Era da qualche tempo che durante le risalite girava l’idea di fare in giretto in MTB. Premessa, so bene che per super professionisti dei pedali tipo il Pante e il Favo il giro descritto non e’ neache l’antipasto di una loro uscita ma per l’armata brancaleone presente il giretto si e ben presto traformato in un piattone.
Il gruppozzo si forma Como Sud ed e cosi composto: Nonno, Gange, Sabri, Andreino e Jonni che ci raggiunge a Brunate. Iniziamo subito con un bel contrattempo ancora prima di partire, il cancello di Andreino ( dicasi cancello una mtb bella stagionata) ha il filetto del mozzo della ruota anteriore leggermente spanato e la ruota non si chiude piu!!! Nooo cazzulinaaaa…… prova a io che provi tu, fai cosi fai cosa, alla fine abbiamo smontato una ranella dalla macchina della Sabri risolvento il tutto. Grandi!!! Finalmente siamo pronti e si parte. La strada sale, il sole fa capolino tra le nubi, i colori dei boschi sono incantevoli, cosi come la vista sul lago la sotto. Jonni raggiunge il gruppo e tutti insieme appassionatamente ci infiliamo in un sentiero, perla indiscussa del giro, un bosco di faggi da favola. Bellissimo, direi fiabesco…… figata pazzesca, posto incantevole. Da li un mega discesone ci fa strapiombare di 6 o 7 metri di dislivello, in questa fase sono protagonisti indiscussi gli avambracci del Gange, essendo anche lui cancello munito, e’ costretto a fare una tale forza sulle leve dei freni che gli avambracci diventano roventi!!!! Fantastico vederlo con i freni tirati a manetta che non si ferma e scendeeeeeee…..he he he he …. Frase storica appena il Gange si ricongiunge al gruppo e’ quella di Andreino “ …ma sento odore di bruciato!” ..ha ha ha ha …..non siamo riusciti a capire se erano i freni o gli avambracci del Gange. In fondo alla discesa sorpresone!!!! Ancora lui, il re dalla rognaccia maledetta della giornata, Andreino buca l’anteriore!!! Nooooooo… va bhe…. riapriamo……
A quel punto il Gange, saggio rientra su asfalto dal lungo lago, metre gli altri pensano bene di fare lo sterrato perdendosi alla ricerca di un sentirero inesistente. Poi danno retta a un locals e si fanno 3 o 400 mt di dislivello in salita su un scalinata. Una roba da chiodi, triandosi su la bici. Grande Sabri che e’ sopravissuta. Ormai era tardino, le forze cominciavano a entrare in riserva ma il sentiero ci compare e’ inaspettatamente bello, divertente e tecnico. Brunate e’ vicino e le nostre menti pensano di essere arrivati. In realta siamo un po sotto al paese, gli sguardi sulla mappa sono veloci e fugaci e sentenziano “pochi tornanti e siamo alla macchina” ….cazzulina in realta la salitona alla macchina era ben piu lunga del previsto svuotando tutte le energie. Mentre Jonni e Anderino salivano leggiadri il Nonno ha sputato sangue…. non e’ sceso dalla bici solo per una prova di orgoglio. He he he he ….per la serie barcollo ma non mollo….
Bellissimo giro, bellissima esperienza, sicuramente da rifare!!!
Dove andiamo la prox volta…. Mottarone?