Sull’onda del river trip americano e sull’entusiasmo generato in famiglia questo WE assieme a Mattia abbiamo preso il K2 da mare con l’intenzione di percorrere le 5 Terre.
Verificato il meteo e le condizioni del mare abbiamo preso il largo sabato verso mezzogiorno dalla spiaggia di Levanto e con un inizio un po ventoso abbiamo preso il largo.
I primi chilometri appena lasciato Levanto erano alquanto affollati da derive e barche varie, poi siamo entrati nella zona “off limits” di Punta Mesco (dove sinceramente non ho capito se eravamo autorizzati o meno all’ingresso) e li abbiamo pagaiato totalmente isolati per alti 2 km. Il primo paese che abbiamo raggiunto è Monterosso. Siamo sbarcati sulla spiaggia del paese, nemmeno troppo affollata per essere un sabato e abbandonata la canoa abbiamo visitato il borgo e consumato un pranzo con una pizza al taglio.
Dopodiché siamo partiti alquanto spediti costeggiando il più possibile siamo arrivati a Vernazza, da segnalare poco prima una bella grotta marina visitata in canoa. Siamo entrati nel porticciolo di Corniglia e ci siamo sgranchiti un po le gambe nella spiaggetta ma la voglia di pagaiare c’era ancora e abbiamo continuato per Manarola che non ha spiagge e quindi l’attracco della canoa è stato un po più complicato. L’abbiamo ancorata nel porticciolo vicino alle altre barche. Giretto per il borgo, ma nulla ha stuzzicato la nostra fantasia per la cena e visto che erano ancora le 17,30 abbiamo deciso per un ulteriore “sforzo” e siamo andai a Riomaggiore, ultimo paese delle Cinqueterre. Qui abbiamo acquistato la nostra cena e ci siamo re-imbarcati alla ricerca di un posto adatto per dormire.
Cosa non particolarmente facile in quanto il campeggio libero nel parco è vietato quindi è necessario essere un po nascosti e perlomeno lontani dalle spiagge cittadine. Abbiamo passato l’altra area protetta di Capo Montenero e tra gli scogli a ridosso della massicciata della ferrovia abbiamo trovato un posto adatto per dormire. Abbiamo tirato su la canoa, montato il campo e consumato la nostra cena. Nel frattempo è arrivato il buio e le zanzare ma l’autan ci ha salvato. Ogni tanto sopra di noi si sentivano i treni nella sovrastante galleria. Il buio e la stanchezza della giornata di sole hanno fatto il resto e ci siamo sparati una dormita fino alle 6,30, poi colazione a base di biscotti e alle 7,30 eravamo già in canoa alla volta di Portovenere che abbiamo tranquillamente raggiunto poco prima delle 10. Li abbiamo legato la canoa, preso un bus per La Spezia, e subito dopo un treno per Levanto, dove abbiamo recuperato l’auto. Sosta pranzo a Volastra sulla via del ritorno e alle 16 eravamo a casa, prima del rientro generale