Report Verdon

admin martedì, 4 ottobre 2005 0


Nel week end, come preannunciato dal nonno, raduno spontaneo sul Verdon.

Parto da Milano con Daniele e Vale, arriviamo la’ verso l’1 e 30, che gli altri gia’ dormono nei loro camper.

Sotto un cielo stellato spettacolare… sembrava il video-live della canzone di Luca Carboni di parecchi anni fa “ma se per caso alzan gli occhi al cielo,
con un cielo come questo, come fanno a non cagarsi sotto, a non sentire freddo”… Anche perche’ faceva un freddo assurdo, c’erano 5 gradi e si son
fatti sentire tutti durante la notte!!

Mentre ci apprestavamo a preparare il voyager per la notte (abbiamo dormito in 3 nella macchina di Dani) arrivano Lucio & company, ma procedono oltre, al punto di sosta numero due.

Verso le 8, in piena crisi ipotermica, ci siamo sbrinati, svegliati e ci siamo avviati verso Mustier per fare colazione. I cornetti francesi sono la cosa più spettacolare (e burrosa) della Francia. Oltre al pain au chocolat, s’intende.

Alle 11 eravamo all’imbarco e abbiamo incontrato gli altri.. Eravamo davvero tanti!
Io non ho fatto alcuna discesa, ma ho battezzato la ninja sul lago artificiale dello sbarco.

Dopo 6 ore di discesa sono arrivati i pagaiatori nostrani e i primi racconti di prodezze, tipo Lorenzo Cefis che ha smarrito la pagaia nell’imbuto (risputata dopo 3-4 minuti quasi al termine dello stesso…) o “il belin” che e’ scomparso con tutta la canoa in un bucone per poi essere risputato 10 secondi dopo, due metri + avanti.

I figli di Fred hanno rallegrato l’ambiente (soprattutto il grande, che ha cercato ad ogni modo di farsi notare, con la sua vocina tarata per incrinare anche i vetri antiproiettile).

Ad un certo punto della serata, mentre si preparava la cena (risotto con zafferano e salsiccia, niente male!) sono stata attratta da un’operazione in corso:
Massimo delle Donne che aiutava Daniele a mettere in bolla il suo voyager, con l’ausilio di una pietra (come da foto)

Il risveglio, l’indomani, e’ stato con un panorama notevole.

Unico neo: troppo sole x sperare nelle piogge che riempissero il Var (anche se qualcuno c’e’ poi andato lo stesso)

Abbiamo fatto colazione in un altro posto, sulla via x Nizza (pressoche’ impossibile ricordarmi il nome), dove senza neanche il passamontagna ci hanno rapinati: un cappuccio 2 euro e 80 centesimi, il caffe’ solo 1.60, in un posto che dire squallido e’ dire poco, eta’ media 73 anni.

Siamo partiti con 24 gradi, un sole splendido e un panorama spettacolare… fino a un centinaio di km da Milano… quando la pioggia e il freddo facevano da cornice all’ora e mezza passata in coda in tangenziale. Pero’ il Milan ha vinto.

Se non siete mai stati da quelle parti, vi consiglio di andare a vedere il posto.

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