Grande sabato con Pezza Joe (il gommone ufficiale del gommone rappezzato del CCN) in Valsesia. La mia esperienza di conduttore raft si sta ampliando a nuovi percorsi fluviali, ma soprattutto, si è arricchita del mio primo, clamoroso, flip con bagnone di gruppo!
La giornata è iniziata all’insegna del pacco:
partecipanti teorici: Caprile family, 3 miei amici non canoisti (Eleonora, Alessio ed Enzo), Redy e consorte, La Nico, Daniela e Philo. Chiaramente si prospettava l’ipotesi di un doppio giro in raft.
Superstiti dopo la sagra del pacco: Caprile family + 3 amici
Non nascondo che ero abbastanza teso, visto che era la prima volta che affrontavo le gole in raft. Mi sono studiato bene la tecnica di trasbordo dell’imbuto mentre lo facevano le guide delle società commerciali, e per il resto contavo sulla mia conoscenza canoistica delle gole. Ma, come avrei imparato, in raft è tutta un’altra cosa.
FASE 1: il gonfiaggio.
Ero effettivamente stato ammonito che Pezza Joe sta cominciando a perdere aria da tutte le pezze. Ed in effetti quando abbiamo finito di gonfiare l’ultimo elemento, il primo era già sgonfio. Cominciamo bene!
Ovviamente non ci siamo lasciati scoraggiare da così poco. Leghiamo la pompa al fondo del raft e ce la portiamo dietro.
FASE 2: l’imbuto.
Dopo gli esercizi preparatori nel laghetto del ponte romano, faccio sbarcare i miei compagni e porto giù il raft da solo per l’imbuto, secondo la tecnica osservata dei conduttori “veri”. Riesco a farlo bene ed acquisto un po’ più di fiducia nelle mie capacità.
La discesa prosegue tranquilla e divertente nel primo tratto delle gole. Ci fermiamo a fare tuffi da una roccia alta 5/6 metri, e quando osservo terrorizzato dall’alto il baratro in cui devo saltare mi chiedo come fanno gli appassionati di torrentismo a tuffarsi da 12/15 metri. Cmq mi faccio coraggio e vado, mica posso fare la figura di rinunciare io che sono la guida del gruppo!
FASE 3: l’impraticabile.
Trasbordiamo l’impraticabile dietro ad un gruppo di hydrospeed. Mentre iniziamo ad issare il raft, la guida hydrospeed gentilmente mi spiega la tecnica che usano loro coi raft, accompagnandoli al “guinzaglio” con la corda fino all’ultima morta, e risparmiandosi così tanta fatica.
Grazie a quel sant’uomo l’operazione si semplifica e tutto fila liscio. Ci reimbarchiamo ed inforchiamo il passaggio successivo sulla dx per evitare il sasso nicchiato che c’è a sinistra. Tutto va per il meglio, mi sento già una “vera guida”, sorpassiamo festosi il gruppo di hydrospeed e 100 metri dopo di incravattiamo su un sasso bloccando l’intero fiume. Ci voglio 10 minuti buone di manovre e spostamenti di pesi a destra, sinistra, davanti, dietro prima di sbloccarci, mentre la guida hydrospeed ci osserva con mento appoggiato al palmo della mano ed una faccia sorniona e vagamente divertita.
FASE 4: il salto del Simone.
Dopo la cravatta ci fermiamo a gonfiare Pezza Joe, e lasciamo così passare gli hydropeed, evitando in questo modo di arrecargli ulteriore disturbo (mossa saggia). Manca ora solo l’ultimo passaggio impegnativo: il salto del Simone.
La Dani l’aveva fatto 2 settimane prima sulla dx, flippando un raft pieno di clienti paganti. Pertanto lo affronto tutto a sx. E’ un attimo, non mi accorgo neppure di cosa stia succedendo. Un attimo prima eravamo sul fronte del salto, l’istante successivo mi ritrovo sott’acqua. Riemergo e mi rendo che PJ è flippato e tutti e 7 stiamo nuotandocome tanti bei paperini. Raggiungiamo riva e ripartiamo per completare la discesa. Mi spiegherà poi il gambero che va effettuato a centro-sx, e che è meglio comandare “tutti dentro”. Buono a sapersi, per la prossima volta.
Allo sbarco ci confrontiamo con gli altri equipaggi: loro tutti in tinta, con caschetti e salvagenti dello stesso colore e raft nuovi di pacca, noi tutti variopinti con gommone pieno di pezze e mezzo sgonfio. Si vede proprio che siamo una compagnia di rafting low cost!
FASE 5: la grigliata.
Chiudiamo la giornata in bellezza con bagno (senza muta!) al laghetto del ponte romano e grigliata in riva al fiume. Mentre le salsicce cuociono spandendo il profumino delizioso sul fiume, un gruppo di hydrospeed lo “nasa” dal fiume e si avvicina famelico a riva. Per fortuna le salsicce erano abbondanti, e riusciamo ad offrirne un pezzetto a tutti.
Gran bella giornata. Ovviamente agli amici non canoisti ho detto che la flippata era voluta, apposta per aumentare il divertimento.
Ciao a tutti,
Ste