Racconto grecia mito

admin venerdì, 10 aprile 2009 0


Grigio era il cielo quel mattino. Un grigio diffuso , senza nuvole distinte .
Un triste manto che circondava ogni cosa , ponendosi a cappello di quella nera gola che si intravedeva all’orizzonte.
A sottolineare la futilità dell’impresa.
L’inutilità delle gesta.
Fu così, con il cuore pesante , la tensione palpitante nell’aria , che le canoe si mossero quasi all’unisono verso la prima pagaiata , la prima gola , la prima sfida .
Perché l’oracolo aveva parlato chiaro. Solitamente enigmatica , la pizia era per una volta stata chiara. Il dubbio e’ rimasto che a contribuire al vaticinio sia stata la gran quantità di alcool con il quale i postulanti si sono presentati. Ed invero la pizia era parsa un poco brilla. Ma all’umano non dato indagare sui misteri degli dei , e se anche un dio ha parlato per voce un poco impastata così doveva essere ed io mortale non discuto.
“ Se davvero volete innalzare il vostro spirito , e diventare canoisti migliori , andate , conquistate 6 fiumi in 5 giorni , in terre lontane , là dove nascono i miti , le leggende , dove la fantasia corre veloce ad insegnare con il sogno come diventare più bravi nella realtà , solo così potrete purificare il vostro cuore e avvicinarvi al gallo d’oro , strumento divino di magia e potere e ottenere infine cio’ che volete ”
Il gruppo , dei postulanti , per la maggiore appartenenti al CanoaClubNovara ( da cui CCNnauti ) era cosi’ composto :
Paolo (CCN) , il primo ad aprire , deciso e determinato
Alessandro (… beh non posso mica commentarmi , no ? )
Ilaria (CCN-KTT) , il sorriso , la tenacia , l’equilibrio sull’acqua
Luigi (CCN), l’impulsivo sorridente , sempre pronto per i compagni
Sandro (CCN), l’eleganza in canoa e grande cantastorie con la chitarra
Danilo (CCN ) , tranquillo , ha sempre la barzelletta pronta , anche nelle situazioni critiche
Toto’ (CCN), tutto fare, sempre pronto sia ad approvvigionare cibo per il gruppo che a buttarsi per i fiumi
Duillio (CFM) , il grande coraggioso “vecchio saggio”
Clauidino (CFM), il giovane , grande scoperta
La terra che così chiaramente la pizia aveva indicato non poteva essere altra che la Grecia.
Fu così che i nostri eroi si trovarono, determinati , quella grigia mattina davanti alla loro prima sfida.
Lucius ed Alfios , 2 fiumi , il primo affluente del secondo , 12 km per iniziare decisi nel primo giorno .
Subito ci si accorse che l’oracolo era stato più infimo di quanto era sembrato : l’acqua era tanta e onde e flutti erano violenti e forti.
Ma freschi , nella prima giornata , nulla li poteva fermare.
Ed ecco Sandro ritrovare l’eleganza della sua pagaiata nella prima rapida affrontata con decisione a sinistra e Luigi aprire passando sulla cresta di un onda di 2 mt. la rapida piu’ impegnativa con bello slalom tra traditori buchi.
E alla via così , ci si ritrovò allo sbarco , senza grandi danni e molti rilassati sorrisi.
Per provare alcuni brividi in più , i Ccnnauti , decisero poi di bivaccare in un parcheggio a lato strada , quasi a bersaglio di un folle autista.
Pare che sia antica tradizione rischiare la sorte mentre si dorme in tenda … ma le abitudini degli eroi , come quelle degli dei non sono in discussione.
Ma , si sa , in Grecia agli dei piace giocare con vizi e virtù degli umani ed un dio un poco biricchino giocò loro un bel “tiro mancino” .
L’idrometro della seconda sfida , sull’Erymanthos , segnava una normale quota 80.
Agli occhi l’acqua sembrava tanta … ma non si addice ai CCNnauti essere timorosi !
E la voglia di scendere spesso annebbia gli occhi della ragione.
Solo alcuni giorni dopo , parlando con canoisti greci , scoprimmo che l’idrometro e’ del tutto INAFFIDABILE , l’acqua , oppure il dio birichino , ha cambiato il suo corso … ed il livello reale nella nostra discesa era intorno a 150 …
Ma la discesa dell’Erymanthos rimarrà a lungo nei sogni , e qualche volta negli incubi , dei CCNnauti !
Rapide continue di IV / IV + lungo tutti i 16 km .
