Sabato gruppo soft alla ricerca di qualche torrente nuovo, direzione zona
lago d’Orta, il programma prevede tripletta, l’idea è di scendere Erno,
Pescone o Fiumetta e serale su Agogna, il gruppo ad Agrate è composto olre
al sottoscritto, dal Pante, Dulio (il nonno)e Fabrizio (l’Ing.), su lposto
ci raggiunge Paolo (CCN), il livello dei torrenti però si presenta non
ideale, una telefonata ad Alberto ci rassicura sulla discesa, non sarà
perfetta ma almno si fa, si tentenna, ma ci imbarchiamo sull’Erno.
Il torrente è stretto e i numerosi alberi caduti ci fanno aprire bene gli
occhi, una esse con tronco insidioso alla fine ci carica, qualche trasbordo
ed arriviamo alla goletta, un salto artificiale aperto dal Pante in forma, è
l’ingresso, segue una difficile ed ostica zeta (salto con tegolo frontale
difficile da tagliare) che trasbordiamo, reimbarco e facciamo i due saltini
sucessivi, dopo 400 metri trasbordo di un artifiale non fattibile per i
tronchi, arriviamo all’ultimo passaggio un imbuto che quasi castica Fabrizio
che prende un bella puntata. Allo sbarco mi arriva un sms da Alberto che
dice che il Pescone non è fattibile, anche loro sono sull’Erno. Paolo ci
lascia per problemi culinari a casa, ci dirigiamo sull’Agogna (il Pante deve
steccare), andiamo a vedere l’imbarco e qui mi cago addosso per una lungha
biscia a lato del sentiero, allora accetto l’idea di imbarcarmi sul Rio
Ondella, circa 500 metri prima di arrivare alla confluenza (forse c’è anche
un imbarco più alto ma serve più acqua), 45 minuti e la Agogna è fatta, ora
il Pante in costume ma sembra in mutande si spara un triplo autostop per
recuperare l’auto, io e Dulio mentre aspettiamo tiriamo fuori dalla canoa i
vestiti asciutti, Fabrizio rimane bagnato (questa si che è esperienza
decennale). Sosta al bar dove Fabrizio mangia come una cavalletta (non gli
abbiamo fatto fare neanche colazione).
Va be, che dire, i livelli non erano di certo l’ideale ma è stata una bella
giornata canoistica.
Alla prox Carletto