Report pasquale

admin giovedì, 20 aprile 2006 0


Eccomi puntualo col resoconto della tre giorni pasquale:
partenza venerd? sera super rimandata per aspettare Pamina che lavora alla NASA e quindi nemmeno il venerd? santo sa a che ora finisce.
Dopo poche centinaia di metri che ho lasciato la jos home il camperones inizia a fare rumori preocupantissimi, tum tum tum tum, e a traballare tutto… sta diventando una costante l’incidente in partenza, bestemmiando e santiando mi fermo pensando di aver rotto un semiasse, un cuscinetto, un cazzo ne so… niente di cos? drammatico, sto solo perdendo una ruota, il capo che mi ha fatto la revisione e l’alesatura della ganasce (xch? secondo lui il freno posteriore era debole) s’? semplicemente dimenticato di stringere i bulloni…
Vabb? riparto con mezz’ora di ritardo dopo averle controllato tutte e 4 e con tutte le mani sporche. Solo dopo un’oretta realizzo che sono in camper e quindi ho anche a disposizione un lavandino, sapone ecc…
Raccolgo la Pamina che immediatamente riesce a incasinare tutto il camper con borse, borsine, scatoloni di spesa ecc.. e partiamo.
Prima tappa Esteron. Arriviamo a notte inoltrata e naturalmente giriamo come disperati per trovare il gruppone di Merini, Lucio ecc..
All’1.30 mi rompo di guidare e ci fermiamo per la notte. Ovviamente al mattino scopriamo di essere saliti per 20 km su per la valle per niente… scendendo verso il luogo dell’appuntamento incontriamo Guido con Chiara e il Lom (gi? torciante la mattina presto), Sabrina ecc…
Sull’Esteron non c’? acqua quindi ci si sposta sulla Vesubie. All’imbarco c’? mezzo mondo: la met? dei canoisti del centro-nord-ovest sono qu?. Facciamo le gole basse, l’acqua ? pochina ma si scende comunque bene. Pi? che altro una discesa sociale. Il tempo cos? cos? ma la temperatura gradevole.
In serata il gruppone si divide, alcuni si dirigono sul Var. Pamina ed io decidiamo di dirigerci alla volta del Roja, dove abbiamo appuntamento con il Baldo.
Arriaviamo in serata e trascorriamo la notte a Sorge, il paesino che si vede appeso alla montagna dalle gole del Roja. Il fiume sembra basso.
Al mattino, ci troviamo all’imbarco con il Baldo, lo Sfizzero, Fabio e Michele di Bologna. In acqua c’? lui, l’Incredibile Nunz che ? in giro da qualche giorno con Claudio Tedo (il giorno prima il Baldo s’? fatto il Negrone e Nunz il Manganello… ogni commento ? superfluo…)
La sorpresa ? che con il rilascio della centrale (che temevo non mollasse il giorno di Pasqua) il livello ? ottimo. C’? il sole. Bellissima discesa da Fontan a Breil. Non mi ricordavo bene le ultime rapide della gole, belle potenti con quel livello. Allo sbarco tutti contenti.
In serata ci si trasferisce nel cuneese, in valle Gesso, dove il Nunz da buono scout (e autentico napuli) non rinuncia alla braciolata…
Al luned? mattino si presenta il dilemma della scelta… ? nuvolo, fa freddino, acqua poca. Si fa una puntata a vedere il Gesso di Barra e quello di Valletta, ma l’acqua ? poca… Nunz, Claudio e lo Sfizzero tentano il Gesso di Valletta; noi, il Baldo, Fabio e Michele ci spostiamo sul Tanaro alto.
Anche l? l’acqua ? pochina, ma comunque fattibile. Fa un freddo becco… ho un sonno della madonna e vorrei dormire, anche il Baldo ha rinunciato. Poi Pamina inizia a preparasi e allora mi vesto anch’io. All’imbarco scivolo e la mia mamba si imbarca da sola, capovolta… cos? mi tocca subito bagnarmi per recuperarla e vuotare…
Il fiume ? carino, peccato il livello basso che rende i passaggi un po’ spigolosi. In uno di questi, appena partiti, Pam si cappotta a causa di un masso semisommerso, ekima senza problemi ma si rompe un incisivo… Dramma!! non so come ha fatto a rompersi solo il dente e non spaccarsi le labbra, forse stava sorridendo alle trote.
Cerchiamo di rassicurarla sul fatto che il danno non ? grave, ? appena scheggiato, ma lei ? decisamente in para. La discesa prosegue un po’ mesta e solo allo sbarco riusciamo a strapparle un sorrisino monco.
Dopo un ricco (e costosissimo) shopping in un negozio di specialit? gastronomiche locali ripartiamo alla volta di torino e in serata riguadagno la magione in valle.
Jos

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