Lao Report

admin sabato, 27 agosto 2005 0


Sono stata per 33 anni a circa
due ore da un posto spettacolare senza saperlo: ecco cosa ho pensato
quando ho fatto la discesa del Lao.

Un po’ la scusa del fiume, un po’
quella di vedere gente che avevo conosciuto durante l’anno (Carlun dei
brianza tour, Alessandro detto Bimbone, Davide di Tatanka, Walter
Filattiera e Madia), un po’ la voglia di iniziare due amici alle acque
dei fiumi, mi hanno spinta a passare i giorni 11, 12 e 13 agosto sul
fiume Lao..

Appena arrivati, dopo 2 ore e mezzo di strada, di cui gli
ultimi 50 minuti di curve che hanno messo a durissima prova il nostro
stomaco, la nostra pazienza e la nostra deambulazione nei giorni a
seguire, Walter ci ha subito messi in acqua. A me una necky, ai miei
due amici Francesca e Dario, “vergini” di fiumi due bellissimi
“canoini” gonfiabili (con tanto di reggocosce, come le canoe vere).

Abbiamo iniziato dal tratto basso, davvero facile e carino. Durante il
tragitto ho conosciuto Stefano Stanga, che era stato preceduto dalla
sua fama di ottimo canoista e che tiene le lezioni di canoa sul Lao
alla scuola di Walter (pare che insieme abbiano messo a punto un
congegno meccanico per l’eskimo all’asciutto!). L’ho conosciuto nel
tratto dove ci sono quelle che chiamano le “acque magiche”, per via
delle strani correnti in superficie e in profondit? che ti fanno girare
come una trottola sia a pelo d’acqua che in profondit?.

La discesa ?
andata OK e siamo stati tutti promossi a pieni voti x il tratto medio
dell’indomani.
In serata s’? festeggiato il compleano di quel pisan..
ehm… livornese di Alessandro, detto il Bimbone. Come un novello
“Marina Ripa di Meana” in versione maschile, Alessandro festeggiava i
suoi primi 40 anni (gli abbiamo regalato un mitra ad acqua.. attenzione
se lo incontrate sui fiumi e stappa con un sorriso beffardo!!). E come
Marina Ripa di Meana lo faceva circondato da uomini (come si vede dalle
foto). S?, UOMINI, le guide (x la maggior parte sudamerciani) rafting
del centro Laoraft, dove c’era anche il nostro Carlun (pare uno dei
pochi a non aver mandato a bagno i clienti).

Il Carlun ha retto
benissimo durante la prima met? della cena (vi sbalordir? dicendovi che
non fuma pi? 7843 sigarette al giorno.. anzi… ne ha fumate solo due
quella sera..). Della seconda met?, posso solo dirvi che a fine cena,
al mmomento del conto, siamo andati a recuperarlo che dormiva bel bello
di traverso sui sedili d’avanti della sua vettura, con lo sportello
aperto per far fuoriuscire le gambe.

L’indomani siamo andati sul
tratto medio. Che dirvi… gole, cascate, grotte, strapiombi, acqua
trasparente e vegetazione rigogliosa (alcune foglie avevano oltre mezzo
metro di diametro!): tutto questo lo si vede solo passando con la canoa
(o con il gommone).

Io son rimasta davvero stupita di questi posti.
Nelle foto fatte con l’autoscatto si vede qualche scorcio (l? dove era
possibile fermarsi e fare foto senza rischiare di distruggere la
macchina digitale).

4 ore di discesa per il tratto medio, ma vi
assicuro che la variet? e la bellezza dei posti, uniti alla semplicit?
dei passaggi (a parte un impraticabile con trasbordo con arrampicata a
prova di uomo ragno) in acqua lasciano passare il tempo molto
velocemente.

Alla sera, cena bis x il compleanno del bimbone al campo
base, noi tarantini abbiamo portato del primitivo di Manduria che pare
sia stato apprezzato un po’ da tutti e Ale e Valerio (cento celle DOC)
hanno pensato all cucina, assieme al Carlun che ha preferito la sua
pasta fredda alla costata (di brontosauro) alla griglia.. bah… Poi
torta di rito e saluti generali. Per noi pugliesi l’indomani sarebbe
stato dedicato al mare e alle provviste (volevate mica che rientrassi
senza la Nduja??)

L’indomani, per noi, un bagno al mare di Scalea,
bellissimo, e rientro a Castellaneta Marina e Taranto

Sul Lao ci son
tornata in giornata con una dozzina di amici sabato 20 agosto. Siamo
arrivati alle 9. Alle 10 ero in acqua. Tratto medio con la Ninja di
Walter fino alle 14. ore 15 nuovo imbarco, tratto basso con la ZG48
portata da Maurizio Consalvi del Canoa Club Roma (che aveva viaggiato
di notte e dormito 4 ore al mattino per affrontare la discesa…).
Sbarco definitivo ore 18.30. Ripartiti alle 19.30… perdita dei sensi
ore 22. (Mi sento gi? di nuovo stanca solo a scriverlo)

Consigli utili
per chi va sul Lao: Chiamate Walter, fanno tutto lui e Madia. Vi
trovano da dormire (20? a testa x l’agriturismo o ampi spazi al campo
base dove sostano le guide), da mangiare, vi prendono, vi accompagnano,
vi guidano, ecc.

coccy

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