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KAYAK - Balcani 2023

di Fred   —   03 maggio 2023

Segui l\'acqua e farai sempre una bella vacanza 


Sulla scia della Grecia dello scorso anno si è deciso di rivolgere la nostra attenzione ai Balcani. 


Scelta data dalle precipitazioni che ci sono state laggiù, dalle caratteristiche dei fiumi, voluminosi, non troppo difficili e dal gruppo non più di primo pelo. 


In effetti  non abbiamo più età e fisico per reggere 10 giorni su fiumi e torrenti stile Corsica, mentre quelli dei Balcani essendo più morbidi lasciano la possibilità di scendere quotidianamente. 


Si approfitta del ponte del 25/4 - 1° maggio e in veramente poco tiriamo su un gruppo di 14 amici ben distribuiti su 3 camper ed un furgone


Appuntamento Sabato Mattina nei pressi di Noventa in modo da aver bypassato il nodo di Venezia e partiamo alla volta della Mrezenica che fino al giorno prima era veramente alta e che invece ora si sta portando sulla scala del livello medio alto. 


Savo via chat mi tranquillizza sul livello che è bello grasso ed incute all\'inizio un po di timore al gruppo, non più abituato a pagaiare nell\'acqua. 


Grazie al furgone di Mimmo che riesce a caricare sempre 3 canoe sopra e 3 dentro non perderemo mai tempo nei recuperi. Lasciamo sempre un camper allo sbarco e saliamo 


La discesa va alla grande con una bella apprensione quando arriviamo al primo salto aperto da Valerio che poi risale a piedi per la linea infondendo grande fiducia al gruppo


Campeggiamo nei pressi dello sbarco ed il giorno dopo grazie a Valerio andiamo sulla Korana, affluente della Mrezenica, interessante nel tratto superiore. Solo Valerio si imbarca sull\'affluente Kamenica che termina con un salto di 8/10 m sulla Korana


Il programma di massima prevede di scendere per andare sulla Tara e forse anche in Albania, la strada però è lunga e si decide di andare a fare la gola dell\'Unac che avevo percorso nel 2016


Raggiungiamo il bellissimo campeggio allo sbarco dell\'Unac a Martin Brod, ci godiamo la giornata soleggiata ed andiamo a visitare le cascate dell\'Una che confluisce proprio in zona. 


La sera ceniamo nella bellissima tettoia del parco ed al mattino passa "la ranger" che riscuote la tariffa del campeggio parco e ci chiede se scendiamo la Una in quanto necessita di un biglietto. 


Diciamo che faremo la Unac... apriti cielo, gola proibita non si può... Poi telefona e ci dice che la parte superiore è possibile con uno sbarco che prevede circa 2 km a piedi su strada sterrata 


Scendiamo in 11 su 14 e poi al ponte 6 km dopo lo sbarco ci dividiamo in 2 gruppi... I ligi alle regole e i monelli. Grazie anche alla pioggia i 6 ribelli riescono a passare indenni nel tratto proibito, probabilmente sotto il naso del "ranger" rintanato nel casottino. 


Ci spostiamo verso la Neretva dormendo nei pressi del lago di Varvara e la mattina del 25 aprile ci rechiamo a Polje-Bijela paese dello sbarco sulle gole della Neretva. 


Veniamo avvicinati da un proprietario di una compagnia di rafting che si offre di portarci all\'imbarco per una cifra ragionevole. E\' una gola di 19 km con un recupero lungo in quanto il percorso su strada supera i 45 km. Quindi evitare di fare avanti indietro ci fa risparmiare del tempo. 


Ha piovuto nei giorni precedenti e l\'acqua all\'imbarco è marroncina mentre allo sbarco era ancora azzurra. Ci troviamo ad un fiumone di 100m3 ma tranquillamente percorribile. 


Allo sbarco poi incontreremo la truppa del Pante e C. 


Due ore d\'auto ed arriviamo sulla Sutjeska, fiume di 4-5 che avevo percorso ne 2016. Grazie alle piogge il volume è bello alto. Facciamo uno scouting nel tardo pomeriggio e ci dirigiamo allo sbarco per dormire. Valerio e Leo al mattino hanno fretta di andare, si imbarcano nel tratto alto ma non si accorgono di un tronco nella parte difficile che sbarra loro la strada in malo modo. Fortunatamente il danno è la perdita di una sola pagaia. Un bel gruppetto si imbarca poco a valle alla ricerca della AT perduta ma nulla. Bella discesa di 3-4° 


Recuperato tutto ci spostiamo sulla Tara/Piva che fortunatamente è li vicino a solo un ora. I livelli qua sono molto alti. Troviamo il responsabile di una compagnia di rafting che è ancora chiusa che ci ospita nel suo centro e ci da grande supporto fornendoci informazioni sui rilasci Piva la quale turbina sempre a 160 m3 in quanto il lago è a tappo. 


Scendiamo anche 2 volte la Piva il 27 mentre ci organizza la discesa del tratto alto della Tara con minibus da 16 posti e grazie al fatto che siamo in 14 riesce a farci aprire un albergo nel tratto dei 2 giorni. 


La Piva va alla grande, sembra  un piccolo Futa e la discesa è così bella che in 4 decidiamo di fare la "serale"


Il mattino dopo è il grande giorno della Tara. Sveglia alle 6,40 perché alle 7,20 arriva il mezzo con un carrello che carichiamo a tappo. Una canoa in più non ci sarebbe stata. Alle 8 partiamo, risalendo la Piva, magicamente avvolta nella nebbia, risaliamo il lago, passiamo Savnik e ci fermiamo a Zabljak per uno spuntino. Arriveremo ad imbarcarci per le 13 in una bella giornata soleggiata  con bella temperatura. 


Il livello della Tara è bello alto, acqua azzurra, facile ma uno spettacolo. Dopo circa 2 ore arriviamo all\'Hotel Porto Tara, già un hotel. Fantastico, siamo accolti dallo staff in maniera eccezionale con aperitivo d\'arrivo. La location era la vecchia postazione dei rangers. E\' stata rilevata, e trasformata in Hotel. Dista a 22 km di fuoristrada da Zabljak, ottima location in caso di river trip di lusso. 


Dopo una super cena andiamo a dormire ed anche la colazione non è da meno. Alle 10 imbarchiamo ed arriviamo per le 13,30. La tara bassa è bella piena e ci sono delle super ondone. 


Lasciamo il centro raft e ci dirigiamo verso Mostar che visiteremo un paio d\'ore in serata con spostamento successivo verso la Zirmania che il giorno dopo incontrando Savo in fiume che ci farà le linee sugli ultimi passaggi facendoci chiudere in bellezza con un bel salto di 5 metri. 


Miglior sbarco di sempre. 


Rientriamo lungo la costa e al mattino successivo a Trieste rompiamo le righe. 


Grazie a tutti siamo stati benissimo

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