Un duro Venerdi

admin martedì, 14 dicembre 2010 0


Eh…. il venerdì è sempre una giornata difficile. Di solito la stanchezza per la settimana di lavoro si è accumulata, e la giornata in ufficio trascorre faticosamente fino alle 17.00, quando finalmente, in perfetto stile Fantozziano, ci si catapulta a timbrare il cartellino e si fugge a casa, pregustando il weekend di relax.
Ma a noi è successo di peggio.
Complici le abbondanti piogge infrasettimanali, e le previsioni meteo che promettevano uno splendido sole e 12 tiepidi gradi nel levante Ligure, siamo stati costretti, nostro malgrado, a paccare i nostri colleghi di lavoro, alzarci alla mattina prestissimo, caricare le canoe sull’auto e partire verso la Liguria. Destinazione Cicana.
Io, Paolino, Susi e Ivo.
Potete ben immaginare il nostro disappunto quando ci siamo resi conto che le previsioni meteo erano perfette, il sole splendeva, ed il livello idrico medio-basso, perfettamente indicato su CKFiumi, era proprio l’ideale per gente come me e Paolo che scendevano quel fiume per la prima volta.
Fiume che si è rivelato proprio quella perla che le descrizioni promettevano.
Bei passaggi, emozionanti ed impegnativi.
Ma non solo!
Sul fiume si impegna una gara estenuante ed entusiasmante, all’ultimo sangue tra CCN e CKCC, per la burbata più grossa.
Apro io i giochi, ribaltandomi in morta a monte di un passaggione con nicchia finale da ispezionare assolutamente. Tiro l’eskimo all’ultimo secondo possibile, addosso all’ultimo sasso sul correntone che portava giù.
La Susi ribatte colpo su colpo: sullo stesso passaggio abbandona la pagaia incastrata tra le rocce e si dirige verso la nicchia a mani nude.
Quando arriviamo al saltone da 10 metri Paolo spiazza tutti con una mossa a sorpresa: urta inavvertitamente la canoa di Susi parcheggiata sulla riva, che si dirige verso il saltone senza la proprietaria.
E qui entra in gioco Ivo, con una burbata da vero professionista, che credo entrerà di prepotenza negli annali della canoa italiana: entra a piedi a monte del saltone per cercare di fermare la canoa di Susi, ottenendo, come unico risultato, di finire anche lui, a nuoto, giù per il salto.
Passata la paura, dopo averlo visto sguazzare nella pozza sotto al salto tranquillo come un bimbo nella vasca da bagno, decidiamo di mettere la testa a posto e completare la discesa da bravi bambini smettendo di rischiare di farci la bua.
Peccato che un paio di rapide veramente belle fossero ostruite da alberi, obbligando al trasbordo.
Al termine della discesa ci rifocilliamo con farinata e focaccia ligure.
Sulla via di casa, mentre dall’autostrada osserviamo lo splendido tramonto sul mare, il pensiero va ai nostri amici al lavoro…. eh… è stata dura oggi non poter andare in ufficio.
Pazienza va…. recupereremo lunedì!
:-)
Ciao a tutti!!

Ste

PS: video in arrivo!! (ma non aspettatevi quello della nuotata in verticale…. in quel momento, contravvenendo alla regola nr.1 del reporter perfetto, eravamo troppo preoccupati per riprendere!!!)

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