Brenta e Vanoi a eliminazione diretta

admin venerdì, 1 luglio 2011 0

Ciao a tutti
SYNTHESIS ZONE …
- ottime prestazioni slalomistiche in Brenta, non cosi buone il giorno dopo …
- I danni: pagaia implosa, schiena spezzata, tibie, nocche, e posteriori rifatti (e senza metafore)
- Brenta-JC: 0-1
- Vanoi-JC: 1-0 (forse sarebbe stata meno "dispendiosa" una sconfitta a tavolino piuttsto che un lungo match ad eliminazione diretta)
- ampie manovre di recupero in mezzo al fiume (evviva i corsi SRT) … mooolto divertenti!
- Contenuti alcolici discreti … ed una casa di Torcolato in casa …
EXTENDED VERSION
Un altro we è andato con ampia soddisfazione, anche se non è ancora chiaro da parte di chi!!! ;-)
Partenze previste in ordine di apparizione: Svizzera francese, Alta Savoia, zona del Chisone, Sesia … Alle 10 decido di uscire con destinazione Valsesia e, all’alba delle 12.35 entro in tangenziale in direzione opposta … mi dirigo verso Vicenza con canoa da slalom e plasticone … Siamo alle solite!.
Complici della scelta? Il fatto che ho due giorni a disposizione, che potrò differenziare la tipologia di discesa, che Laura mi recupererà una cassa di Torcolato, che dopo anni pare ci sia la possibilità che mi possa infilare nel Vanoi (scoprirò poi che sarà lui a infilarsi in me :-/) , che ci sia la Notte Bianca a Trento, che , che …. insomma tutto ipotizzabile, ma nulla di certo. Meraviglia! :-)
Arrivati in Brenta la compagnia è molto eterogenea: si va da Giulio, un ex generale dell’aeronautica in pensione (75 anni e non sentirli) che scende agilmente in canoa slalom alle nuove leve della nazionale di discesa e slalom, per arrivare a corsisti di 10 anni nonché ad un numeroso gruppo di canoisti del Canoa Club Trento, … Una serie di macchie di forme e colori diversi che si stagliano nelle verdi acque del Brenta. Qualche bagno fra i corsisti e ampio divertimento al campo slalom di Valstagna ci portano allo sbarco dove un gruppoi di "grigliaioli" ci regala anche una bella birra fresca … graaazie!
La serata è tutta da organizzare: i trentini fuggono veloci verso casa dalla riva opposta alla nostra, Io, Laura, Roberta e Andrea ci buttiamo al Conterini (ottimo ristorante di Campolongo) per un preaperitivo. Andrea deve però scappare e rimaniamo al tavolo io, Laura e Roberta a titillarci con l’Orgasmotron (raga, che relax)!!!
Sono ormai le 20. Laura parte verso casa (l’aspetta una cena con parenti che la restituirà alle mura famigliari ore dopo abbastanza intranata – un suo sms notturno la descrive "ciuca come un cammello") e restiamo io e Roberta. Dato che l’ipotesi è quella di andare sul Vanoi il giorno dopo con Alessia, Robin e Michele, si decide di andare a dormire in zona e di saltare la notte bianca.
Ma come tutte le decisioni anche questa ha vita breve: mentre stiamo per decidere sulla scelta dell’agriturismo da contattare la Roby scopre di avere la canoa "piccola" e il sentore che il Vanoi potrebbe non accettarla ;-) … si decide quindi di partire per Trento e, dopo qualche km, una volta trovati per strada due corsisti del suo club in cerca d’autore (infreddoliti, in cerca di sale per la pasta e di un bancomat per riempirsi la panza) si decide di tornare invece al Contarini per mangiare in loco
I due corsisti arriveranno quasi una bottiglia e parecchi grissini dopo di noi, ma non c’è problema … morta una se ne fa un’altra! he-he!
Durante la cena la Roby sfoggia una mise a strati, che anche se improvvisata nel corso del tempo, si potrebbe definire molto "etnica e ricercata": vestito arancione, pantaloni azzurri a rigoni (i miei) in perfetto pandant con lo smalto delle unghie, felpa nera, … eh beh, quando si dice la classe negli accostamenti!!!
Arrivati  Trento in nottata (a fuochi e concerti ormai andati) la suddetta cade vittima dell’ultimo passaggio della giornata e si insifona in cantina!!!
Domenica mattina: Appuntamento con Robin, Alessia e Michele lungo la strada del Vanoi … arrivati in loco (Vanoi basso) nuovo cambio di programmi: la Roby ipotizza che di acqua ce ne sia un pò troppa e rinuncia (dirigerà le operazioni da riva), secondo me e Alessia il livello è giusto (ci faremo dirigere dal Vanoi),  Robin dice che secondo lui di acqua ce n’è un po’ poca, ma va bene anche così (si dirige nel Vanoi) , Michele asseconda tutti (si dirige e basta)!
La giornata è a dir poco "STU-PE-FA-CEN-TE!!!
Si paaaarte … prima rapida ok, seconda rapida ok, trasbordo delle due briglie ok …
