Frigido, ma con passione

admin mercoledì, 6 febbraio 2008 0


Purtroppo ancora senza le uniche 2 foto disponibili, che rimangono al sicuro nel cellulare del Pantegana…

Venerdì sera, piscina di Cassano. Al termine della serata il Pantegana è disperato: dopo una giornata con l’idrometro del Frigido fermo a 0.17 e una pioggerellina ridicola che fa solo girare le balle, il sabato canoistico sembra compromesso. Già si parla di arrampicate, sciate di ripiego, ma Remo non ne vuole sapere: canoa deve essere.

Si decide quindi per un aggiornamento mattutino, a me il compito di controllare l’idrometro alle 8:00 e di farmi ambasciatore di (si spera) notizie positive…così sabato mattina ore 7:45 mezzo rincoglionito accendo il pc speranzoso e mi trovo di fronte ad un Frigido a 0.34, che non è ne carne ne pesce…rapido giro di messaggi e si decide di partire comunque, ritrovo a Lodi ore 9:00 sperando che un po’ di pioggia diurna porti il livello al sospirato 0.40, …mal che vada finisce in trattoria!

Strada facendo la pioggia comincia a fare capolino…al passaggio sul Ceno Remo propone di cambiare programma ma per il Pante l’acqua è ancora troppo blu…il fiume è secco…tira dritto…e si prosegue…la pioggia aumenta, ma siamo ancora insicuri…e se dopo tanti km il Frigido è secco? Nel frattempo il cellulare del Pantegana sembra l’892424, messaggi a iosa che chiedono la destinazione, e che gufano: non c’è acqua sul Frigido, fate km a vuoto…ma noi si prosegue, il Pante ha un sesto senso (!?!?!?)

Finalmente Massa, la pioggia è ormai convinta, e lascia ben sperare…ancora qualche km e siamo a Canevara, ecco il ponte, ecco il fiume…parcheggio, scendiamo come cavallette dalla macchina, veloci sul ponte e…cazzo! Eh si cazzo! Il Frigido è marrone!!! Ma non scorreva sul marmo? Ma non doveva avere acqua cristallina? E invece no, è proprio marrone! Comincia a stringermisi il culo….il Pante afferma altrettanto, ma so che in realtà è contento, Remo sembra felice….l’idrometro non è di facile lettura, è uno di quelli super fighi, quindi non sappiamo che livello è, ma chi se ne frega…l’acqua c’è!

Cominciamo la risalita, con soste che mi permettono di ammirare: artificiale basso con ritorno da paura, artificiale alto con dubbi su dove passarlo, imbuto con masso davanti e ritorno da urlo…ma porc@#[@+ dove cazzarola sono finito??? Io sono un corsista/principiante d’alto corso, come Luca mi definisce a seconda dell’umore! Ma seppur cambia la nomenclatura non cambia il succo: sono uno sfigato in canoa!!!

Raggiungiamo l’imbarco, poco sopra uno scorcio spettacolare di cascate imperiose, sotto di noi una goletta spettacolare piena di acqua marrone…e il culo si stringe ancora di più! Non mi imbarco, si mi imbarco, non mi imbarco, si mi imbarco…vince l’ultima e si va…partenza subito tirata, le rapide spingono e dopo poche centinaia di metri ci scappa il primo eskimo! Azz, comincio bene!

La goletta è davvero fantastica, senza respiro, qualche passaggio lo perlustriamo…e si arriva in paese. Scendiamo a guardare lo scivolo…sti cazzi! Io decido da subito che non voglio fare la trota in quel bucone e quindi me la cammino canoa in spalla…Remo e Luca lo studiano, Remo decide di aprire…l’ultimo tratto dello scivolo lo spara come un missile a velocità supersonica, buffata da manuale, passaggio pennellato…beh, è Remo! Luca prima indeciso decide che lo fa, ed eccolo anche lui col pennello che buffa magistralmente…io applaudo, mi reimbarco e si riparte…

Luca davanti, dietro tutti quanti, ma non vedo un buco bastardo che mi manda in candela, mi ribalta e mi costringe alla prima stappata…recupero senza problemi, Remo angelo custode mi assiste, tutto ok e si riparte…ancora passaggi divertenti, poi arriviamo ad un tronco di sbieco in mezzo ad un passaggio…si passa agevolmente, ma mi lascio condizionare, curva a sinistra ma non troppo e la mia Nomad va a baciare una parete di roccia, come un vero principiante mi faccio prendere il fianco dalla corrente e sono sotto! Azz, eskimo fallito…e sono 2 stappate! Anche qui recupero easy, sempre con San Remo senza festival che mi assiste!

Si prosegue, la pioggia non ha smesso un istante, arriviamo ad un passaggio, Luca si ferma per un sopralluogo, ma io decido che è più divertente ciccare la morta e affrontare il passaggio alla cieca e all’indietro! Penso che ormai la mia carriera canoistica è finita, anzi la mia carriera in generale…ma poi riesco a girarmi, il passaggio è fattibile, arrivo in fondo e FAN CULO, mi giro per la terza volta, frullata, stappo…e la canoa all’urlo di: FINALMENTE LIBERA se ne invola verso destinazione ignota…io nuoto nella rapida stringendo amicizia con qualche sasso, niente di che, Remo mi riporta a riva e non mi resta altro da fare che tornare alla macchina facendomi circa 4Km a piedi!!! La canoa? Boh…speriamo!

Luca e Remo continuano, io arrivo alla macchina e rischio la burbata: mi cambio, scendo in paese per recuperarli, ma l’incazzatura per i bagni stupidi e l’adrenalina mi fanno lasciare la pagaia all’imbarco! Appena me ne accorgo torno a 300 km/h e la ritrovo lì che piange, la carico e torno a cercare i 2 compagni…dopo innumerevoli avanti e indietro trovo Luca dove sono uscito io, e…vedo la mia canoa salva!!! Grandi, grandi! Scoprirò poi che ci hanno messo 1 ora per recuperarla, si era infilata nella nicchia dopo l’imbuto, gran lavoro di squadra e alla fine ho ancora una canoa!

Ormai tutti sbarcati, alcune chicche:

1) Remo definisce l’imbuto un VI, e la rapida prima paragonabile alla goletta finale della Grand Eyvia (!!)

2) Quando Remo guarda un fiume e sorride felice, son cazzi!!!

3) Scopriremo che il livello all’imbarco era 0.55, e poco dopo lo sbarco 0.78!!!

Felici e soddisfatti guardiamo l’affluente, poi ce ne torniamo a casa, ci rimbalzano 2 ristoranti e ci tocca panino in Autogrill….

Che figata!!

Un grazie di cuore ai miei due angeli custodi che mi hanno dato la possibilità di fare una discesa spettacolare!!!

Fabrizio

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