Ricordate le Bangles? Un trio anni ’90, avrete canticchiato anche voi la loro famosissima “Walk like an Egyptian”.
Ecco, in versione 2006 sono tornate, per un week end su un fiume di tutto rispetto: il Nilo.
la formazione era composta da: Teresa (che era già stata in Slovenia a Pasqua lo scorso anno con Coccy&co), Susy e Coccy. Che trio!
Finalmente un fiume dove coccy non avrebbe fatto bagni
Ma non temete, abbiamo comunque cercato di partecipare lo stesso agli award: abbiamo una candidatura x burbata e una x rognaccia.
Ma andiamo x ordine: già in aereo abbiamo iniziato a fare amicizia con degli egiziani- per la precisione di Alessandria, d’Egitto- ai quali s’è cercato di estorcere un’importante informazione: saremmo riuscite a vendere Susy, bionda e con gli occhi chiari, per un buon ammontare di cammelli? bella com’è, l’egiziano ha suggerito di tentare direttamente di venderla in cambio di castelli, piuttosto!
I 2fratelli e le due sorelle di Alessandria, così, mercanteggiano, con puro spirito locale, per avere un furgoncino dove ci sarà posto anche per noi. Siamo a Giza. Arriviamo all’hotel e subito ci piazzano un autista che ci accompagnerà per due giorni. Il suo nome è Aziz, sul suo bigliettino da visita (Spettacolo!) ci sono la sfinge e le piramidi. Prima tappa, l’immancabile e inutile spettacolo delle luci, in inglese. Non si capisce granché, l’audio è pessimo, e la nostra guida (il libricino di Teresa) è di gran lunga migliore. Ma ci godiamo lo spettacolo delle luci e la vista mozzafiato.
Poi cena tipica egiziana, con antipastini fatti di salsine e simil pane cotto al forno a legna, shish kebab e verdure. Ottimo, soprattutto il prezzo.
L’indomani ci aspetta la visita che vale la vacanza: le piramidi di Cheope, Chefrem e Micerino e ovviamente lei, l’ultima delle 7 meraviglie rimaste al mondo: La Sfinge!
La sera si studia, Susy ci tiene a rileggere i pezzi dove si parla delle misure delle piramidi, quanto sono alte, i lati che differiscono disoli 4 cm, … pare che in Egitto le misure contino molto!!
Appena arrivate davanti alla piramide di Cheope, notiamo un gruppo misto di ragazzi e ragazze che fanno la foto in formazione a piramide. Susy ha una scintilla negli occhi e lancia la sfida: riusciremo a fare noi le foto più idiote del turista medio? Eccoci quindi pronte ad iniziare il “Pyramids Challenge!” Ovviamente chiediamo ai BT di votare la foto più “da turista medio”
Bacio alla sfinge, tocco la piramide con un dito.. tentativi di scalata sotto il vigile (e corruttibilissimo) sguardo delle guardie che solerti cacciavano solo i locali se tentavano di arrampicare!
C’è l’imbarazzo della scelta, il primo giorno ci siamo davvero sbizarrite!
Che fare nel pomeriggio? Non paghe delle 3 grandi piramidi e delle 6 piccole della zona (6 piramidine delle regine) decidiamo di andare a Memphis e Saqqara, a vedere, rispettivamente la statua di Ramses II (gigantesca) e l’antica piramide di Saqqara, a gradoni, + antica di quelle di Giza. E lì, per il pyramids challenge abbiamo dato il nostro meglio.
E’ tornato quel lampo lucido e folle negli occhi di Susy e, adocchiato un tempio con delle colonne mozze alla stessa altezza, è stato un attimo per lei visualizzare la foto prima ancora di dirmi di volerla fare!
Ho chiesto alla guardia con faccina innocente “posso salire su quel gradino?” e da lì, 3 metri + in alto eccoci arrampicate sulle colonne! E CLICK! spettacolo… con tanto di applausi dei turisti che nel frattempo avevano abbandonato l’ingresso del tempio x consentirci di fare una foto da autentiche statue eheheheh
Direi che come foto del mese potrebbe andare, no?
