Niente conti alla rovescia,posti marziani,fiumi chilometrici o scogliere
altissime,si parte per Punta Ala all’omonimo campeggio.Trovato il posto
sotto una stupenda pineta secolare che contorna la chilometrica spiaggia di
sabbia,ci guardiamo in giro mà il mare ha onde piccole e l’isola d’Elba di
fronte crea una bariera naturale per le mareggiate;per ora la canoa rimane
sul tetto.Dura vita da spiaggia,con federica a scavare buche,castelli di
sabbia,e il bagno in mare con l’inmancabile granchio gonfiabile.L’occhio
scruta sempre l’orrizonte,mare piatto.
Giusto per mantenere le braccia calde,prendo la canao e mi avventuro in mare
e visito la vicina cala Civette,poco affollata e raggiungibile da
pochi,molto bella.
L’incredibile si avvera,a ferragosto invece di gavettoni e scherzi in pochi
minuti il cielo si fà nero e un vento da bufera si scatena e fa volare il
chiosco di legno grande come una casa posto in spiaggia dentro la pineta;il
mare si ingrossa,anche il mio sorriso e tutti corrono a sistemare le loro
cose che volano,io a prendere la canoa.Il mare è bello rabbioso, sono solo
il vento soffia dal mare;mi butto nella mischia.Il placido mare è diventato
un luna park di onde e riccioloni e tutto per mè.Il mare salato in pochi
attimi lava via la ruggine alta 2 cm e vi inmagino tutti li a surfare fra le
onde.Non ho pauara.
Federica,vede la scena e prova l’ebrezza del surf con le onde di risacca,uno
sballo,Laura da riva mi urla di tutto;anche lei si è fatta un baby surf.
Stanco vado in riva e le sorprese non sono finite,al largo si vede una
sagoma molto grossa che velocemente guadagna la costa e arriva sino alla
spiaggia.
Una balena morta di 15 metri spiaggia,un aliscafo la centrata e ormai morta
è arrivata sino a lì.La puzza è palpabile il corpo una cosa gelatinosa
bianca.
La festa di onde si ripete solo un altro giorno,dopo di che calma piatta.
Sul ritorno giretto in Garfagnana,a sentire un pò di aria di montagna ,per
poi tornare a casa.