Dopo lo smacco del 2019 (
http://www.brianzatour.org/report.php?IDReport=19_BELU_ELEFANTEN), ARIECCOCI con il miraggio dell'Elefantentreffen.
Già, miraggio, perché già dai primi di novembre al lavoro mi si prospetta il rilascio di un progetto al 26 gennaio (il Treffen è schedulato dal 31/1 al 2/2)
e quando provo a chiedere se sia un problema che mi prenda qualche giorno di ferie subito dopo il rilascio, mi viene detto: "Certo, puoi andare, ma se vai, puoi anche non tornare".
*SIGH* anche la 64esima edizione del 2020 la potrò vedere solo dopo, su youtube..
Passa del tempo e, THANKS GOD, la data del rilascio slitta, riuscirò a partire!
La preparazione quest'anno è stata meno impegnativa: era tutto pronto dall'anno scorso, solo un bel tagliando alla moto.
La sfiga invece è sempre presente:
l'anno scorso mi sono ammalato il giorno prima di partire,
quest'anno mi ha preso il lunedì precedente la partenza; febbriciattola persistente che non ne vuole sapere di andarsene, alla faccia di tutto il doping che ho mandato giù.
CAZZOMENE: dopo 100000 menate ho deciso che sarei partito anche con la febbre.
-- Giovedì sera alle 23:58 mi arrivano 200 messaggi dal Gianka (BMW GS 850):
a novembre aveva cambiato moto e si è accorto che novembre gira senza assicurazione, non gliel'hanno trasferita sulla nuova moto (Helvetia, fate vobis..)!!!!!
Quindi non può partire con noi.
-- Venerdì 31, FINALMENTE SI PARTE!
Ore 05:00 parto dal garage, freschino, ma nulla di che, bardato come sono; la febbre non sembra essermi risalita.
Prima tappa a Dalmine alle 06:15 dove mi trovo Stefano e Pamela (che sono in ritardo: "Fatto benzina, arriviamo". La benzina sarà il leit motive del viaggio),
viaggiano coun mitico Guzzi Florida 650 dell'84.
Mentre li aspetto mi chiama Cesare (Honda CB 500) che parte da Torino intorno alle 4, lo raggiungeremo in autostrada; viaggia con due sacchi a pelo attaccati alla moto
e uno zaino sulle spalle più grande di quello che usano gli astronauti durante le gite extra-veicolari!
Si alza il sole, giornata bellissima: arriviamo in cima al Brennero verso le 11:30 senza alcun problema, ancora aria frizzante, ma sembra di essere in primavera.
L'incredibile Aquila di Mandello procede alla grande in testa al gruppo, unico neo: non funziona l'indicatore del livello del carburante e ogni 150km, al massimo,
dobbiamo fermarci per darle da bere. Due palle... ma in fondo è meglio così, c'è il tempo per far riposare il sedere e la schiena.
Arriviamo ad Innsbruck: ho un caldo pazzesco, ho paura di avere la febbre alta... ma poi vedo un termometro: ci sono 12/14 gradi!
Nel primo pomeriggio entriamo in germania e ci facciamo un bel 200km di strade statali nella campagna tedesca (direzione Rosenheim/Passau): bellissimo!!!
Arriviamo a Solla con il buio e un pò di nebbia nei fondovalle, ma... finalmente, dopo averlo tanto "sognato": SONO ARRIVATO ALL'Elefantentreffen!!!!!!
Neve ce n'è pochissima, solo ai bordi della strada, fa caldo anche qui.
Scarichiamo le moto, ci iscriviamo ed entriamo nella fossa a cercare un posto per accamparci.
Mentre cerchiamo, chi ti arriva?
Il Gianka!!! Che dopo avere contattato "l'assicuratore di famiglia" alle 7 del mattino, è riuscito a partire alle 10:00 ed è arrivato 10 minuti dopo di noi.
Potere del GS e del non dovere fermarsi ogni 150km per la benzina.
Non c'è la neve, in compenso sembra di entrare in un ring di lotta nel fango: arriva ben sopra le caviglie ed è della consistenza della diarrea-sciolta!
ELEFANGHEN-TREFFEN!
Troviamo posto vicino a degli altri italiani, in particolare il mitico Arturo & Friends, il quale si prodiga ad aiutarci e consigliarci su come portare
vicino alle tende le balle di paglia e la legna con il minimo sforzo.
... basti dire che l'Arturo (modenese doc, oserei dire sui 60 superati, con BMW GS) si è portato dietro una motosega!
Arturo smetterà di parlarmi quando gli dirò che ho una Suzuki! :-(
Smetterò di ascolare l'Arturo quando inizierà a raccontare che l'ultimo problemuccio del suo GS gli è costato 6/7000 euro... AH-AH!
