DEVERO VERSIONE DI SCWHARTZ
Rientrato da roma in aereo con la mia nuova ferrari dopo ore di deliranti risate con Max e Nanni al negozio di GZ sono indeciso se andare sull’Inn o cosa fare quando Gabrio mi manda un sms “Devero domani?”…….non so resistere gli dico di si e a mezzanotte e mezza sto facendo l’assetto alla barca nel box…..sono bollito.
Ci troviamo Io e Gabrio sabato mattina a Mesero dove incontriamo Susanna e violo pronti per andare sul Soana,; noi però non abbiamo dubbi, vogliamo andare a fare la perla dell’estate.
Troviamo lo sbarco del tratto dei salti, appena prima della forra bestiale, il livello sembra buono evvai!!!!!
Alla centralina ci cambiamo e vediamo la rapida a metà del tratto…..si è vero non è proprio una passeggiata, c’è tanta acqua!!!!!
Il livello è alto, saranno venti metri cubi, ancora più altro delle foto impressionati di Daniele e Marco che l’hanno già sceso.
Risalendo vediamo i salti, veramente dei mostri di acqua che precipitano uno dentro l’altro!!!!!
Ho i capelli dritti e le chiappe strette, ma mi sento in giornata.
Mi consulto con Gabrio: GABRIO DICE CHE PER LUI E’ TROPPO, è fermo da un mese e non si sente di riprendere così.
Decido che scenderò da solo, Gabrio mi farà le sicure con una corda, sempre meglio che niente.
Assaggio l’acqua della parte prima della prima cascata,:è potentissima, fare le linee è difficile, è un vero fiume di volume con delle cascate, veramente XXXX!!!!
Arrivo alla prima cascata e giù come un missile volo fuori dal ritorno e mi fermo, pennellata….
Prendo il secondo salto da destra a sinistra, buffo sulla soglia e sono fuori in un attimo, sono veramente in giornata.
Gabrio si imbarca sotto, facciamo un passaggione dove io faccio il sommergibile per cinque secondi, poi attacchiamo il rapitone della centrale, 300 metri senza tregua di un passaggio dentro l’altro, e in pochi minuti di libidine siamo allo sbarco.
Veramente strepitoso!!!! Guardiamo l’altimetro: 120 metri di dislivello in un km e mezzo, impressionate.
Siamo elettrizzati, decidiamo di andare sul tratto sopra che sembra più semplice di questo.
Dopo attenta ricognizione ci imbarchiamo a valle del primo impraticabile. Il fiume è un mostro, non c’è una morta, non c’è un sasso fuori, buchi onde e velocità supersonica.
Nuotare non è una opzione valida, noi andiamo senza problemi ma forse è veramente troppo.
Facciamo 500 metri elettrizzanti, prendiamo una micromorta in rapida e andiamo a vedere sotto.
Il fiume strmazza in una rapida franata, dobbiamo uscire non c’è possibilità di farla.
Trasbordiamo nei rovi e ci reimbarchiamo.
Da qui un km di rapida ci porta al secondo ponte dove decidiamo di uscire….decisamente troppo pericoloso, sotto poi c’è la goletta col salto che si rivelerà mostruosamente impraticabile.
Siamo elettrizzati e disidratati, andiamo a farci un panino e ad ammirare le marmitta dietro la chiesa del paese, un salto di 15 metri che entra in una forra. Daniele e Marco l’anno guardata a lungo per farla. Tecnicamente sarebbe fattibile, se solo sotto ci fosse una spiaggia tropicale con delle belle ragazze al posto di una forra oscura!!!
Rientriamo siamo elettrizzati, abbiamo sceso una perla di rara bellezza ma veramente al limite.
Purtroppo sicure e foto non vanno troppo d’accordo e così mi ritrovo con delle foto in cui non ci sono ma pazienza, l’emozione è stata super anche se forse abbiamo osato un po’ troppo!!!!!!!
Però il devero è ancora li e magari con un po’ meno di acqua sarà un po’ più abbordabile.
Grandi Marco e Daniele che lo hanno segnalato (e aperto forse?), grandissimo Gabrio che mi ha assistito dalla riva J (ma sarà così??)
Paolo Schwartz