vi giuro che salendo quella maledetta scaletta ho pensato di rinunciare
per sempre, triste vero?
pero’ pero’ pero’… sono tre giorni che ho negli occhi immagini (visioni?) di torrente, acqua, trasbordi, buchi, eskimo, linee da seguire, sassi da evitare: e come faccio a mollare proprio adesso che inizia il bello?!?
dico solo che ieri notte, vuoi per i dolori diffusi , vuoi per i
pensieri che uno dietro l’altro si accavallavano nella mia testa, non ho
chiuso occhio
facciamo un passo indietro…
sabato 14 mi aggrego al gruppetto di duri e puri della canoa (betta,
mario, andrea e battista), che decidono di fare il sermenza e sbarcare a
vocca.
ema forse e’ meglio che t’imbarchi qui a balmuccia… uffa, penso, ti
pare che m’imbarco a balmuccia, mezz’ora di discesa ed e’ finita? no no
no, e che ci vuole, scendo anch’io coi big!
quante sono le stazioni della “via crucis”? non saprei, di sicuro la mia
croce l’ho portata fino in fondo
1) sopralluogo della rapida d’ingresso delle golette -> paura, molta paura
2) vestizione a boccioleto (credo) e imbarco
3) primissima rapida
non mi pare granche’, ma la tensione mi gioca un brutto scherzo e
finisco a bagno senza neanche opporre reazione. eskimo? ma ti pare? sono
un babbo, non un canoista!
4) salto del giancarlo
niente bagno, ma ci entro a passo di formica, immobile, minimizzando i
movimenti per non fare cazzate. sono giu’ a peso morto, con tutta la
canoa. niente bagno, ma quasi tocco il fondo!?
segue una prestazione modesta, in cui non finisco dentro grazie ai
“fantastici quattro”, prodighi di consigli e attenzioni
5) rapida d’ingresso delle golette
ok, no panic, che ci vuole, c’e’ solo un macello d’acqua ribollente giu’
la’ in fondo: il problema e’ arrivarci… e infatti m’incravatto su di
un sasso, comunque sono girato bene e la corrente mi fa scivolare via,
pero’ finisco a bagno per l’emozione. azz! ma tirare un eskimo ogni tanto?
tutto a posto, esco facile senza botte e recupero tutto tranquillamente.
nel frattempo arriva andrea con cui studiamo un po’ le linee e decidiamo
come proseguire
ma da fondo rapida l’uomo del monte ha detto no… e meno male! risalgo
a piedi, traghetto e ridiscendo sul lato destro fin quasi alla fine
mario e’ un santo, mi dice esattamente cosa fare e come farlo, mi butto
dentro nell’ultimo tratto e ne esco quasi intatto
tutto bene, il resto lo so a memoria, gia’ fatto, sono un gallo, ce la
posso fare… l’imbuto, il toboga, quell’altro coso e poi giu’ fino a
balmuccia. si’, come no?! forse con la mezza minerale dell’altra volta,
non con questo livello
6) imbuto
lo prendo bene, a sinistra, moderatamente veloce. entro in acqua, e’
fatta! no, mi rilasso e mi giro. ma perche’ niente eskimo?????
7) toboga
e chi se lo ricordava cosi? due settimane fa c’ero entrato tranquillo e
n’ero uscito altrettanto bene, ma non c’era la stessa acqua, non era niente!
siamo in fase di contemplazione (io), in fase di studio (i big) e passa
la canoa della betta (senza di lei!), panico generale, traghetto, corda,
niente da fare, e’ andata giu’
poco male, battista si lancia all’inseguimento e la raggiunge senza
difficolta’
poi e’ il turno di andrea, che per motivi a me del tutto ignoti, viene
catturato dal forte ritorno e si ferma li’, a un metro dall’uscita, non
capisco se stia giocando o che? deve praticamente quasi girarsi per
farsi sputare dal gorgo, ma ne esce a testa alta, ovviamente…
da quel momento e’ un attimo, guardo mario, io dico “vado a piedi”, lui
vorrebbe dirmi “ma sei scemo?!?” ma fa segno “ok” e la mia fine si compie
8) trasbordo
ma, AVETE MAI PROVATO A TRASBORDARE IL TOBOGA???!??!?!?!!?!? ho
trasportato quel tronco di canoa su di una pendenza di 90 gradi,
aggrappandomi a tronchi malfermi e rovi spinosi per non cadere e non far
cadere la zulu. una fatica impressionante, ercole, maciste e brad pitt
non ce l’avrebbero fatta, io si’, tutto zozzo e sanguinolento arrivo in
cima al mio monte golgota, dove ancora san mario mi aiuta a imbarcarmi e
mi rassicura. purtroppo durante l’imbarco non ho sistemato adeguatamente
un coso dentro il kayak…
9) saltino
entro da dio, tagliando come si deve, ma vengo fuori come una mozzarella
senza pagaiare e mi giro. no panic, anche l’altra volta e’ successo e ho
fatto l’eskimo. peccato che c’ho quel famoso coso in mezzo alle gambe (e
non e’ il bigolo!) che mi impedisce i movimenti… bagno! (e siamo a 4)
10) balmuccia
inutile dire che ci arrivo cotto e stracotto come un bollito misto di
quelli del pranzo di mezzogiorno a 10euro tutto compreso, un coso molle
e informe, un barbapapa’ che finge di pagaiare dentro un cifone azzurro cielo che suo malgrado deve arrivare a casa
beh, quella stessa rapida che infinita gloria mi ha dato lunedi’ di
pasquetta, si prende un po’ di rivincita e si beve me, qualche pezzo
delle mie gambe e pure la zulu
si dice che tra i sassi di balmuccia ci sia la tana di uno squalo,
giudicate voi
11) la scaletta
giuro, non la voglio piu’ rivedere, quella, mai piu’!? dopo tutta la
fatica che ho fatto per scendere, mi tocca farla a salire, canoa in
spalla, morale sotto le scarpe luride e gambe pulsanti per le botte prese
12) l’umiliazione
lo so, a voi non e’ mai successo: mi sono fatto da balmuccia a vocca di
buon passo, il cadavere sulla spalla destra (ancora dolorante) e la testa che frulla a 1000 all’ora, negli occhi le imprese dei grandi e nel cuore una tristezza senza fine
13)-14)-15)… commentate pure come volete, c’e’ anche spazio per gli
insulti
vorrei ringraziare i ragazzi per il supporto, tecnico e morale. scendere
con voi renderebbe speciale anche la roggia interrata di concorezzo
scusate se vi ho allungato la discesa di quel paio d’ore proprio la sera
della cena…
alberto, hai visto che fine ha fatto la tua zulu?
ciao
alla prossima
PS dato che ho deciso di continuare… ho bisogno di un canoa!!