<< Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione.
E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser.
E ho visto il Violo rinunciare a imbarcarsi perchè aveva troppo freddo.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire. >>
Partenza domenica da Pavia: Violo, Pec, Filippo, Belu (prima uscita dal 15 luglio 2010).
Destinazione: Orba.
Meteo alla partenza: pioggia, 9°.
Ci troviamo al bar di Ovada con loschi personaggi Locali e di Alessandria, piove di brutto, il fiume è marrone (bel livello), fa freddo e passano macchine con 20cm di neve sul tetto.
Ci cambiamo nel garage del Local e già battiamo i denti.
Prendiamo la strada x l’imbarco del tratto "intermedio" e salendo inizia a nevicare… strada sporca, tutto bianco, un freddo micidiale.
Parcheggiamo e … incredibilmente (è la prima volta che succede da che lo conosco, circa 13 anni), il VIOLO RINUNCIA A IMBARCARSI!!!!!!
..cacchio, avremmo dovuto fargli un culo quadrato e farlo tornare a piedi, piuttosto che cedere, ma… tutti eravamo della stessa idea.. freddo, freddo, freddo!!!
Eppoi, come dice il Pante: è una valle triste……………
Alla fine scendiamo più in basso finchè non troviamo la temperatura minima per il Violo: 5° alla partenza dello "stura di ovada".
Fiume (III°—-?) marrone, grandi onde, freddo micidiale: tremo anche io per Filippo e Gabriele che si fanno un bagno cadauno.
Non vedo l’ora di uscire e il mio unico pensiero (causa gelo) mentre se scendo è: "se mi ribalto, non faccio nulla… aspetto……"
Sono cmq contento di avere rimesso il culo dentro la canoa.. o meglio: avere reinfilato le gambe dentro una canoa.
Strana sensazione, vero che sono ingrassato come un cinghiale-corso, ma ho proprio avuto una strana sensazione di "claustrofobia alle gambe".. nulla di chè, ma c’era.
Belu.