E poi un abisso di circa 300 mt. , goletta di V non trasbordabile , non visibile , non assicurabile …
La tensione , prima di partire , la gioia all’uscita , quali emozioni !
Purtroppo un bagno ha funestato la discesa : il grande Duillio , al secondo passaggio in gola ha visto la sua canoa imbizzarrita e non c’è stato verso di raddrizzare la cavalcatura.
Ma il coraggio non e’ mancato e con spirito intrepido affrontò la gola nuotando contro la pressione dell’acqua , battuto , ma non sconfitto.
A sua difesa , la stanchezza per il lunghissimo trasbordo di una rapida , appena prima della gola , improponibile con quel livello : 400 mt. continui , con una successione confusa di agglomerati rocciosi , pendenza , buchi esagerati , e soprattutto uno , alla fine , pronto a completare l’opera di chi si azzardava ad affrontare la rapida.
Ma anche questa sfida alla fine era superata e , alla visione di una casetta bianca , indice dell’arrivo imminente, le urla di gioia del gruppo le sentirono a distanza !
E come si addice al termine di una giornata memorabile , il fuoco fu acceso , il campo eretto , e si aprì un memorabile banchetto al quale non mancò di rendere omaggio il grande cantastorie Sandro.
E cosi’ siamo alla 4° sfida : Ladonas .
In realtà , il dio birichino , ci ha giocati anche in questo caso un brutto scherzo , e quello che doveva essere un divertente e semplice fiume era … troppo semplice , ma mortale.
Alberi di traverso e rami su un fiume senza morte , rendevano palpitante ogni svolta del fiume.
Sfida portata a termine , ma sinceramente con poco entusiasmo.
E senza perdere e tempo e tanto cincischiare , ci portammo subito al successivo imbarco : Fidakia
Una perla navigabile grazie all’abbondante acqua di questo inverno.
Una goletta di 4 km di IV (qualcosa di IV+ ) e altri 8 km a degradare per entrare infine nell’Evinos.
Acqua verde smeraldo , golette selvagge e inaccessibili , verdissime , magnifiche.
Passaggi tecnici , precisi , stimolanti sorrisi e gioia.
Percorso netto , con gran soddisfazione , per tutti … e per gli steccatori , un fiume , inaspettato in più : l’Evinos appunto
Unica vittima la fida cavalcatura di Alessandro che cede al contatto con qualche malefico sasso e si apre sotto la pancia costringendolo poi ad usare la canoa di riserva.
Lungo , lunghissimo trasferimento e logistica del recupero per la successiva , ed ultima sfida : Krikkellopotamos
E’ innegabile , le difficoltà iniziano prima di metter le canoe in acqua : il recupero e’ di circa 3 ore.
Arriviamo con il buio all’imbarco .
L’acqua non si vede , ma si sente forte … e iniziano i dubbi sul livello.
Ma si poteva forse rinunciare alla perla più bella ? Risposta scontata ed il mattino , il gruppo infreddolito da un fastidioso vento ( quasi a voler ancora impedire il completamento dell’opera ) , era pronto a percorrere gli ultimi 20 km di pura leggenda.
Perche’ il Krikello non e’ descrivibile a parole , e’ di una bellezza fuori schema : e’ da fare senza altro dire.
Fuori dal mondo e dal tempo , definizione appropriata quella di Jurassic Park
Ringrazio infine il dio dell’acqua , che anche in questo caso ci ha regalato un gran livello , e al piacere degli occhi e dell’anima , si e’ aggiunto il piacere del canoista : connubio idilliaco.
Molte le rapide di IV , ed un paio anche di più , per un fiume che non ha mai mollato , dall’inizio alla fine sempre su treni di onde.
Purtroppo il grande Duillio , ancora stanco e malconcio dal bagno sull’Erymanthos , e’ entrato un po’ molle su un buco che l’ha tradito : bagnone e brutto colpo alla costola .
La fine della discesa e’ per lui una tortura , ma l’orgoglio e carattere non mancano .
E ci siamo : 6 fiumi ( anzi 7 ) scesi , cuori purificati ( … mah ? ) missione compiuta … ci aspetta solo il Gallo d’Oro !
Riusciremo infine a conquistarlo ?
…eheeh eh questo lo saprete solo a presentazione del video completo !

Un grazie soprattutto alla bellissima compagnia : settimana da incorniciare !
Ciao
ale

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