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KAYAK - AdrenAgogna

di Gange   —   25 novembre 2019


I più vecchi di noi probabilmente ricorderanno una hit degli anni '80:  "Relax" dei Frankie Goes to Hollywwod,

Il senso del testo diceva più o meno: "Rilassati ma non farlo quando rischi di prenderlo in quel posto"... 

Direi la perfetta colonna sonora di ieri.


l'Agogna non è certo un torrente tecnico ma ha pur sempre il suo carattere che mi sentirei di definire..."intrAverso".

Aggiungi un bel po' d'acqua, quel tanto che basta per aggiungere un altra tonalità di marrone ai bei colori autunnali della valle e per rendere le già poche morte dei pezzi da collezione.

Aggiungi una corrente che sgrana il gruppo di nove canoisti, tutti sul pezzo (Anselmo, Alberto, Dega, Nieddu, Bat, Marco Stefanoni, Beppe Caramella, Guido di Lodi e il sottoscritto)

Aggiungi che la modalità "Ognuno per se, il buon Dio per tutti" in canoa non è la mia preferita, vuoi perché sono ateo, vuoi perché pur avendo fatto tante cose bellissime e meritorie non mi pare che Gesu abbia mai lanciato una corda.

Nonostante tutto la discesa è scivolata alla grande, il fatto di dover tenere antenne dritte e radar acceso non ha influito sull'umore e sul divertimento.

Qualche casino e momento memorabile c'è stato, come un tronco intraversato in curva, si sa che i gusti sono vari e mentre la maggior parte di noi ci ha girato al largo, Alberto e Nieddu invece si sono lanciati in un appassionato abbraccio. Nieddu si divincola con un eskimo (cosa non banale in un torrente del genere) mentre Alberto ci fa un bel limone duro e giustamente si preoccupa della reazione della moglie dato che ne esce con qualche sbaffo di "rossetto"

Insomma, come ha detto Dega un milione di volte "Quanto è bello andare in canoa".
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