Il lungo uicchend di canoa è iniziato per me venerdì mattina, quando ho incontrato il richivilla e remo, entrambi da cassano, per muoverci in direzione strona. Partenza con molta calma alle 10.30, richi dimentica canoa e paraspruzzi, gli fornisco la canoa e gli rendo un suo vecchio paraspraus bucatissimo… che stranamente reggerà per tutta la discesa… dopo un incredibile viaggio, speso a capire se tanfassero di più le calze del remo, le mie ascelle o i piedi di richi (questi senza rivali…) siamo arrivati in quel di omega. A prima vista lo strona sembrava avere acqua, ma non troppa. Dopo un paio di chiamate a marcello e al pantegana per capire imbarchi, sbarchi e livelli, optiamo per l’imbarco a monte del saltone e sbarco alla centrale.
Il saltone è proprio 20 metri dopo l’imbarco, ha una forma scavata nel marmo a ferro di cavallo, a sinistra un brutto tegolo ha già causato un incidente mortale. Ispezioniamo e parto. Mi sento molto sicura, e mi tornano in mente le parole del belu lette nella 2° puntata : o si fa o non si fa, non si tenta. Il salto è bellissimo poi lo valutiamo intorno ai 7/8 m, di cui metà scivolo, metà nel vuoto. I soci mi seguono poi si prosegue con belle rapide pendenti, un saltino incastroso che mi costa un eskimo e un pezzo di pollice e si arriva al ponte romano. Il Merini ha avvisato di ispezionare questa rapida, ma forse per lo scarso livello idrico, a noi sembra pulita e la passiamo tutti a sinistra. Bella. Un paio di rapide dopo incontriamo una forte pendenza. L’acqua, dopo una rapida comunque non banale, finisce diritta in un bel sifone… io e richi decidiamo per il trasbordo e poi ci piazziamo a fare sicura a remo, che dopo un attento scouting si imbarca e parte. Rimane bene a destra evitando facilmente il sifone, ma commenterà che la rapida è un 5° psicologico….. si prosegue con belle rapide, spesso da ispezionare anche per la presenza di numerosi altri sifoni, fino ad una goletta. La rapida è molto impegnativa, troppo… decidiamo di trasbordare e notiamo che per superare la goletta è stato piazzato un cavo metallico spittato alla parete, che agevola il tutto, ma rimane un trasbordo di classe 4++! Ad un saltino che sembra banale remo ispeziona e ci indica passaggio in centro. Richi canna qualcosa e va a sinista, picchiando un po’. Io decido di tenere la punta a destra e parto. Peccato che il remonti non avesse visto un sasso piatto di fronte al saltino. Con l’impostazione a destra riesco ad incravattarmi tra buco e salto, in modo esemplare. La canoa affonda, io sono sempre con la testa fuori, stappo e mi alzo in piedi,(sarà bagno???) peccato che un piede mi rimanga incastrato… per fortuna richi è pronto e mi aiuta strattonandomi e tenendomi dal salvagente… parte materiale per il fiume ma recuperiamo tutto, anche la mia canoa che si fa un bel passaggio sifonato….
Passano altre belle rapide, e sono già le 5pm… io inizio ad accusare stanchezza, poi l’avventura dell’incastro mi ha un po’ deconcentrata… decido di uscire, appena possibile. Altre 2 rapide e si vede la strada. È tardi e anche i miei soci sono stanchi, poi gli impegni, le morose ecc…. l’uscita è faticosa ma buona, remo trova subito un passaggio per il recupero e calcoliamo di aver fatto circa 2,5 km, contro i 5 da fare in tutto. Siamo comunque soddisfatti, il fiume è stato bello ed impegnativo, una pizza al volo e via a casa… anzi, diretta allo zelig, dove un bel gruppo canoistico e non mi aspetta (perché ultima dei ritardatari…) per vedere insieme un divertentissssimo spettacolo di cabaret e poi di improvvisazione. Poi….. sveglia presto, anche sabato in canoa!!!
Per sabato il programma prevede incontro ad agrate con Gaina, Pantegana e claudio (già dai nomi si capisce il gruppo….) e direzione verzasca.
Il tempo incerto ci fa “ripiegare” sul s. Bernardino, spettacolare torrente della valgrande, che io non percorro da anni… incontriamo il resto del gruppo in autogrill: roby pizza e massimo. Sappiamo che anche i pavesi sono diretti li con carlo cereda, ed infatti il violo mi chiama, ma scopriamo che l’autostrada se li è fagocitati e li restituirà solo più tardi… noi iniziamo ad andare verso la valle, speriamo di incontrarli su, ma anche una volta portate le auto allo sbarco, non li vediamo e partiamo. Nel frattempo, anche il sole ha deciso di rallegrare la nostra discesa. Il livello ci sembra subito moooolto buono.Subito saltini e rapide impegnative ci dimostrano il carattere tosto del s. Bernardino. Acqua color smeraldo ed una gola da fare invidia a quelle còrse.(purtroppo ho lasciato la macchina fotografica in macchina…,) Il rapidone sifonato lo trasbordiamo tutti, un’altra rapida molto impegnativa la farà solo claudio,ma con qualche numero… io riesco a fare un bagnetto (per gli awards questo ed altro!) chiaramente in una rapidella facile…. Mah! Il pantegana non è in grande forma, la canoa nuova non lo soddisfa… il resto del gruppo prosegue omogeneo tra ispezioni, rapide e salti. Quando il fiume si allarga anche le rapide diventano meno cattive, ma rimangono comunque impegnative e belle. Allo sbarco, dopo una bella scalinata (sbuff!) raccogliamo castagne da portare a casa come trofeo, e dopo una birra e tante chiacchere al circolo arci del paesello, tutti a casa, per fortuna presto, così posso provare a riposare. Domani è domenica, si va … in canoa!!!!
Come non detto, cerco di stedermi a letto per passare un sabato sera da vecchietta, ma finisco in un birrificio a milano a bere la mia birra doppio malto preferita(la s.ambreus)…. E dopo tre medie collasso a letto, non sento più neppure il telefono e la sveglia, che alle nove tenta di avvisarmi che è ora di ripartirte!
Domenica più tranquilla, il mio corpo decide di scioperare, ma contratto con lui e riesco a strappargli un tratto classico del sesia, addirittura da sotto balmuccia… tante le presenze, dal gruppone scuola del martesana, a totò , giovanni, luca e “lo zio”, bianca e andrea, andrea 2 (con canoa paperetta) Roberto diego da torino in grande forma e il sole! Arriviamo compatti alla trancia, quando alcuni scendono per ispezionare e bianca decide di trasbordare, è la prima discesa da due mesi per lei! La canoa la porta giù via fiume andrea… che però a metà rapida incastra la sua pagaia ty warp da qualche parte e finisce a bagno, non prima di aver rotto la pagaia stessa ( dove ho già visto una scena simile mumble mumble???!!!)
Per andrea la discesa è finita, e bianca decide di fermarsi con lui, rimanendo però a giocare un po’ sotto trancia.
Dopo la recente piena alcune rapide sembrano leggermente cambiate, ma la discesa prosegue divertente , con un bel buchetto in igloo che fa letteralmente decollare la s6 di giovanni! Uno spettacolo! All’arrivo panino gigante e caffè schifoso , poi a casa.
Peccato che le mie giornate non durino più ore, mi sarebbe piaciuto fare un giro anche al ticino …
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