All’inizio della settimana scorsa avevo ricevuto una mail da Checco Salvato che mi chiedeva se potevo liberarmi venerdì per esplorare un pezzo del Chisone alto, sopra Fenestrelle. Detto fatto coinvolgo anche Valerio e il venerdì alle 2 e mezza siamo puntuali all’appuntamento sotto il forte. L’ultima volta che avevo fatto un pezzo di Chisone con Checco era in strapiena e mi aveva bastonato, quindi constato con piacere che il livello non sembra alto.
Andando verso l’imbarco ci fermiamo a vedere dall’alto un pezzo di gola boschiva che si vede dalla strada. Si vede un salto in curva di una certa altezza e una serie di piccoli dislivelli, tronchi e rami a gogo’… mah…
Ci imbarchiamo e sul primo tratto sembra che il livello sia addirittura insufficiente, quì l’uomo ci’ ha messo lo zampino con sbarramentini, argini e colate di cemento, pietre rotte… si sbatacchia quà e là in un ambiente non certo idilliaco, una sofferenza.
Dopo circa 1 km finalmente il fiume riprende un aspetto più naturale e i passaggi si fanno più incanalati. E’ stretto, continuo con morte piccole e pieno di rami e tronchi per traverso. Non manca ogni tanto qualche bel passaggio, ma nel complesso non c’è nulla che mi entusiasmi. Il livello è bassino per essere divertente, ma per fortuna perché con più acqua la vedrei proprio dura…
Arriviamo al salto che avevamo visto dalla strada e lo trasbordiamo perché alcuni tronchi per traverso rendono molto difficile impostarlo.
La lunga rapida successiva, come al solito, vista da livello fiume rivela una pendenza molto maggiore. Cmq la affrontiamo senza troppi problemi, un paio di eskimi Valerio, uno io.
Poco più avanti succede il fattaccio: mi sbilancio dopo un saltino in una spanna d’acqua, cerco di appoggiare ma sbatto la pala sulle pietre, la mollo e cerco di spingermi con la mano sul fondo ma sono con la coperta controcorrente… cerco di passare sotto la canoa per tirere l’eskimo ma sbatacchio da tutte le parti, perdo la pala, infine stappo… (candidatura)… per fortuna il fondo e basso e recuperiamo subito tutto il materiale.
Ripartiamo e poiché si è fatto tardi Checco parte tipo gara a squadre e noi dietro…
facciamo i rimanenti due km e mezzo o giù di li a vista, lui che fa strada e noi dietro.
La difficoltà si aggira sempre sul 4°+ ma si capisce che con più acqua sarebbero cazzi.
Finalmente sbarchiamo, verso le 18.30 e naturalemente sotto la pioggia.
Checco è contento del fiume, “nervoso” dice lui.
Io lo classifico stretto, sporco e continuo… non lo inserirò di sicuro tra i miei favoriti.
Seguono foto
Jos