La partenza del sabato sera per andare a dormire a savona in attesa del traghetto del mattino non poteva avvenire senza inprevisti, infatti al canonico terzo tornante dopo l’uscita da casa salta il fusibile che controlla la radio, l’orologio e l’accendino del camperones.
Rimediamo a casa di Valerio con la stagnola e poi viaaaa…
La domenica pomeriggio la nave arriva con ritardone di un’ora quindi non ci resta che spararci un asco piuttosto asciutto scroccando il recupero a un gruppo di tedeschi incontrati stradafacendo. Qu? vado a segnalare la prima burbata: arrivati al primo salto e sbarcati per fare le foto realizzo che ho preso la s? la pelicase, ma mi sono scordato di metterci dentro la macchina foto… e una!
Alla sera ci troviamo a Ghisonaccia con il gruppo del Baldo, che ? in zona da qualche giorno.
Il luned? ci vede puntuali all’imbarco del Travo alto. Il livello ? basso ma in fiume nella parte ingolata ? comunque meraviglioso.
Il gruppone ? numeroso e pluricomposito… ci sono gli orkisti e gli alessandrini, il primo gruppo dei bturer con il Violo e il Brianza, alla partenza sopraggiunge anche il gruppo dei turbigesi con GG, Betta e Susanna, ma ci vediamo solo dal ponte.
Tutto bene tranne per il bagno alla fine, dovuto a distrazione e un errore di valutazione della corrente, stavo facendo scouting dalla barca e vedendo andare a bagno Olmo mi sono distratto e non sono pi? ruscito a fermarmi…
Nel disincastrami dalla nicchia ho sforzato parecchio sulla spalla operata e la sera mi faceva male… carico da mille di antinfiammatori e riposo il giorno dopo.
Marted? infatti Valerio e Andreas Sonnleitner, presto soprannominato, a sua insaputa, per contrazione e storpiamento “alzhaimer” si sparano il FiumOrmo nelle strette con il gruppone dell’Hic Sunt Kayak (una 15ina di romanazzi scatenati e caciaroni, specie la sera a tavola, Consalvo, Beccafichi, Sbrenna, Fabbione, Adolini ecc… pr citarne solo qualcuno). Valerio si candida per il bagnone dell’anno (pur non essendo ancora un bturer)
Il sottoscritto se rriposa. Il Baldo con il morale a terra a causa dei tre bagni sul Travo prende la via di casa nonostante tutti cerchino di dissuaderlo.
Alla sera ci si ritrova con i romani alle vasche termali sul Taravo. Acqua a oltre 40 gradi, un bagno corroborante che contribuisce a ritemprare la mia spalla. I gruppi si sciolgono e si ricompongono.
Il mercoled? vede il sottoscritto con Valerio, Alzhaimer e Olmo imbarcarsi sul Taravo. Discesa che parte tranquilla ma poi si vivacizza. Il sottoscritto si spara anche l’ex impraticabile ora declassato a 6?. Dalle foto non sembra granch? ma vi garantisco che fa abbastanza impressione, specie per l’ingresso sporco che richede molta precisione.
Il giorno successivo tocca allo stesso gruppo cimentarsi sul Codi, sotto un diluvio a tratti torrenziale. Non mi dilungo, sempre emozionante e meraviglioso. Discesa conclusa senza problemi in 4.5 ore con solo un bagno di Olmo (PS Olmo ? il cogmome e il fanciullo ha 60 anni!! e guida una bmw x5 da 10.000 cavalli…).
Dopo la discesa Olmo e il suo amico pescatore decidono di rientrare e scatta la burbata di Valerio che dimentica sull’x5 il suo portafoglio con i documenti e la cassa comune… meno male che il mio l’avevo imboscato nel camperones.
Dopo un breve consulto con Valerio e Andreas decidiamo di spostarci sul Liamone. Ci fermiamo a dormire vicino a mare nel golfo della spiga (sfiga?) e raggiumgiamo il fiume l’indomani. Il Liamone non ha acqua ma questa sebbene scarsa ? sufficiente sulla Lizola, un affluente. Ci si imbarca dopo una 15ina di minuti di discesa lungo un dissestato tratturo. All’inizio ? un calvario di pietre e incastri ma ad un certo punto si stringe nel granito e inizia un delirio di alta pendenza, il cui clou ? una goletta che in forse 50/60 m di lunghezza sviluppa un dislivello di una 30ina di m.!! La goletta si conclude con il passaggio della chiocciola, un toboga triplo avvitato con un dislivello di 15 mt. Come direbbe il Baldo “sublime”!! “un delirio liquido”. Prima della goletta per? abbiamo dovuto affrontare un trasbordone con calata in doppia, e pi? avanti ci cimenteremo ancora con passaggi al limite della navigabilit?, non per la difficolt? ma per l’incasrosit?… ma troveremo ancora anche qualche toboga e salto da urlo. Usciremo sfiancati ma soddisfatti dopo circa 5 ore di discesa. E pensare che credevo che il Codi fosse il massimo della pendenza…
Il sabato ? l’ultimo giorno utile, non vogliamo sprecarlo ma siamo stanchi e piuttosto rotti quindi optiamo per un tratto pi? tranquillo e acquoso, il Golo basso. Ci imbarchiamo solo io e Valerio xch? lo sguizzero ha un piede dolorante per una puntata del giorno prima.
In circa un ora e mezza ci spariamo a vista 6 km di fiume con belle rapide di 3? ondoso e un passaggio, l’aspiratore, di 4? + che avrebbe meritato anche una ricognizione e una sicura. Valerio sbarca all’intermedio mentre il sottoscritto si spara ancora in solitaria gli 8 km che lo separano da Ponte Leccia, incontrando ancore qualche bella rapida in goletta. Tempo di perrcorrenza 50 minuti.
A questo punto le batterie sono proprio scariche…
A ponte leccia troviamo un super U dove hanno caricato un codice sbagliato e vendono 30 cd-r sony 48x a 1.5 euro… rastrelliamo tutte le scorte e ci avviamo alla volta di Bastia.
L’ultima notte la trascorriamo alla foce del Golo, un posto bellissimo, ma purtroppo pieno di pattume…
Il viaggio di ritorno ? quasi da sbocco causa onda lunga e ritardo della nave… discoteca sul ponte con madame in sdraio unte e strabordanti e club di motard torinesi vestiti di pelle e tatuaggi… mi collasso per terra in un corridoio e poi recupero il pc e inganno l’attesa sistemando le foto.
Da segnalare ancora la mega burbata di un franzoso che all’arrivo ingrana la prima e parte con il suo mansardato senza avvedersi che non ? stato ancora alzato il soppalco per il 2? piano di auto… bella botta!! qualche migliaio di euro di danni e frizzi e lazzi dei presenti.
Alla prossima
Jos