Report Camargue

admin martedì, 4 settembre 2007 0


Lasciata la Slovenia,ci portiamo in direzione Provenza,una sosta notturna e
ci siamo, arriviamo in terra di provenza e, superato il Rodano, che ha
creato con le alluvioni la piana acquitrinosa della camargue,la strada che
taglia la piana ci porta al paese sul mare, Saintes Maries de la Mer. L’aria
spagnoleggiante caratterizza il trascorrere dei giorni,l’arena per la
corrida,i cavalli bianchi e i famosi tori camarguesi le danno un valore
aggiunto.Essendo in una zona protetta ci si inoltra nelle numerose sterrate
con le bici oppure a cavallo ammirando i fenicotteri rosa per nulla
spaventati dalla presenza umana. Mare bello, un pò freddino a causa del
maltempo fatto a luglio,spiagge infinite, gratuite,sole spendente, una
leggera brezza che non blocca le escursione e gite nella riserva.
Quest’area in altri periodi diventa un immenso aquitrinio, qui vengono
allevati i tori liberi e i ‘guardiani’a cavallo li guidano per tutto il
territorio per mesi.
Da ricordare che la chiesa medievale conserva le presunte reliquie di Santa
Sara venerata da gitani e zingari che a fine maggio si ritrovano per 3
giorni di festa,ed è il posto in cui due “sante Marie” approdarono creando
poi il mito.

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