Isarco…….. a tutto volume

admin lunedì, 7 settembre 2009 0


SINTESI PER GLI AFFACENDATI:
- Torrenti percorsi: Isarco a 150 m3 (così dicono gli strumenti il giorno dopo)
- Torrenti non percorsi, Rienza (in primis) e tutti gli altri!
- Partecipanti (in senso orario nela foto di gruppo): Io, Roberta, Otto, Heini, Daniela, Marco, Max, Arnaldo, Egidio, Norbert, Corrado e sicuramente avrò sbagliato a scrivere i nomi in tedesco o ad associarli alle facce ;-o
- Daniela è diventata una “fognetta”: consuma cibo come un’idrovora … ma purtroppo continua a non bere!!!
- Roberta passa da ospite a sequestrata senza preavviso per 24 ore!
- Acqua? Anche troppa ma ci è andata di gran c..o (scusate i puntini, ma altrimenti gli spammer e i mail filtering ci bloccano le comunicazioni :-( )
- Neve? Anche quella … in lato Adige ci sono state le prime spruzzate sopra i 2000 m. ;-)
- La mia velocità di spostamento da un punto A ad un punto B è sicuramente maggiore di quella dell’amministratrice di CKFiumi (anche perdendosi e passando per eventuali punti C, D, E, …).
- Triangolazione eseguita: Milano – Cremona – Trento – Bressanone – Campo di Trens – Fortezza – Campo Tures – Trento Cremona – Milano (più varie ed eventuali alla ricerca di percorsi navigabili) … totale 950 km circa in 24 ore (quasi il mio record personale)
- In alto Adige le Birrerie hanno tecnologie estremamente innovative: la bocca della verità in birreria è stata sostituita da un rapidissimo e velocissimo strumento di essicazione delle mani!
- La sfiga: pestato merdone appena prima dell’imbarco, non me ne accorgo e lo spalmo sul puntapiedi … alla prima apertura del paraspruzzi vengo colto da visioni e quasi svengo!!!

MOMENTO DEL MARKETING (Avviso ai Naviganti):
Per chi l’ha visto e per chi non c’era “Report e foto” a breve su www.brianzatour.org

L’APPROFONDIMENTO PER GLI EROI DEL WEB (ovvero i fancazzisti ;-) )
Tutto nasce per caso (come al solito).

Giovedì: sento Daniela che, pur sembrando più confusa di me sulla destinazione, riesce in poche ore a creare una rete di contatti fluviali che a Facebook gli fà una pippa!!!
Dopo aver bocciato Sesia, Soca, Inn e vari fossi si decide per una partenza venerdì sera con destinazione Rienza (Norbert dice “l’acqua non manca!”) e con possibile pernottamento in zona Trento-Bolzano o su di lì. Alla “gita” parteciperà un po’ di tutto: trentini, altoatesini, io, Daniela e forse i vicentini (Laura, Daniele, …) con cui sono in contatto quasi continuo.

Venerdì: quasi decisi a partire nel tardo pomeriggio, Daniela prende contatto con Roberta che ci ospiterà a casa sua vicino a Trento per la notte … poverina, non ha idea di cosa si stia tirando in casa!!!
Dato che la Roby non sarebbe stata in casa prima dell’una del mattino, si decide di far slittare alle 21.30 la partenza (Dani dice che per arrivare da casa sua a Trento ci vogliono 3 ore) … esco da Milano alle 20.30, convinto di essere a Cremona al massimo per le 21.30: cucco subito l’intera tangenziale est bloccata ed un incidente dopo il casello; non contento decido di rincarare la dose con la burbata serale ed eseguo una “variazione di percorso “al buio”. Ovviamente mi perdo al volo e comincio a vagare per le campagne e le rotonde intorno a Maleo arrivando a Cremona alle 22 passate … NO Problem! ;-)

… arrivati a Brescia lo svincolo per l’A4 è chiuso e su tutte le montagne si presenta un fronte nuvoloso agghiacciante. Se si aggiunge che appena prima di uscire di casa il telegiornale citava “Straripamenti, frane, strade bloccate, ecc. in Alto Adige Friuli” non si poteva dire che la meta prescelta fosse proprio azzeccata … qualche tentennamento sulla destinazione viene però subito sedato pensando che al limite il luogo pullula di birrerie ed enoteche!!!” … PERFETTO! :-o )
L’A22 come al solito è costellata di lavori e le deviazioni di corsia sembrano la pista di atterraggio di “Incontri ravvicinati del terzo tipo”: una serie infinita di lucette blu fluorescenti ci teletrasporta a destinazione in brevissimo tempo.

Sabato (ore 24.02):
Arriviamo a Trento in forte anticipo e decidiamo per una seconda cena (abbiamo un ora di attesa affinché la Roby esca dal castello dove si trova e ci venga a prelevare, ma soprattutto io ho in auto Daniela che richiede cibo da quando siamo partiti): un risotto al Teroldego, accompagnato da un ottimo calice dell’omonimo vino, e un altro con speck rosmarino ci rinfrancano (stranamente Daniela non lo accompagna con la classica lemonsoda ;-D e si getta sull’acqua).

All’arrivo di Roberta siamo in alto mare, ma da lì a breve ci schioderemo per accamparci in casa sua dove, a sua insaputa, sta iniziando il sequestro dell’ospite!

È mattina: carichiamo tutto e ci dirigiamo in Val Pusteria per l’appuntamento sul Rienza. Le notizie diffuse da chi è già in valle(sull’Aurino) e la nostra visione d’insieme durante l’ascesa (Adige, Isarco, …) ci dicono che o siamo entrati nella fabbrica del cioccolato oppure ci stiamo cacciando nei guai (ovvero in enoteca/birreria dove i nostri conti saranno in breve azzerati di pari passo con le nostre facoltà mentali).

Dall’Aurino ci arriva notizia che il tratto di gara è stata spostato a valle … indovinate il perché ;-D. Arrivati all’imbarco del Rienza la cioccolata tracima dalla diga (e dire tracima è un eufemismo) creando spettacolari giochi d’acqua e di luce, mentre l’idrometro sopra la diga segna 140 … in genere si fa fra 5 e 15!!! Molliamo il colpo.
Io armato di atlante, spingo per qualche fosso (che ne so: il classico affluente di un affluente di un affluente …), ma i locals ci portano a vedere l’Isarco che pare avere un livello più che accettabile.

È fatta: se Isarco deve essere Isarco sia!
Durante il percorso scopro con sorpresa che, nonostante l’assenza di cartelli, sull’Isarco ci deve essere il “divieto di sosta e arresto”: ci spariamo una cavalcata di 15 km da campo di Trens a Fortezza senza quasi fermarci. Si eseguono due sole micro-soste prima delle due briglie ed una prima del tratto “più spesso”!!!

Allo sbarco un km scarso di strada ci divide dalla classica fabbrica artigianale di birra dove ci scappa il tipico “spuntino” tirolese (gröstl, wurstel, knodel, schlutzkrapfen, ….) e ottima birra (manco a dirlo) ci fanno chiudere la giornata in bellezza e ripartire.

Opsss, ripartire, … ho detto la parola sbagliata: io e Daniela decidiamo che prima di rientrare a Milano dobbiamo assolutamente passare sull’Aurino per vederne lo stato e per salutare i vicentini: Roberta viene suo malgrado sequestrata e dovrà attendere ancora un po’ prima di rientrare a Trento. La libereremo solo dopo qualche ora quando, vedendolo ormai barcollante, decideremo di ripartire con destinazione Milano (via Cremona)

Anche questa è fatta … Bona lì!

Giorgio (JC)

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