Ieri bella giornata stile “FamilyKayak” per alcuni arditi (arditissimi) del TrezzoKayakCanoaClubCapriate, con discesa dell’Adda da Olginate a Villa d’Adda e consueto banchetto finale, ma andiamo con ordine
Il programmato sabato canoistico con il Comandante March (Marcello Lecchi) e Stefano Caprari era per me tramontato prima ancora di sorgere per impegni di lavoro, con il Comandante rimandiamo al sabato successivo fidando nell’imminente perturbazione (Stefano tieniti pronto e schiaccia quel c…o di pulsante!)
Sabato pomeriggio arriva la chiamata del Papi (Luca) per scampagnata cano-gastronomica, Cortez family si aggrega ben volentieri e parte il tam-tam per allargare il gruppo
E venne domenica, all’appuntamento siamo in 7 pagaianti + mogli figli (nati e nascituri) cane (Jana Lecchi), imbarco a Olginate a metà mattina, salutiamo le famigliole che si spareranno una bella passeggiata lungo Adda e via
Dopo il ponte di Calolzio e l’unica rapidina-ina-ina (I+) dell’intero tratto, il tour leader Marco Mattiazzo ci propone di passare per le paludi, e qui comincia l’ardimento.
In corrispondenza di un’ansa del fiume, si apre fra i giunchi e gli alberi della riva sx un canaletto largo un paio di metri, l’imbocco è vigilato da una coppia di cigni che ci cedono il passo tranquilli..
Da qui in poi è uno zig-zag continuo fra canneti e ogni altro vegetale immaginabile, il passaggio si stringe ancor più e la canoa ci passa appena, le pagaie non riescono ad immergersi e si appoggiano su un letto di alghe che occupa tutto il canale in larghezza e profondità, la sensazione di isolamento è totale, spesso non riesci a vedere nemmeno la canoa che ti precede … due sensazioni si scontrano: il disagio canoistico e lo stupore naturalistico, il secondo prevarrà nettamente sul primo, ça va sans dire!
Da segnalare:
- all’imbocco del canale l’acqua è talmente bassa che servirebbe una vanga invece che la pagaia, fortunatamente davanti c’è il Papi che con qualche colpetto dei suoi draga il tutto e apre la via agli altri
- una tartarugona che fa capolino e una panteganona ben oltre il mezzo metro che usa la canoa del Papi come trampolino … nessuno dei due pare essersi scomposto più di tanto
Quasi per magia usciamo dalla palude e l’Adda ci riaccoglie, completiamo la discesa raggiungendo le nostre famiglie per l’abbuffata a base di pesce di ogni sorta … ci sarà stato anche quello di palude ma chissenefrega
Foto by March
Cortez