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MTB - Bucolic Adda

di JC   —   16 giugno 2020

SYNTHESIS ZONE ...

 - “Bucolic Adda”: fra storia e relax fra Trezzo d’Adda e “quasi” Olginate

 - 46 km  e dislivello “ridicolo” di circa 300 m complessivi (se non fosse tutto in pochi m di sviluppo): tre strapponi da circa 100 m. l’uno di dislivello, ma più che sufficienti ... nulla di insormontabile, ma data la temperatura corporea raggiunta pensavo di essere al muro di Sormano!

 - le foto delle centrali (a parte la Taccani) non ve le metto perché siete canoisti e vi sale la carogna ... quindi se volete ve le andate a vedere in loco o su Internet perché sono comunque spettacolari. ;-)

EXTENDED VERSION

Sabato io e Mario, desiderosi di relax, ma nche di un po' di allenamento “gambe” ci siamo buttati in versione “soft” (ovvero in modalità “puntiamo a nord e dove arriviamo arriviamo) su circa 50 km di benessere e relax su e giù lungo l’Adda da Trezzo d’Adda fino oltre Brivio e a circa 3 km da Olginate ... esattamente fin dove non lo sappiamo, ma era l’ultimo confine conosciuto e ovviamente, oltre alle gambe, abbiamo allenato “Il culo” che alla fine si è fatto sentire ... alla faccia del “Bucolic”! ;-)

Oltre al fatto di aver scoperto angoli, strutture e panorami che non credevo esistessero a due passi da casa ho scoperto anche che a volte “tre strappi in salita” bastano per farti sudare sette camicie: arrivati a Paderno ci troviamo davanti un cancellone epico che chiude la strada di accesso alla centrale della Edison e che ci costringe a risalire lungo una strada in ciottolato (e al ritorno all’equivalente tratto su asfalto davanti al ristorante “Toscano”) che devo dire breve, ma intenso ... molto intenso!!! ... e poi uno si fa delle domande: “chissà come mai la chiesetta alla base della salita è dedicata a S. Maria Addolorata!!!”. :-o

In compenso ho scoperto dei veri gioielli di architettura industriale realizzate a cavallo fra fine '800 ed inizi '900: le storiche centrali idroelettriche  Taccani (a Trezzo), Esterle a Cornate a cui se ne aggiungono altre come la Bertini a Pozzo d’Adda, poste più o meno all’interno dell’Ecomuseo di Leonardo” che a Imbersago  presenta l’ancora attivo traghetto a fune di cui si fa risalire l’ideazione al barbuto omino proveniente da Vinci (per l’appunto il suddetto Leonardo), nonché un santuario (Madonna della Rocchetta) che dato l’imminente alluvione abbiamo deciso di non visitare ... a dirla tutta, in realtà, anche se di corsa, non avevamo voglia di fare le scale, però mi sarei fermato allo stallazzo a farmi una birra! :-D

Rientro “volante” per evitare il temporalone (che abbiamo ovviamente preso al momento di scaricare le bici per mantenere quel giusto grado di umidità che avevamo preso in auto) che, siccome siamo scemi e autolesionisti e invece di parcheggiare lungo l’Adda lo abbiamo fatto in centro paese, abbiamo chiuso con l’ultimo strappo dove Mario ha dato prova di se ed è salita a razzo ... secondo me alla fine non ha voluto dirlo ma in vista della Taccani qualcosa si era fumata!!! ;-) 

Alla prox.

Giorgio JC
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