Marocco

admin lunedì, 7 aprile 2008 0


In attesa delle foto…

22-30 Marzo 2008.
CCN, CFM, CCAsola e Cani Sciolti in Marocco, sulle orme del Brianza Tour.
Visto che il giro è stato copiato in tutto e per tutto al precedente giro
del BT (comprese le cicogne, le scimmette pipparuole e le scoregge), vengono
riportate solo le caratteristiche dei nuovi, diversi partecipanti. ;-)

Carletto: sempre sorridente e serafico, con un “fffrrrrrr” per ogni momento.
(“fffrrrrr!” è il suono del serpente a sonagli, che il buon Carletto ha
imitato ogni 20 minuti, che si fosse a tavola, in acqua o a cagare dietro
un fico d’india!!) Il fatto che orari e distanze siano cannati alla grande
(se sono previse 6 ore di trasferimento, in realtà sono 9; se è previsto
l’arrivo in albergo alle 19.30, in realtà ci si arriva minimo a mezzanotte,
e via così), il solo fatto di poter dormire qualche ora “di fila”, senza
erede che lo sveglia, lo rende riposato e pacifico. Beato lui.

Daniela: partita dicendo “odio gli arabi” e tornata con tanta nostalgia da
riempire il lago di Garda, è l’unica che ha imparato davvero qualcosa su
vita, usi e costumi marocchini: dopo 9 giorni di chiacchiere e
indottrinamenti da parte di Mohamed (l’autista 60enne) è molto difficile che
si converta, ma scommetto il fegato che presto tornerà nel deserto, con
fidanzato Philo al seguito! ;-)

Duilio: l’Inossidabile. A parte qualche verso gutturale dal suono simile a
“mi fa male la gamba-ahia-la-schiena-mi siedo qui”, in 9 giorni le sue
corde vocali hanno emesso principalmente questo ordine perentorio: “TOTO’,
VAFFANCULO UN KM PIU’ IN LA’, CAZZO!!!!”.
Scorpione DOC! ;-)

Ilaria: una paresi facciale, contratta alla partenza, l’ha costretta ad
avere il sorriso stampato in faccia per 9 giorni consecutivi, anche dopo le
solite 9 ore di trasferimento, anche dopo 6 ore di fiume, anche dopo tutta
una nottata in bianco. Poverina. ;-)

Ale: sempre il primo a dare una mano, a caricare e scaricare canoe, a dare
indicazioni, a cambiare discorso quando era necessario farlo. Un vero
signore, come sempre.

Totò: le sue scoregge hanno cambiato il microclima dell’Atlante, e la
totale assenza di “c” e “t” nel suo linguaggio è attualmente al vaglio
dell’Accademia della Crusca. (in fiume: “Nigolé, bassa di ggguà ghe dddi là
gi sda un bugo!” Al ristorante: “se guesti ammerigani non gi lasciano il
davolo, gi mollo una sgorreggia ghe li faggio sgappare tutti, de lo digo
io!” In aereoporto: “eh, no, la mia ganoa sembra leggera ma ppesa, gazzo se
ppesa!”) ;-)

Paolo: il lato oscuro della “leadership”. Ogni tanto spariva per correre o
per farsi il fiume in solitaria, per poi ricomparire e urlare cose tipo
“siamo in ritardo!” o “c’è chi lavora e chi non fa un cazzo”… cosucce
così, da vero leader.

Piero: Dopo che l’Ourika l’ha mandato a bagno ciulandogli la pagaia (poi
ritrovata, con standing ovation di tutta la valle) non è più stato lo
stesso. Per dimenticare, ne ha fatta una delle sue, ed è finito
all’ospedale, con 4 punti sulle corna.

JC: Incredibile!! In 9 giorni, lo si è visto “alterato” ben due volte!!!
(chi lo conosce, sa che è un dato assolutamente fuori scala!) Il Marocco e i
gruppi poco elastici non lo rivedranno più, ed è un vero peccato, perchè
tutti imparerebbero un sacco dalla reciproca convivenza.

Nico: gli unici momenti in cui la si è vista sorridere sono stati quelli in
cui dava barrette energetiche e pane raffermo ai cani randagi.
Per il resto, avvicinarsi a lei era rischioso tanto quanto avventurarsi nei
corridoi della centrale di Chernobyl. In pratica, un micro reattore a
bestemmia nucleare ambulante. Senza speranza.
Da segnalare anche due bagnetti che l’hanno rinfrescata, ma non
disinnescata: il primo, su insidiosissimo II (sbarco Oum er rbia.
Simil-raschiera le strappa la pagaia, lei tenta di tenerla, si sbilancia e
op! Grattuggia di Nico al tavolo 15!); il secondo in un gran bel bucazzo ,
visto all’ultimo momento e affrontato a bigolo troppo molle. Ben le sta.

Marocco: canyon di rocce rosse che non hanno nulla da invidiare all’Arizona,
distese verdissime, simil-Toscana, laghi con acqua cristallina; dromedari,
cani – tanti cani, scimmiettine, cicogne, gufi, serpenti e gatti orbi;
miriadi di bambini, donne, asini, muli e cavalli stracarichi di mercanzia
(si, tutti animali da soma, in ordine di importanza); campi da calcio nel
bel mezzo del deserto e/o su prati scoscesi (che Benni sia venuto in Marocco
x ispirarsi alla famosa Pallastrada?) ; casette di fango con tetto in
lamiera e villone da mille e una notte; giardini lussureggianti in mezzo al
deserto e miseria nera malcagata in centro città.
Fascino e contraddizioni di una terra meravigliosa che mi rivedrà presto.

;-)
nico

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