Sturla – 12 Gennaio 2008

admin mercoledì, 16 gennaio 2008 0


E’ venerdi’ sera, la settimana volge al termine quando, ancora incastrato da questionacce di lavoro, ricevo la telefonata della morosa, vedetta lombarda dei siti internet vietati… “occhio che sul bt s’organizzano, chi liguria, chi trebbia, chicchiricchi” (morosa santa subito).
Il bailame delle mail, il tam tam dei messaggi e la speranza che s’accende a ogni trillo e ogni volta che e’ come la prima volta, allora fu il primo Maestro, oggi e’ Claudino; piove e i fiumi ribollono di vita canoistica, le rocce si fanno da parte, passa l’acqua, c’e’ solo acqua, tantissima acqua e io sono pronto per il solito viaggio all’inferno, ma
in fondo neppure prontissimo…
A tarda sera la decisione: Trebbia alto, perche’ anche l’inferno ha i suoi gironi…

I partecipanti: Claudino, Gabriele, Ema
Grande assente: Fabrizio – prima burbata del giorno, va al club a Cassano per prendere la canoa ma dimentica le chiavi

Il ritrovo mattutino promette itinerari gastronomici piu’ che discese avventurose, il Trebbia e’ in piena e forse anche il Taro; qualcuno dice Sturla, ma Sturla che? ma dove? ma cosa? paura da vendere a chili, partito per un Trebbia amico, mi ritrovo su Christine la macchina infernale, destinazione paradiso? forse, ma il fiume e’ l’Acheronte e io sono definitivamente dannato.

Passiamo mille volte sul Taro, eccessivo, strabordante, marronaccio, non e’ cosa percio’ si procede verso la Liguria, superando la montagna come gli antichi, che andavano alla guerra e i cui viaggi duravano mesi.
La gita in fondo procede serena, la compagnia e’ lieta e caciarona e nonostante il Taro alto attragga Gabriele, la meta si definisce diversamente: dopo telefonate a canoisti esperti e interrogazioni all’oracolo-navigatore, si va verso Borzonasca, imbarco dello Sturla.

Rapida ispezione dalla strada, non dovrebbero esserci grosse difficolta’ e una chiacchiera con dei canoisti locali ci, ok… mi tranquillizza.

Seconda burbata del giorno: dopo un autostop a tempo di record per tornare all’imbarco, Gabriele si accorge di aver lasciato il paraspruzzi in macchina eeee giu’, altri due autostop veloci.

Burbata di ema – niente corda

L’imbarco e’ un po’ fetente, scivoloso e rovoso, ovviamente ci lascio mani, gambe, brandelli di carne, occhi infilzati, sangue a fiotti, e’ splatter signori e a noi piace da morire!
Imbarco, rapide ondose, divertenti ma non difficili, solo da stare attenti, ben centrati e nervosi in canoa, appunto, all’inizio inizio prendo un sassetto semisommerso e mi giro… eskimo facile anche se non impeccabile. Impeccabili sono invece Claudino e Gabriele, altra classe, lustri e lustri di kayak estremo, fiumi marchiati a fuoco col loro nome, e’ bello scendere con persone che infondono tranquillita’.

Un artificiale rotto sulla destra richiederebbe un passaggio per me complesso, rinuncio e invece mi godo un bello svizzero dal muricciolo sulla sinistra, sotto cui si e’ formata una mortona formato famiglia.
In fondo, noi principianti ci accontentiamo di poco, di un saltino in sicurezza, di un po’ di adrenalina per un eskimo riuscito e un bagno evitato, un traghettino, una morta come si deve, la compagnia degli amici e delle onde, la vita del fiume che ci scorre a fianco mentre noi scendiamo insieme a lei, accidenti, e’ cosi’ che voglio vivere!

Il fiume non e’ difficile, scendo rilassato ma concentrato, un buchetto fa finta di tenermi ma ne esco facilmente, due pagaiate senza fatica e via… sono motivato! e che ti credi buchino di culetto?! di farmi fesso proprio oggi?

Splash, splash, arf, sasso… stomp! argh! splash e poi ancora sciuff e splash! onde onde onde, i volti illuminati in sorrisi a 1000 denti, chi perche’ ha timbrato un fiume nuovo il 12 Gennaio, chi perche’ non ci sperava piu’ di scendere, chi ha provato la pagaia nuova e anche chi
perche’ semplicemente la canoa gli da’ gioia.

Allo sbarco, Borgonovo Ligure o Prati non ho ben capito, l’ultima burbata, piove bene e giustamente si caricano le canoe dopo il cambio vestiti in una grottesca sequenza bagnati – asciutti – ribagnati… furbi!!!

Grazie 1000 a Claudio e Gabriele per la compagnia, avermi portato e fatto da guida sul fiume.

Ciao a tutti,
Ema

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