Non potevo proprio mancare quest’anno, in qualità di spettatore naturalmente, all’ADIDAS SICK LINE “THE EXTREME KAYAK WORLD CHAMPIONSHIP”.
L’affascinante evento, che si disputa da alcuni anni in terra d’Austria nella valle dell’ Otz, richiama molti, anche se non tutti, i migliori esponenti mondiali del kayak estremo rappresentanti quest’anno di ben 21 nazioni.
Otzaler Ache, tratto Wellerbrucke sono nomi che a sentirli vengono i brividi alla schiena, ma ancor di più vedendo dal vero questo tratto, denominato anche l’ Eiger North Wall del kayak e costituito da una rapida di 280 metri di lunghezza con una pendenza media del 10%.
La competizione prevede una scrematura dei concorrenti con due manche di qualificazione il venerdì pomeriggio sul tratto subito a valle di Wellerbrucke con arrivo al ponte in legno di Otz per una lunghezza di 500 metri e difficoltà dal II al III grado WW.
Gli oltre 100 concorrenti iscritti si sono dati battaglia a colpi di pagaia e solamente 48 di loro hanno avuto accesso alla fase finale sul temibile tratto.
Tra questi anche 6 dei nostri portacolori quali Marco Guidi, Filippo Brunetti, Enrico Lazzarotto, Daniel Mairgrinter, Michele Ramazza e Thomas Waldner.
La formula di gara diventa a mio parere discutibile e particolare per i quarti di finale e semifinale, dove i 48 concorrenti, in base al tempo effettuato in qualifica, vengono accoppiati a due a due, il primo con il 48° e così via e competono in un testa a testa in cui prevale il tempo migliore.
Per esempio nei quarti Marco Guidi giunto 23° in qualifica si è trovato accoppiato allo sloveno Andraz Krpic (terzo classificato nella gara 2009 del Vanoi) giunto 26° ed Enrico Lazzarotto giunto 15° con lo slovacco Peter Csonka 34°.
Chi dei due effettuava il miglior tempo accedeva alla semifinale e con le stesse modalità poi in finale.
Sfortunati in semifinale Brunetti e Lazzarotto, il primo battuto per pochissimo dal neozelandese Sam Sutton e il secondo che ha dovuto chiudere il paraspruzzi apertosi in rapida.
Tra i 12 finalisti più tre ripescaggi, per un totale di 15 concorrenti c’erano i tricolori Ramazza, Waldner, Mairgrinter, e solo la Germania poteva vantare come noi tre atleti finalisti.
C’erano quindi buone aspettative e ottime speranze per i nostri colori, visti anche i tempi fatti segnare in semifinale.
Purtroppo però rimaniamo un po’ lontano dal podio, con il 9° posto di Ramazza, il 14° di Mairgrinter ed il 15° di Waldner, autore di uno sfortunato rovesciamento con successivo eskimo mai avvenuto nelle precedenti manche e prove.
Il podio è costituito dal tedesco Alexander Grimm (campione del mondo anche di k1 slalom solo qualche settimana prima), il neozelandese Mike Dawson e l’altro tedesco Jacobus Stenglein.
Ottima l’organizzazione con diretta televisiva in Austria, Svizzera e differita in Germania oltre a diretta su freecaster.tv, anche se lo spazio per il folto pubblico accorso era molto sacrificato tra agenti della security, recinzioni, terrazza VIP e vegetazione non potata.
Video a questo link:
http://freecaster.tv/kayak/1009273/adidas-sickline-2009-presented-by-tirol-replay