno, in filtrato dell'ultimo minuto, era l'anello scarso della catena ..... Lucky, Elena, Botti, Marco, Bece, Zampa, Mapo, Dani, Riot, Valerio, Franky, Simone, Michela, Zaffa, Zia e Nonno.

Lato A. Meta, Passo del sole, zona Lucomagno Svizzera. Giro di 800 mt di dislivello positivo, con paesaggi di alta montagna mozzafiato, salita morbida non spacca gambe. Discesa spettacolare, infinita. Unico neo gli ultimi 18 km di rientro... una vera rottura di maroni. Botti, re dei sentieri della zona, "esci" qualche trail nascosto per "sfruttare" come si deve anche l'ultima parte. I miei tasselli sono allergici alle strade bianche/asfalto.  Per portarci in quota fruttiamo prima il treno, poi una cremagliera. Dicono la piu pendente d'Europa, in effetti era da vertigini. Salita divertente con  un mega panorama sulla valle. Il gruppone con le bici annesse intasa i vagoncini, se aggiungi il classico casino e vociare nostro abituale siamo subito  guardati con circospezione dai pochi turisti autoctoni presenti. Il passo e' a 2300 mt, il gruppo sale sgranato, ben presto i pini lasciano il posto a alle pietraie. Si costeggia, prima un bel lago artificiale e poi, in un ampia valle contornata da creste rocciose, appare un lontananza la sella del passo del sole. I Pro salgono a un passo impressionate, dietro si arranca e si chiacchiera, andatura da turistones. Una volta in cima, dietro si apre una  stupenda la valle in cui ci dobbiamo tuffare. E ora di godere. In un baleno un gregge di bici scorazza a piede libero dalla forcella del passo sul crinale della morena di sinistra. I pro, la davanti, sfoderano tricks da video e fagocitano passaggioni per noi comuni mortali decisamente indigesti.  Nelle pause relax, battute a nove mila e sorriso a 32 denti per tutti. Segnalo: il Bec e il suo rapporto sadomaso con le pompe, Marchino che, a quanto dice il Botti, non magia mai ma si ingolla i panini della Zia. Lucky che si sputtana il pedale. Mapo, il minimalista iper stiloso, che si spara tutta la gita senza neanche il marsupio e' leggero come se dovesse fare una pedalatina al parchetto.

Lato B. Sono le tre, il grosso della discesa e' passato e si fa una sosta al primo bar. E' il primo giro di birre. Qualcuno mangia (Marchino che non mangia mai) ma sopratutto si beve. Poi giu per un altro pezzo di sentiero e altra pausa. Sono le 17, i giri di birra abbondano, gli animi si scaldano e Lucky, per assorbire la birra, ha voglia raclette!!!! Lo Sprea surfa l'onda al volo.... anzi direi che la fa sua. Ma non e il solo e'  appoggiato dalla Zaffa e dal Botti. E' fatta! In un attimo si tirano dietro tutto il gruppo. Il Bar sperduto in valle non ha le patate, smobilita tutto il paese. C'e' Lucky che ferma ogni passante chiedendogli se hanno patate in casa. Sono le 20, abbiamo finito di mangiare e bere col Bec che esce dal ingresso del Bar in sella alla bici e la Zaffa che intona cori da stadio per la cuoca. Ci mancano 18 km per arrivare alla macchina. Ce la facciamo. Non so il Bec, l'abbiamo lasciato girovagare per il paese, non si ricordava piu dove aveva parcheggiato. .....
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