Venerdì PREPARATIVI.
E’ ormai venerdì sera, tutto è pronto. Carlo rinuncia al viaggio a causa di un imprevisto. I bagagli sono ridotti all’osso, le canoe forse troppo pesanti ma il morale alle stelle, SI PARTE! Il Violo arriva a casa mia alle 23 circa con Elena e Maurizio, cambiamo auto e autista e con la Matrix ed un’altra Elena, mia sorella, arriviamo a Malpensa dove troviamo il Pante, Otto e Fabrizio accucciati come randagi sulle panche al Terminal. Poi arrivano Simona e Stefano, infine Angelo accompagnato dall’autista personale, sborone d’un industrialotto! All’apertura del check-in siamo i primi della fila, imbarchiamo tutto senza alcun problema, otteniamo pure l’imbarco omaggio per il fascione di pagaie, evvai! Il volo è tranquillo, tutti compressi fra i sedili scomodissimi scattiamo foto e chiacchieriamo un po’ con tutti.
Sabato OURIKA.
Il Violo si caga! Terra africana! Giusto il tempo per la dogana e recuperiamo agilmente tutti i bagagli. Fuori troviamo la minchione del car rent ad attenderci insieme al fantastico Amid, il nostro giovane autista. Abbiamo uno splendido Transit da 12 posti ed una cacchina di Dacia senza barre portatutto! La minchiona si scusa ma aveva capito male……..Agili carichiamo il furgone, cioè Angelo ed il Violo guardano mentre carichiamo il furgone. La prima tappa è il fiume Ourika, a soli 75Km dall’aeroporto nella città di Setti Fatma. L’arrivo è uno shock. Il paese è piccolissimo e invaso da venditori di collanine che ci assalgono per racimolare qualche euro, tutti vorrebbero qualcosa, noi solo andare in fiume. In un misto di sbigottimento, pena e tanta voglia di pagaiare siamo finalmente in fiume. Il torrente è carino e mette subito alla prova l’ingenier Fabrizio che si spara un paio di bagnoni in scioltezza. Anche Maurizio ci delizia con una rodeo session in un buco senza conseguenze tragiche! Siamo accompagnati per tutto il tratto da bambini incuriositi e Simona che ci filma dal furgone. In un paio d’ore siamo allo sbarco di un fiume divertente e mai severo. Involontariamente riesco a fregare un marocchino, “fregandogli” una gran bella collana pattuita per 10e. Sfortunatamente non riusciamo a far coincidere gli sbarchi ed il pover uomo che mi aspettava allo sbarco è rimasto all’asciutto, abbiamo preso un’altra strada…Ci toccano 300Km di strada per arrivare almeno a Ourzuzate per farci le gole del Dades l’indomani. Trasferimento pesante di 6 ore. L’albergo ha dato via le camere ma l’agile Amid recupera un nuovo albergo di terza, cena col tipico Tagji…buono…!
Domenica DADES.
Altri 200Km per arrivare all’imbarco in una vallata splendida, il paesaggio mozzafiato. Ci imbarchiamo per il tratto alto, Simona ci aspetta insieme ad Amid per il tratto basso. Trasbordiamo i 10km di piattone col furgone e all’imbarco del tratto basso Maurizio preferisce il pranzo al fiume, pavese…Anche la seconda gola è bella, Simona ci delizia con un bel bagnone con conseguente perdita di pagaia, evvai! Recuperiamo cavallo ed amazzone ma della pagaia non c’è traccia. Interviene il Pante che si mette a dragare il fondo del fiume e dopo aver estratto un copertone trova la pagaia! Mitttico! Riprendiamo il fiume fino allo sbarco. Cotti carichiamo il furgone, cioè Angelo ed il Violo guardano mentre carichiamo il furgone. Non c’è tempo da perdere, dobbiamo spararci altre 7 ore di furgone per raggiungere Midlet, zona Sebou.
Lunedì SEBOU.
Il mattino dopo il gruppo si divide, la descrizione del fiume di Marcello fa selezione. Così Stefano, Simona, Maurizio e Fabrizio optano per la visita della splendida cittadina di Fes, mentre Angelo, GG, Otto, Violo ed il Pante si dirigono verso il severo Sebou, 25Km di III-IV sifonato e ingolatissimo. All’imbarco Angelo manifesta chiari sintomi di cagarella, quindi molla il colpo. C’imbarchiamo solo in 4, il fiume è fantastico, i sifoni ci accompagnano un po’ per tutto il percorso ma senza problemi il gruppo procede alla grande, fra candeloni, eskimi e scivoloni in acqua. E’ veramente lungo e duro, in 6 ore scarse siamo fuori, cotti ma felici. Agili carichiamo il furgone, cioè Angelo ed il Violo guardano mentre carichiamo il furgone. Ritroviamo per strada l’auto coi turisti e raggiungiamo Mirt dove passiamo la notte in un agriturismo veramente agri, non c’è un cazzo, pannelli solari e boiler marocchino, cioè a carbone! Ceniamo alla grande col solito Taji…buono…!
Martedi OUM ER BIA.
