Noddici a sudd!

admin martedì, 19 febbraio 2008 0


il bagaglio è già pronto, quando mi trovo con curzio venerdì a linate. caricano la valigia e gli sci senza troppe storie,(mica come con le canoe!) il viaggio non lo ricordo. ricordo solo che è stato più veloce del previsto, e quando dal finestrino ho visto la montagna, ho subito capito che era lei. una sottile striscia di sabbia separa la pista di atterraggio dell’aeroporto fontanarossa (un nome un programma!) dal mare. e di fronte l’etna. la nico e jc arrivano con un volo differente. loro non la vedono la montagna, è coperta dalle nuvole adesso. con cristine la macchina infernale ( la focus a noleggio targata 666) , dirigiamo verso zafferana etnea, dove abiamo prenotato il B&B Poggiofelice. aperitivo nel peggior bar della sicilia e poi alle camere. il posto è nuovo e molto accogliente. le camere sono calde e il proprietario gentile e disponibile, anche quando gli annunciamo di voler far colazione alle 6,30 l’indomani! ci consiglia pure un ristorante; quando arriviamo pensiamo di aver beccato, dopo il peggior bar, anche il peggior ristorante di sicilia, invece…. antipasti di verdure sublimi, bruschette, dei primi ottimi e abbondanti bagnati da un buon vino locale, per un prezzo che fa sorridere! e per assestare il tutto in pancia, il simpatico proprietario ci offre il liquore locale, estratto di lava dell’etna! una bomba rossa che sconquassa mente, stomaco e alito! pronti per una breve ronfata e la mattina si parte!

direzione nord, versante da cui abbiamo deciso di arrivare al cratere sommitale. 1600 m circa di dislivello, tempo previsto per la salita: 5 ore.
dalla strada vediamo finalmente l’etna. le bocche si spalancano siamo tutti e 4 estasiati , iniziamo a fermarci per fare foto e ammirarlo come se da un momento all’altro dovesse sparire e non avessimo altra possibilità di vederlo,
siamo al parcheggio degli impianti .nevica. ad ovest nubi nere, a est il sole. io sono scettica, ma la nico dice “iniziamo e vediamo dove arriviamo” e quindi si va. lei è il capo! me ne ricorderò ancora in due importanti momenti, della salita e della discesa. io sono solo una canoista prestata alla montagna, oggi!
il sole viene e va, pre la prima parte della salita, sembra tutto ok, se va così si continua sicuro! perdiamo curzio, che ha fatto una strada diversa seguendo dei tedeschi (mmmmm, nun se faaaaa!) , e jc torna indietro a cercarlo. la nico ed io procediamo lentamente e nel frattempo le nuvole hanno invaso tutta la montagna, non ci vediamo i piedi e il vento cancella velocemente le tracce di chi ci ha preceduto… io sono molto dubbiosa, sono la meno esperta e non so cosa si faccia in questi casi. chiedo alla nico se si “DEVE” continuare: risposta SI . occhei,mi tengo per me tre o quattro santi e madonne, testa bassa e andiamo avanti. jc ci raggiunge, il rimba ride di me perchè ho mezza faccia bianca, ma si è visto lui??? ;-) sembra un incorcio tra messner e lo yeti!
dopo un tempo che per me rimane indefinito, come anche la distanza e l’altitudine coperte nella nebbia, arriviamo sopra le nuvole. la visione del cratere è commuovente. è bellissimo è.. è… lontanissimoooooooo!!!!!!!!!
ecco curzio! finalmente ci ritroviamo! ora saliamo tutti e 4 insieme, io sempre ultima e lenta, ma il gruppo mi tira bene, la nico mi incita, forse sente che nei miei pensieri sto valutando la possibilità di fermarmi…
siamo all’osservatorio. il vento non molla, ma almeno c’è il sole. ora la cima si vede vicina e decido di proseguire ancora un pò, magari non fino su, ma almeno PIU’ su. si parte, ma il fiato è quello che è… ogni tot passi mi devo fermare a respirare. sono scoraggiata, mi sento lenta e non vedo la fine di questa salita, ma allo stesso tempo questa situazione mi carica per continuare. inizio a farmi strani discorsi mentali, guardo la cima e mi dico che non posso rinunciare ora, è una bella lotta interiore, che coinvolge ricordi, situazioni vissute, me stessa e le persone che fanno parte della mia vita. ora , raccontarla così sembra un pò ‘na robba da film di bruce willis, ma in cima, finalmente in cima, mi rendo conto che io susanna ho fatto una-mia-piccola- personale-impresa, sono orgogliosa di me! peccato solo che il vento gelido che soffia in cima ci costringa a togliere le pelli dagli sci e letterlamente scappare in giù.

