Trebbia Gorreto -Ottone Sabato

Marco Pecchio lunedì, 21 aprile 2008 0


Sabato mattina ci troviamo a Pavia io, Speck, Greg per andare in Trebbia. Il tratto prescelto è il classico Gorreto-Ottone, che visti il livelli promette bene. In realtà lo Speck doveva andare con l’altro gruppo diretto in Liguria, ma i nomi strani dei torrenti, l’indefinita meta ed il gruppo di macinatori di fiumi lo distolgono dall’idea iniziale, per portarlo con noi vecchietti (con tutto rispetto per Greg). Le gole del Trebbia e l’Aveto sono strapieni, mentre il nostro tratto è a 70: buono. All’imbarco ci raggiungono Luigi di Milano e Giuliano + un altro gruppetto di tre ragazzi, da cui ci separeremo durante la discesa, per restare in cinque.
La discesa è bella, divertente, ci si ferma spesso a giocare; Greg e Luigi, in particolare, con le loro barche se la giocano alla grande, mentre io e Speck cerchiamo di buttare dentro le onde ed i buchi i nostri ciffoni con scarsi risultati. Anzi, lo Speck in una delle sue performace in play ci piazza un bagnone: alè.
Tutto fila liscio in un clima di rilassamento con continue entrate in morta dietro massi, uscite in corrente, cazzate a go go ecc. Arriviamo all’ultima rapida prima dello sbarco dove c’è il noto bucone, che con questo livello è un bel bucone. Il mio rilassamento e la mia deconcentrazione mi sono fatali. Sottovaluto il passaggio, perchè l’ho già fatto altre volte e conosco la linea, sono troppo sicuro ed entro molle. Il buco, che non ho evitato completamente, mi becca la coda e mi ribalta; eskimo 1 fallito; aspetto, becco una craniata su un masso e finisco nel buco dietro dove mi incasino e stappo: bagno (GG, segna il primo di una lunga serie stagione 2008). MI recupara magistralmente lo Speck: barca e uomo.Che mito. Si sbarca, ci si cambia in compagnia di un vento freddo, sosta per caffè e saluti. Tutti a casa dopo una bella giornata di sole, acqua, bella compagnia ed una lezione per me:se prendi per il culo il fiume, il fiume ti fa il culo.

b. il pugile

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