Ebbene, dopo 1000 km, una mezza dozzina di birre, 3 discese in due giorni e N chevarcicip (o come cavolo si scrive), qualche pezzo di BT è rientrato in base. So che anche Susy s’è smazzata il viaggio in seminotturna (io son partita con Stefano il sardo e Eli verso le 20) e oggi ci scambiamo messaggi sconnessi un po’ come i nostri neuroni duramente provati dalla traversata della A23. Unico elemento positivo: al rientro il clima milanese non sembrava essere lo stesso, da girone dantesco, che ci ha accompagnati per tutto il viaggio di andata…
Una cosa simpatica del viaggio di andata: correvo al limite delle possibilità del mio peugeottino (155kmh) e avevo un’Alfa GT grigio metallizzato che sfanalava x superarmi. Avevo due opzioni: abbattere la croma davanti a me o suicidarmi sotto il tir alla mia destra (carreggiata a due corsie). Ho optato per l’opzione numero 3: restavo dov’ero. Ad un certo punto, superato il tir, mi sposto a destra e visto lo spazio continuo a manetta superando, di fatto, da destra. L’alfa GT si sposta dietro di me e mi segue. Sfanala ancora (ma che vuoi? sei cieco??? non vedi che è tutto intasato??, gli dico tra me e me continuando a canticchiare le canzomi di Eminem).. Ad un certo punto megainchiodata di tutti (le code a tratti hanno di queste chicche) e nel GT dietro di me, come fosse il pomodoro a strisce di Starsky e Hutch, vedo il giudatore che abbassa il finestrino e con la mano posa sul tetto il lampeggiante blu… e supera tutti nella corsia di emergenza.
E menomale che aveva davvero fretta sennò a quest’ora starei in gattabuia
le foto le ho messe qui x chi vuole curiosare un po’.. quando arriva il nonno facciamo un po’ il punto della situazione in quanto a burbate, rognacce (ne ho sentita una di un motociclista assente in Slovenia), bagnoni (una candidatura me la son portata a casa pure io)
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ciao
c.