A un certo punto Robin apre le danze, Alessia segue e si rovescia al volo e da lì a poco esce, dietro di lei Michele ed io, ma … mannaggia c’è sempre un "ma" … io appoggio e incastro la pala fra due sassi: l’effetto montagne russe è immediato, mi ribalto all’indietro e comincio a contare i sassi man mano che mi passano a filo del naso (TUM… 1, TUM … 2, TUM-TUM … 4 …)   decido per l’eskimo e … @#€&!*§ … scopro di avere due mezze pagaie!!! RI-@#€&!*§ ….  
Stappoooooo … segue magnifica cavalcata fra le onde con i due monconi in una mano, la canoa nell’altra e un mucchio di sassi da tutte le parti (posto sbagliatissimo per un bagno). All’uscita dal fiume ho la netta sensazione di avere incontrato Tyson e che lo stesso mi abbia "lavorato" da dietro: schiena completamente intorpidita (diciamo pure che il massimo di piegamento possibile in avanti, fuori dall’acqua, non supera i 3 gradi … in compenso in acqua sembro una trota), tibie "lievemente" tumefatte, nocche,unghie ecc … tutto come da manuale!!! ;-D
In compenso la mia canoa si è incravattata 30 metri dopo, ovviamente né troppo a destra, né troppo a sinistra … esattamente in mezzo al fiume!!! Mi organizzo con Michele, me la nuoto e me la saltello fino ad arrivare allegramente alla maniglia di coda e tiriamo a riva il tutto.
Michele chiede che intenzioni abbia … gli rispondo che la schiena è andata, ma che, prima di decidere il da farsi, ci sarà da recuperare il materiale di Alessia (di cui non c’è traccia e che spero/ipotizzo Robin abbia già recuperato). Percorro circa 150 metri in un "fitto casino vegetale" e trovo nell’ordine:
- La Roby in riva destra che mi incita ad evitare di rientrare in acqua così spezzato (in effetti al momento ero più per terra che in piedi)
- Robin e Alessia in riva sinistra con sguardo felice per essersi ritrovati sulla stessa riva (teneri) ;-)
- Michele, nel frattempo sopraggiunto in riva destra, pronto a darmi assistenza per risolvere la situazione che ci si presenta dinanzi
- la canoa dell’Alessia tristemente incravattata in pieno centro fiume (pare che il Vanoi da questo punto sia un vero perfezionista e non sbagli di un millimetro); peraltro la cravatta è anche a metà di una bella, lunga e sporca rapida (tipo trancia ma più pendente)!!!
- la "situazione" che se la ride alle nostre spalle!!! ;-)
Partono le operazioni di recupero:
1° tentativo: Robin prova ad agganciare la canoa passandogli a fianco … tentativo fallito!
2° tentativo: tendiamo una corda da riva a riva cercando di farla passare sotto la canoa per strattonare quest’ultima fuori dall’incastro … dopo n tentativi riusciamo nell’intento di far passare la corda sotto la barca, ma nulla si muove :-( … tentativo fallito
3° tentativo: saltella-nuoticchia, saltella, punta, tacco baby-one arrivo agganciato a mò di teleferica a valle della barca e la aggancio, e meno male che ho sempre chili di moschettoni nel salvagente perché domenica ne abbiamo usati a sfare!!! Tira, muovi, spingi, molla la canoa si sblocca ed è la volta di Alessia e Robin che  per poco non partono via anche loro! Dopo qualche traversia si recupera il tutto … Robin sostituisce Alessia al tiro alla fune e si incolla ad un sasso come una cozza, con la corda in talmente tensione che pare staccargli le mani, mentre Alessia corre a valle a cercare di ridurre la trazione causata dalla canoa. Tutto e bene quel che finisce boh!!
Fiuuuu!!! Ma che fiuuuuuu … e a me in mezzo la fiume chi mi recupera? Mi tocca un ultimo bagno in piena rapida, sperando che Michele tenga … studio della corrente, poche indicazioni precise a Michele  elo stesso mi recupera alla grande con un "pendolino" da manuale: bagno corto, grande soddisfazione!!! :-)
Mio malgrado (il mio fondoschiena non era proprio dell’idea) devo rinunciare all’offerta di Robin di usare la sua pagaia smontabile per proseguire la discesa
Per me, Alessia e Michele la discesa finisce lì, mentre Robin scenderà da solo fino all’arrivo.
Ci consola una "bella camminata" nel sottobosco (ma proprio "sotto" perché nella maggior parte dei casi non arriva al metro di altezza) e due Radler fresche all’imbarco … e il Vanoi?
Beh, il Vanoi ci sarà rimasto male, ma dovrà attendere ancora un po’ per le nostre carcasse perché comunque ci torneremo, … eccome se ci torneremo!!!
Concludendo:
- io mi sono divertito lo stesso,
- il giorno dopo ero paralizzato e sono "colato" dal letto in soli 5 minuti … per ritrovarmi poi pietosamente inginocchiato per terra con la stessa mobilità di un plinto di cemento
- le operazioni di recupero in fiume sono sempre interessanti e istruttive
- ad oggi sono ancora leggermente spezzato e … fra mezz’ora vado a recuperare la pagaia nuova!!! ;-) )
Quindi … sempre in pista!!! :-)
Alla prox
Giorgio (JC)

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