Con la paglia cerchiamo di livellare il pendio su cui abbiamo deciso di mettere le tende,
accendiamo il fuoco e via di carnazza, birra, vino, grappa, bourbon (GIURO: senza esagerare).
Finalmente relax, dalla buca arriva un bel sound di motori tirati per benino (A CHE PRO???? Solo per farli scoppiare?? Boh!),
passa gente che dire "ubriaca persa" è dire poco,
un esempio: un tipo poco sotto di noi che, in piedi immobile, cerca l'ingresso del suo tendone per mezz'ora, avendolo di fronte! Che ghignate!
Intanto, come ai campi dei canoisti, si sparano caxxate immani, ognuno sostiene che la sua moto è la migliore, ecc..
Insomma: inizio a conoscere meglio i miei compagni di viaggio: uno peggio dell'altro (è un complimento), AAHAHAHAHAHAAHAHAHAH!!!!
Si fa una certa, sono stracotto (in stile GG) e me ne vado in tenda a dormire.
-- Sabato 1
Dormito relativamente bene (malgrado la pendenza del terreno superasse di sicuro i 30°),
ora la mia preoccupazione maggiore: DOVE ANDARE A CA..RE!?!
Ebbene: i cessi "nei container" sono più che dignitosi e puliti, chi l'avrebbe mai detto!?
Colazione e passeggiata nei gironi più bassi della fossa: personaggi e moto incredibili!
Verso le 11 ricominciamo con birre e carnazza, poi, con caaaaaaalma smontiamo il campo, ricarichiamo le moto e ci trasferiamo in una pensione poco lontana,
in modo da essere molto più agili l'indomani mattina per il rientro.
Pensione a una decina di km dalla Cecoslovacchia, carina, freschina, sia per temperatura della stanza che per accoglienza della locandiera.
Scelta azzeccata la pensione anche perchè poco dopo il nostro arrivo inizia a piovere e poi a diluviare per tutta la notte: chiamaci scemi! ;-)
Ottima cena (Gaststätte Bräustuben), ottima birra, speso poco.
-- Domenica 2
Si riparte per casa verso le 9 e subito iniziano i casini con la benzina, il Gianka rischia di rimanere a piedi causa "aquila di Mandello" ;-)
300km di pioggia anche intensa... alla seconda sosta benza mi accorgo di avere perso il bancomat...
visiera del mio casco che fa entrare acqua come se fosse aperta...
Poco prima del Brennero smette di piovere e in Italia ci accoglie il sole: bellissima la discesa verso Bolzano,
momento di grande emozione quando ci supera un gruppone di GS+Gold Wing che viaggiano sostenuti, ma che vengono frenati dalla solita aquila di Mandello
che non si fa nessun problema a uscire in corsia di sorpasso senza manco guardare negli specchietti e se li tiene dietro. AHAHAAHAHAHAHAHAAAH!
Intanto non riesco a capire come Cesare possa andare avanti imperterrito con quello zaino che si porta sulle spalle:
gli ho offerto decine di volte di metterlo sulla mia moto, ma non ne ha voluto mai sapere (arriva da Torino e ci deve pure tornare).
50km di coda fino ad Affi non potevano mancare...
Scende la sera e da brescia in avanti si alza un gran bel nebbione.
E l'aquila, sentendo aria di casa mette il turbo e solo Cesare (!!!!) riesce a stargli dietro, riusciremo a ritrovarci appena prima di Dalmine per salutarci.
Siamo quasi arrivati, il mio unico pensiero è quello di imboccare la BreBemi;
quando vedo le indicazioni per Linate alzo il braccio, saluto Cesare e Gianka e giro....
... sulla BreBemi!!! Porca putt!!!!! Un nebbione assurdo, sono totalmente da solo in mezzo al deserto, uscite sconosiute... per non parlare di quanto mi costerà il telepass!
Alle 21 sono in garage, avrei voluto passare direttamente dall'autolavaggio per lavare via il sale, ma la BreBemi mi ha tolto le ultime forze.
Finita ("è finita solo quando si spegne la moto in garage)", ce l'ho fatta, sono stato all'Elefantentreffen!
Le conclusioni sono le solite (comuni ai canoisti): che bello stare in compagnia, fare un bel viaggio, vivere una bella avventura.
Rispetto all'anno scorso il tempo è stato PIU' che clemente, quasi primaverile.
Tra una sfiga e l'altra ci vorrà un minimo di CULO, come dice il Nonno: Eeeeh nooooo!?!?!
Ultimissima questione aperta: DOVE ATTACCHERO' L'ADESIVO DA ELEFANTE?
... le patacche mi interessano poco, ma c'è poco da fare: sono veramente contento di "essermelo guadagnato"
... con una giapponese pagata meno di uno scooter, che si accende sempre al primo colpo, che non ha mai problemi, che gira sempre regolare "come un frullatore",
E NON COME UN TOSA-ERBA (vd. l'aquila di Mandello)!