ALTRO - Giro delle tre cime

Un po\' fuori tempo massimo scrivo un report delle mie vacanze.
Tralasciando la Francia dove si è già speso il Nonno, quest\'anno mi sono aggregato all\'ultimo secondo ad un giro di trekking e vie ferrate nella zona delle Tre Cime di Lavaredo assieme a Federica (non la Friz) e Franco.

Penso che le foto parlino da sole, mi limito ad aggiungere qualche dettaglio.

Innanzitutto il burbero gestore del rifugio Carducci che si vanta a ragione del suo rifugio tecnologico: luci LED, pannelli solari gestiti con l\'iphone ma che poi lo becchi che tira bestemmie contro la tecnologia quando uno degli ospiti gli chiede di pagare con la carta.

Poi Il rifugio Locatelli al secondo giorno, che essendo davanti alle tre cime è enorme e affollatissimo, con quella scritta in tedesco sul muro \"dreizinnenhutte\" a me ricordava un pò la casa vacanze di Hitler. Lì c\'è stato il momento per me più thriller in assoluto dato che non eravamo riusciti a modificare la prenotazione per aggiungere la mia presenza. Quando la rifugista mi ha confermato che c\'era posto ho respirato.

Momento culturale della vacanza quando ho scoperto che in tedesco \"cime\" si dicono \"zinnen\" e dunque credo di aver capito l\'etimologia di uno dei sinonimi di... \"tette\"

Le ferrate tutte interessanti e divertenti, molte ricavate dai camminamenti della grande guerra, Quando sei li non puoi non pensare a tutti quei poveracci costretti a scavare a mano gallerie e passaggi.

Grazie Fede per avermi lanciato la proposta, per l\'ospitalità il primo e ultimo giorno ma sopratutto per il megasbatti per le prenotazioni, aggiungere una persona all\'ultimo momento in un posto cosi affollato non è stata cosa banale.