Al rientro ci rilassiamo nella SPA dell’hotel e siamo pronte per l’esperienza romantica: “cena sul Nilo by night”. Da quando siamo arrivate, è la prima volta che vediamo il fiume. Da segnalare il coinvolgimento delle Bangles alle danze del ventre. Uno spettacolo da dimenticare
Giorno nuovo vita nuova! Il terzo giorno arriviamo al Museo del Cairo. Ovviamente veniamo subito adocchiate da una guida che ci racconterà di tutto di più (che esistessero già allora edizioni di novella 2000?) della vita (breve) e della tomba di Tutankamon e dei suoi contemporanei. Statuine e statuette di ogni forma e colore, animali, uomini, mezzi e mezzi.. no… non gay. Mezzi animali e mezzi uomini!
vediamo i primi specchi, i primi pettini, gli ami, i chiodi… insomma non mi pare che su molte invenzioni ci siano stati grossi miglioramenti negli ultimi 3000 anni.
La tomba di Tutankamon, tanto per darvi qualche dato, era di 60mq, con all’interno ammucchiata roba di ogni tipo, finanche 3 sarcofaghi, di cui uno di 210 kg e di oro massiccio (!!)
Dopo il museo ci addentriamo nella parte Copta (cattolica) della città. Ci rinfreschiamo con un ottimo succo di Guava (provatelo!) e visitiamo delle chiese copte e ortodosse fino a che, nel pomeriggio, lo spirito del canoista si fa vivo e decidiamo di andare a controllare i livelli del fiume, e camminiamo attraverso cumuli di spazzatura, strade puzzolenti (l’inquinamento è pazzesco) e case che shissà per quare miracolo non crollano. Il vero Nilometro!
Passeggiata e vista del tramonto sul fiume con effetto “apocalypse now” per via dell’inquinamento.
La cena la riassumerei come “il presagio”. Desiderose di andare nel fighissimo “Mena House Hotel”, antica residenza del presidente, ci lasciamo convincere dal concierge del nostro hotel ad andare in un ristorante di sua fiducia. Lo spettacolo è bello, terrazza di fronte alle piramidi, ma il cibo fa schifo. Approdiamo al Mena House e scoliamo una bottiglia di rosso egizio x dimenticare!
L’indomani, come vuole la tradizione (candidatura a rognaccia!) la sottoscritta viene colpita dalla notissima “Maledizione di Tutankamon”. Sarà che gli ho fatto una foto quando era assolutamente proibito? Per scrupolo non la scarico sul pc.. non si sa mai..
Mattinata in visita alla Cittadella, nella parte alta della città, dove la moschea di Mohammed Alì, ricorperta dell’alabastro sottratto alla piramide di Chefrem la rende imponente e bianca.
Il pyramids contest si rifà sentire quando vediamo una catapulta con due belle palle in bella vista (coccy fa la parte del membro!) e un bel cannone (che Su si appresta a fumare).
Quindi andiamo a fare shopping turistico: un negozio di oli essenziali. Prova di qua, prova id là, segnalo burbata di Susy che si fa mettere l’olio sul gomito, posto ben noto per essere l’unico non raggiungibile dal viso e quindi impossibile da annusare )
Soddisfatte di questa burbata, nell’unica giornata completamente nuvolosa (rognaccia?) andiamo a vedere il tramonto (che non si vede x via delle nuvole) dal Mena House.
Torniamo in hotel e lo spirito di Tutankamen si impossessa di Susy, costringendola a letto proprio la sera prima di partire.
Cena di compleanno x Teresa in stile egiziano e rientro in hotel a passare con Susy gli ultimi minuti prima della partenza (il suo volo è alle 4 del mattino!). In mattinata, x noi due rimaste lì, passeggiata sui cammelli e relativo sonsueto mal di fondoschiena x i due giorni seguenti.
Comunque, era una cosa da fare. Le bangles hanno fatto il loro dovere.. ora sta ai BTourers fare il loro: votate le foto del Pyramids contest!
coccy