se durante la salita ho avuto la sensazione di misurarmi con me stessa, ora ho quella netta di misurarmi con la natura. e qui la partita è dura! il freddo, il vento e la neve tagliano mani e viso. le gambe sono provate dalla salita e non ho uno stile proprio decente, ma scendo. curzio ha + problemi, un gelone al viso lo preoccupa. non abbiamo molta scelta, o scendiamo veloci o proviamo ad andare all’osservatorio e rimediare a questa situazione. la nico ancora decide e mi spiega. il freddo e la poca esperienza, mi fanno vedere solo la mia situazione.(sto scomodando tutti i santi che ha avanzato la nico… ) ci dobbiamo fermare all’osservatorio. una lezione ovvia, in altre condizioni. li in quel momento per come ero messa io, non completamente. l’osservatorio, comunque è chiuso, niente caldo, niente merenda. si può solo scendere. il canalone che imbocchiamo è goduria allo stato puro (chissà senza vento!)
non faccio + foto perchè non riesco a tirare fuori le mani dai guanti. la nico , sì scialpinista, ma ora anche canoista, mi indica un canalone che dobbiamo attraversare in cui il vento trasporta immense quantità di neve verso valle e mi dice : sembra un fiume”. in piena, aggiungo io….
via, ancora giù finchè ad un certo punto si vedono gli impianti. manca poco, altri canaloni e traversi e siamo in pista. le mie gambe si sentono leggerissime a curvare su quella neve ben preparata, una strana senzazione.

è 8 ore chi siamo partiti, tra salita e discesa. cioccolata calda, facce rosse e pelle tiratissima.
rientriamo al B&B, doccia , qualcuno dorme un pò, ma poi si va a mangiare! solito posto e soliti piatti ottimi e abbondanti! la notte dormo a mattonella, nulla può svegliarmi, neppure il povero curzio che invece mi dirà di aver avuto dolori tutta notte e di aver dormito poco e male… a 10 cm da me ma non ho sentito nuuuuuuuuuuuuuuullllla!

domenica turistica a catania. il vento non ha mollato e attaccare la sud ci sembra impossibile. catania è deserta, la nico si chiede dove saranno mai tutti… però è una bella città, piena di arte e storia, con un vialone che vede da una parte l’etna e dall’altra il mare! arancini e gente ospitale sono ovunque in città.
dopo aver accompagnato jc e la nico in aeroporto, con curzio facciamo i veri turisti e andiamo a taormia. posto stupendo che mi mette solo curiosità di vedere ancora di + di questa incredibile regione. passaiamo sopra l’alcantara e l’occhio canoistico valuta un discreto livello, o così pare… ;-)
rientriamo verso l’aeroporto, e qui scopriamo dove erano tutti i catanesi, cara nico! a fare la gita domenicale a taorminaaaaaa! coda! coda e ancora coda! già mi vedo vincitrice dell’award per aver perso l’aereo con conseguenze varie… quando per fortuna tutto si sblocca e raggiungiamo l’aeroporto. mentre aspetto curzio che riporta cristine666 leggo una frase di un catanese illustre, angelo d’arrigo. il nome forse non vi dice nulla, quindi vi metto il link. io ne ho tanto sentito parlare. comunque, quella frase mi colpisce perchè è ciò che ho pensato, senza riuscire a spiegarlo e spiegarmelo, sulla cima del vulcano:

spingendo quotidianamente i nostri limiti riusciamo, a piccoli passi, a superare le paure che ci vietano il possesso della nostra esistenza.

http://www.poggiofelicebeb.it/azienda.html

http://www.angelodarrigo.com/

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