Isarco e Rienza-doppietta altoatesina

admin martedì, 12 ottobre 2010 0


SINTESI (PER TUTTI)
- Alto Adige in giornata, 2 fiumi e tante anime perse nella natura
- chi c’era? Io, La nico, Norbert, Marco, Marco, Andrea, Andrea, Leo(nard), Alan, Robin
- chi non c’era? almeno 15 interpellati via sms (pentitevi!) ;-)
- km? Neanche tanti … circa 700 + extra (quelli ve li dice La Nico) ;-)
- Le ore? ancora meno … circa 17 …
- In soldoni … che vuoi che sia
- Birra? il giusto!
- Vino? il giusto
- Speck, dolcetti, pane nero e tanto altro … si, il giusto ;-)

EXTENDED VERSION

Signori ci risiamo: è venerdì ed un tam-tam dal nord-est tuona Rienza, poi Isarco, poi Rienza + Isarco!!! E come si fa a dire di no? ;-)

Dopo n sms e alcune telefonate ne deduco che andrò per i fatti miei: infatti molti saranno in Moesa, altrettanti al mercato, alcuni a casa, e qualcuno chissà.
La Nico e Robin invece sono in partenza per il Soca (che ho lasciato là con le sue splendide acqua neanche una settimana fa) dove hanno appuntamento con il Fon-Caramella … io ci penso, ci ripenso … e decido: se sono andato sul Lao in un week-end perché non farsi un Alto Adige in giornata?
Dopo tutto non sono neanche 1000 km per 2 fiumi e quindi, se proprio si vuole parlare di medie, sono meno di 500 km a fiume … ;-) ) e la pamina insegna: sotto i 1000 km si fa tranquillamente! he-he!!!

Ore 22 … sto preparando la roba e … mi arriva un sms tipo “Cappuccetto rosso che ha perso la nonna”: “… Alla fine eravamo solo in 2 … posso venire anche io in Rienza?” … e vaaaaaiiiiiiiiiii: io ho trovato la compagnia e lei invece (la solita Nico) senza pensarci si è agganciata al solito pazzo nomade forse non ricordando più come sarebbe finita!
La risposta è immediata e l’intesa perfetta: alle 6.30 sono da te con già tutto caricato … tu scende, noi va, i fiumi sono diventati 2 e si fanno per forza! ;-o

Ore 9, in perfetto orario ci si trova con i trentini (2 Andrea, 2 marchi e Robin) ed è subito caos: mentre tutti si agitano per partire velocemente io e Robin attacchiamo a chiaccherare mol-to len-ta-men-te … e sì, perchè Robin di cognome fa “Scott” e vuole che gli si parli solo in italiano per impararlo … Grande Robin, lo “slow fooder della lingua italiana”!!!

E’ un dato di fatto che da lì a poco ci vengono a prelevare …
Il secondo puntello è in zona Bressanone dove abbiamo appuntamento con Norbert, Alan e Leo: a quasto punto il gruppo è al completo e la giornata parte alla grande.

Il piano prevede: colazione – Isarco – Pranzo – Rienza – Merenda – shopping enogastronomico – partenza … extra!

Per chhi non lo sapesse l’Isarco è un fiumazzo di scorrimento che alterna alcune rapide di volume a tratti tranquilli … ma arrivati all’imbarco l’Isarco non c’è!
O meglio, c’è, ma è 100 m. più in là e per raggiungerlo si procede al famosissimo “imbarco del tubo” (imbarco svizzero da 2 tubi di traverso a 2 metri di altezza sopra un canale che poi si getta nel fiume … all’apparenza è funambolico, ma si rivela invece una vera chicca!!!)
La discesa è meravigliosa (peccato per una diga di recente costruzione che si è portata una bellissima rapida di almeno 300 m.).
Arrivati quasi al lago (sotto la stazione di fortezza) troviamo il mitico “stra-caz-zo” (versione sporca dello stramazzo) che si spara solo Robin … poi le ultime due rapide e si è al lago.

Chi ha tempo non perda tempo: ci aspetta birra e panino per poi buttarci nella perla della giornata: la Rienza.

Era solo un anno fa quando, in concomitanza con la gara sull’Aurino, la mia prima Rienza era sfumata grazie ad un livello pari a 130-150 (oggettivamente un pò troppina) Ed era stato quel livello, insieme a norbert, che ci aveva portato su un Isarco bello carico (http://www.brianzatour.org/engine.php?page=report_detail&IDReport=09_JC_ISARCO). Ora invece l’idrometro segna 15 e le sue acque appaiono trasparenti e “apparentemente” tranquille …

Il simpatico torrentello ci riserverà invece delle gran sorprese: è un misto fra Alpin (x pendenza), Mastallone (x verde valle e fondo sassuto) e Verzasca (x passaggi “ciechi” da percorrere di morta in morta) … una vera perla!!!
Un unico consiglio, anzi due:

1) ad un certo punto c’è un bel V-one composto da rapida di ingresso, laghetto, salto di circa 3 metri in curva, “Esse ribollente” e salto finale, il tutto con un facile trasbordo che, se sottovalutato, vi farà un “cu-lo-co-me-u-na-ca-pan-na” grazie ai sassi viscidi che vi troverete passando per ultimi … e, col senno di poi, forse la prossima volta eviterò la doppia culata e accompagnerò Robin giù per il V!!! ;-) ))

2) dopo un po’ c’è una tranquilla rapidella che sulla destra si spara in un controroccia (al centro invece c’è un bello spuntone) … ecco, pare che le rocce della parte siano denominate “spaccacanoa” perche le tagliano il polietilene come se fosse burro!!! Perciò, o vi portate il pancarré e iniziate a spalmare oppure stateci all’occhio!

All sbarco (che ovviamente non ho memorizzato altrimenti la prossima volta come faccio a perdermi?) il posto e da folgorazione: si arriva alle macchine a ridosso di una fattoria che è indescrivibile … guardate le foto e capirete!

Signori che dire … una giornata spaziale. ;-) )

Ah, dimenticavo: ANCORA AUGURI A NORBERT che o compiva gli anni … o doveva compierli? … o li aveva appena compiuti? Mah, l’importante è che, oltre a sopportarci in fiume è anche stato costretto a pagarci da bere!!!

EXTRA:
… pare (qualcuno lo ipotizza) che la strada del ritorno sia molto più lunga di quella dell’andata, ma non è vero … è che la disegnano così e, se a un certo punto incontraste il Po, beh, … allora forse starete tornando a casa per la via più breve, ma il divertimento sarà assicurato e soprattutto il vostro equipaggio comincerà a spegnersi len-ta-men-te ;-) )

Alla prox.

Giorgio (JC)

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