In un’oretta siamo alle sorgenti del Oum Er Bia, un luogo fantastico! Visita alla cascata, poi alle sorgenti nella grotta, lungo le capanne e trattiamo per un pranzo merendoso a base ovviamente di Taji…Il paese è veramente povero, qui preferirebbero un paio di scarpe nuove o una maglietta al posto degli euro. Finalmente ci si imbarca nel fiume delle sorgenti salate, un percorso decisamente spettacolare! La compagnia è allegra, il fiume sul III, trasbordiamo un pericoloso tegolo e Angelo ci delizia con un bel bagno! Esce dalla canoa, scivola e viene immortalato mentre nuota attaccato al pozzetto. Dopo il recupero agili carichiamo il furgone, cioè Angelo ed il Violo guardano mentre carichiamo il furgone e finalmente si mangia! Spettacolare, pranzo proprio sulla rapida delle capanne, magnifico! E’ ora di ripartire, direzione il fantomatico Said. Stefano e Simona ci lasciano per rientrare in Italia. La strada è veramente lunga, arriviamo di notte alla fine di 35Km di sterrato. Fortunatamente ci offrono la cena, ovviamente taji…..
Mercoledì AHANESAL.
Ci si sveglia sul tardi, il Violo comincia a lamentarsi del posto…manca l’acua calda, la luce, fa schifo…..Viene cazziato da tutti, coda fra le gambe si rifugia nell’angolino. Contrattiamo per le Jeep per raggiungere l’imbarco e nel frattempo Maurizio s’improvvisa barbiere e fa la barba al GG. Arriva una sola jeep, PACCO! Scopriamo poi che la strada per l’imbarco è buona e quindi partiamo col nostro fido Amid. Il fiume è divertente, le gole carine. Il Violo apre l’unica rapida e si ferma davanti ad un passaggione, da le indicazioni ed il Pante si schianta! Schiena dolorante. Fortunatamente Maurizio gli mette le mani addosso e lo mette nelle condizioni di ripartire. Il solito pavese…Povero Violo, viene sempre cazziato…Il torrente è lungo e semplice, direi un III con una bella rapida di IV e mai cattivo. Arriviamo al rifugio dove ci aspetta l’agnello. Ce lo fanno vedere ancora vivo, poi Amid lo sgozza, gli leva la pelle gonfiandolo come una zampogna e poi lo macellano, fanno a pezzi e tritano per la grgliata. Una cena maestosa, degna del re del regno di Marocco, spettacolo! La sera ovviamente collassa pesantissima! Il Pante si lamenta per la schiena e rope i coioni a tutti!
Giovedì MELLOUL.
L’indomani è un altro 26Km di fiume, lungo e paesante. Maurizio fa ingoiare al Pante un bomba che lo rimette in piedi, pronto per il fiumone. E’ si, finalemte di fiumone si parla! Volume esagerato, rapidoni di IV di volume, buconi e acqua violenta. Fabrizio ci lascia le penne e si spara un megabagnone! Recuperiamo tutto e proseguiamo alla grande. Figatona! Dopo 6 ore arriviamo finalemte al famoso lago col minestrone, fortunatamente lo troviamo pulito e limpido, uno spettacolo verde smeraldo! Dopo una mezz’oretta di attesa, arriva puntualissima la chiatta per farci fare i 10Km di lago che ci separano dallo sbarco. Mitica chiatta a gas! Amid ci saluta da lontano, poi agili carichiamo il furgone, cioè Angelo ed il Violo guardano mentre carichiamo il furgone. Ripartiamo in direzione Ozoud, sapendo già che il fiume sarà definitivamente interdetto alle canoe. Pazienza, dicono non essere un gran che di torrente! Lo spettacolo delle cascate è invece impressionante! Passiamo la notte in un albergo a 5 stelle e 12 pulci, per cena spiedini di pollo, wow!!! Poi collassa….
Venerdì salta il LAKDAR.
E’ si, l’organizzazione Pante salta, sbaglia la valle del Lakdar, il gruppo è ormai cotto e non insistiamo più di tanto, pazienza, abbiamo già fatto i torrenti più belli, 6 fiumi in 7 giorni, nessuno credeva ad un tale successo! Decidiamo allora di andare a Marrakech per spararci un Hammam, in vista dell’imbarco de giorno dopo, giusto per ritornare in mezzo alla gente. Il bagno è uno spettacolo, una bella sgrappata e siamo tutti profumati e lindi come zoccole d’alto borgo. La serata in città ci attende! Usciamo prima di cena per completare gli ultimi acquisti per i famigliari, si contratta, si ride, si scherza e finalmente si mangia in piazza, in mezzo ad un caos inimmaginabile! Grida, musiche, schiamazzi, odori di spezie, di cibo, di piedi e di munnezza, odori decisamente impregnanti. E’ veramente un gran bazar!
Sabato ITALIA.
Passiamo l’ultima notte nel solito albergo signorile e all’alba ritroviamo con sorpresa il fido Amid per raggiungere l’aeroporto. Saluti e abbracci, siamo in mezzo alla strada a far su le canoe nel cellophane. All’imbarco ci fanno storie per le due barche lasciateci da Simona e Stefano, poi agilmente riusciamo a far caricare tutto, che culo! Viaggio scomodissimo e arrivo a Milano, il solito Violo che si caga in aereo e i visi sorridenti dei vari famigliari all’aeroporto. La vacanza è finita…PAS DE PROBLEM