Quasi per caso decido di andare al raduno sul Limentra… mi organizzo con Michela , che non va in canoa da un paio d’anni, dopo aver dato una bella puntata sul Moesa ed essersi spaventata x i dolori persistenti alle ginocchia.
Così, di buona lena, sabato mattina alle 8 e 30 ci troviamo sulla tg est per andare a questo WWW raduno. Nessuna delle due era mai stata sul Limentra.. Avevo scambiato nei giorni precedenti qualche messaggio con Totò che, prontamente, arrivato sul Limentra, aveva il cell con la batteria a terra. Provvidenzialmente, appena arrivate, incrociamo il furgoncino bianco (prima o poi dovremmo dirgli che a Milano un furgoncino così lo hanno solo i cinesi) di Mr Tatanka. Davide mi salva dalla burbata (candidatura): avevo dimenticato il paraspruzzi a casa…..
Davide ci dà subito la notizia che avrebbe fatto scendere anche Serena, con una Fluid a metà tra una nave da crociera ed una banana (quest’ultima somiglianza data solo dal colore). La notizia ci rincuora, in quanto quel dettaglio “passaggio di IV” ci incuteva un minimo di brivido lungo la schiena (quello che parte da dietro alla nuca, ti fa rizzare un po’ i capelli, e ti fa montare quella gocciolina di sudorino freddo che scente lenta sulla tempia… simile a quella del momento in cui il professore al liceo guardava tutti di sottecchi cercando di beccare- carogna!- giusto quello che aveva studiato meno – mi chiedo se sia penalmente perseguibile il sadismo di alcuni insegnanti)
-perdonate la divagazione-
Torniamo al resoconto del WWW. Prima discesa, iniziamo a cambiarci sotto un sole estivo, siamo all’imbarco. Siamo in 5: Davide, Serena, Andrea (sempre Vicentino), Michela ed io. Questo sarà il gruppo di discesa. L’ordine è il seguente: Davide, Serena, io, Michela ed Andrea. Fila tutto liscio fino a quando, prima di una rapidella che curva verso destra c’è un pezzetto manovriero. Passa Davide, Serena si incravatta. Le vado addosso e mi fermo in appoggio, nell’attesa che passino gli altri due. Andrea, con la faccia di “Mr Fix-it” punta deciso verso di me. Prima ancora che iniziassi ad imprecargli contro, perché si vedeva lontano un miglio che arrivava solo a far danni, mi piomba addosso. Morale, mi ribalta in 12 centimetri d’acqua. Roba che sono ferma, con l’acqua che scorre, non posso fare l’eskimo perché sono già fuori! Sempre ferma nello stesso punto, stappo, prendo la canoa e inizio a svuotarla (Serena è sempre lì e Andrea nel frattempo si è portato a riva, spaventato dal mio sguardo alla Basilisco, pronto ad aiutarmi a rimettermi in barca. Nel frattempo Serena si disincastra. Seguono 5 minuti densi di commenti miei e di Serena che sembriamo più fare complimenti su chi delle due possa porre le proprie grinfie su Andrea, che si autogiustizia da solo poco dopo.
Infatti, eravamo quasi giunti alla passerella.
Andiamo in perlustrazione tra i rovi (la parte sicuramente più difficile di tutto il w-e), e solo dopo svariati graffi e rami pieni di spine realizziamo perché eravamo i soli ad andare in perlustrazione: era assolutamente inutile e assolutamente rischioso.
Davide nel frattempo era sceso e ci aspettava un metro prima del ponte.
Memori dell’esperienza appena passata, tutte e 3 ci rifiutiamo di seguire Andrea quando si propone di farci le linee… e menomale, visto che finisce a fare la rapida a testa in giù, per poi stappare. Pare stesse facendo la discesa durante le prove del brevetto da sub..
tutto liscio poi fino all’arrivo.
Alla sera, sorpresone della zia Sabry che a causa del brutto tempo e delle precipitazioni copiose, si muove da Campertogno alla volta del WWW.
tra gnocchi fritti e salumi, tra un bicchiere di vino e l’altro, ad animare la serata ci pensa poi una fanciulla che è lì, trascinata dai suoi amici che l’han portata per farle festeggiare l’addio al nubilato. La fanciulla colleziona dediche sulla t-shirt bianca, porgendo agli avventori un pennarello e chiedendo di scriverle sul davanti della maglietta uno dei dieci motivi x non sposarsi.
l’occasione è troppo ghiotta. Chiedo ad un suo amico se mi porta dalla futura sposa affinchè possa anche io scriverle qualcosa, sulle spalle, dandole una motivazione a convolare a giuste nozze.
E così le scrivo
“Più che 10 motivi x non sposarti, eccone 1 x farlo: scopa da Dio! L’ho provato ieri!!”
La festa prosegue con un padovano (di cui mi sfugge il nome) che fa uno spogliarello x la futura sposa, quasi riuscendo a farne fare un pezzo anche a lei. Le danze proseguono ed è ora di andare a nanna.
L’indomani all’imbarco troviamo anche Stefano il sardo, che è stato convocato dal romano Luca. Siamo tutti più sorridenti e più rilassati, molti più canoisti se ne infischiano dei due trasbordi (noi no.. anche se la tentazione di fare quel saltone è stata enorme!!!!!!!!!!!) e c’è ancora qualche bagnetto (il più natante di tutti è proprio il padovano che ha dato spettacolo la sera prima.. sarà che era ancora in vena di strip) e qualche goccia di pioggia inizia a scendere durante il tragitto, ma poi il sole torna in tempo per la pasta piccantissima che ci attende
Da segnalare il saltone fatto con la topodue, davvero spettacolare!
torniamo a Milano stenche e felici del week end, e oggi la voglia di lavorare è molto al di sotto del livello minimo di navigabilità medio del lunedì